Porsche: le nostre elettriche non avranno il cambio meccanico simulato

La tecnologia come quella di Hyundai sulla Ioniq 5 N non interessa: non vogliamo peggiorare le nostre auto con qualcosa che arriva dal passato

La nuova Porsche Taycan Turbo GT impegnata in pista

C’è chi, come Opel, ha realizzato un prototipo elettrico con tanto di cambio manuale e chi, come Hyundai, simula una trasmissione a doppia frizione semplicemente (si fa per dire) rimappando la centralina.

Il motivo per cui tanti costruttori stanno studiando soluzioni di questo tipo è chiaro: si vuole avvicinare l’esperienza di guida di un’auto elettrica a quella di una vettura tradizionale. Sia per rendere il passaggio meno “traumatico” sia per rendere un’auto a batteria più coinvolgente. E basta guidare una Ioniq 5 N per capire a cosa ci si riferisce.

Porsche, che sulla sua sportiva elettrica un cambio ce l’ha davvero – la Taycan ha due marce, per ridurre i regimi di rotazione dei motori quando si raggiungono velocità elevate – dice oggi che non è convinta che proporre un cambio finto su una vettura a batteria sia corretto. Quindi, no: le Porsche elettriche non avranno questa tecnologia.

La tecnologia Hyundai non ci interessa

Lars Kern, direttore dello sviluppo della Casa di Stoccarda, ha liquidato la questione con un laconico: “Perché mai dovremmo peggiorare qualcosa? Non c’è nessuna ragione per far finta di avere qualcosa che appartiene al passato”.

Kern ha aggiunto: “Il motore elettrico è migliore di un motore a combustione interna. Teniamocelo così, senza aggiungere cose che non fanno parte di questo mondo”. Kern ha anche fatto sapere che in Porsche si guarda costantemente a cosa fa la concorrenza, ma poi si giudicano le soluzioni interessanti e quelle che sono ritenute superflue.

La Porsche Mission R: concept che anticipa le 718 elettriche

“Abbiamo guidato la Ioniq 5 N e abbiamo provato la sua tecnologia N E-Shift. C’è gente che la giudica una buona idea e gente che la giudica una cattiva idea”. In Porsche, evidentemente, si propende per la seconda. Si deduce, quindi, che la 718 elettrica che dovrebbe essere presentata entro la fine dell’anno, non avrà un cambio simulato.

Giusto o sbagliato?

Qui, mettiamolo in chiaro fin da subito, si va nella sfera del personale. Anzi, di più, si scende nell’intimo di ogni appassionato di auto. Partiamo da un dato: la stessa Ioniq 5 N, in pista, va più forte in modalità “senza cambio” che con la simulazione delle marce. Perché imitando il comportamento di un doppia frizione si hanno curve di coppia per ogni rapporto, vuoti di spinta nel passaggio da una marcia all’altra, il limitatore a un certo numero di giri e tutta una serie di altre logiche che non permettono di sfruttare l’erogazione continua e costante tipica di un’elettrica.

Dall’altra parte, però, sentire il rumore di un motore a benzina (un po’ acerbo e abbastanza finto), gli scoppietti dello scarico, i giri che salgono, i saltellamenti tipici di quanto la lancetta del contagiri arriva alla zona rossa, regalano una serie di sensazioni che – forse perché siamo abituati a provarle – rendono tutta l’esperienza alla guida più sanguigna e viscerale. E pensare che la 718 elettrica, che sarà come sempre una Porsche velocissima e teutonicamente perfetta, non offra questa possibilità, un po’ dispiace. Anche perché se non vuoi provare quel tipo di guida su un’auto elettrica, schiacci un bottoncino e non ci pensi più.