Dopo una lunga attesa, l’arma di Peugeot per il Wec (World Endurance Chanpionship) è finalmente scesa in pista. In occasione della tappa italiana del mondiale Endurance, andata in scena a Monza nel weekend del 9-10 luglio, la Peugeot 9X8 si è confrontata per la prima volta con le dirette rivali nella classe regina della serie, lottando contro Toyota, Glickenhaus ed Alpine.
Al netto del risultato ottenuto, la gara di Monza ha rappresentato una prima concreta opportunità per il team di valutare le potenzialità della vettura sul passo gara e capire la reale efficienza delle varie soluzioni scelte. Anche perché la nuova Peugeot 9X8 è un’auto diversa da qualsiasi vettura da corsa abbia mai corso in questa categoria. E basta una veloce occhiata per capirlo.
Peugeot 9X8: l’aerodinamica
L’elemento più particolare della vettura è indubbiamente il design. Chiaramente ispirato alle vetture stradali del Leone, la Peugeot 9X8 ha letteralmente scardinato gli stilemi che classicamente caratterizzano le vetture appartenenti alla categoria LMH ed LMDH (ed LMP1 prima) sfoggiando un’aerodinamica unica nel suo genere. Il prototipo di Peugeot, infatti, rinuncia all’enorme ala posteriore, riuscendo comunque a garantire il livello di downforce necessario in gara attraverso un body shape studiato ad hoc. La parte posteriore, in particolar modo, è stata disegnata tenendo in considerazione l’assenza dell’ala, il cui carico aerodinamico è stato sostituito da un attento lavoro svolto in particolar modo sul fondo della vettura e sull’estrattore posteriore.
Peugeot 9X8: il powertrain
C’è poi il powertrain. Rientrando nella classe Hypercar, i tecnici francesi hanno avuto una maggiore libertà di progettazione per la loro Peugeot 9X8, rispetto ai modelli di classe LMDH. Di fatto, si è partiti da un foglio bianco, progettando tutto in casa. A spingere la 9X8 provvede un propulsore V6 di 2,6 litri sovralimentato tramite due turbocompressori, capace si sviluppare una potenza di 680 CV. L’unità è abbinata ad un cambio sequenziale a sette rapporti che manda l’intera potenza generata dal propulsore sulle sole ruote posteriori. Insieme a questa unità lavora un secondo motore, questa volta completamente elettrico, montato sull’asse anteriore e capace di sviluppare oltre 270 CV, trasformando in alcuni momenti la Peugeot 9X8 in un modello a trazione integrale. Il motore anteriore, però, non è sempre in funzione ma, come da regolamento, interviene soltanto in determinate situazioni e, generalmente, ad una velocità compresa tra 150 e 210 km/h. Il tutto per un peso che non supera i 1.030 chili a secco.
Peugeot 9X8: pronta a combattere
Ora, archiviata la gara di debutto, gli sforzi di Peugeot sono già concentrati sul prossimo appuntamento in calendario, la 6 Ore di Fuji, in programma l’11 settembre. Questi ultimi appuntamenti stagionali sono fondamentali per affinare la preparazione del team e della vettura in vista del mondiale 2023, quando entreranno anche altri nomi importanti quali Ferrari e Porsche, in attesa di molti altri brand come Cadillac e BMW, giusto per fare qualche nome.
Peugeot 9X8: la scheda tecnica
- Motore: 2.6 V6 biturbo
- Potenza: 680 CV
- Cambio: sequenziale a sette marce
- Trazione: posteriore (elettrico anteriore)
- Motore elettrico: anteriore da 270 CV
- Peso: 1.030 kg
- Lunghezza: 4.99 metri
- Passo: 2 metri