Opel Grandland PHEV, l’ibrido che sfida il Diesel

Ora che abbiamo avuto modo di provare su strada Opel Grandland PHEV, l’ultima delle motorizzazioni che ancora mancavano all’appello per il nuovo SUV medio, possiamo dire che il percorso iniziato con la concept Experimental e concretizzato lo scorso anno con il modello definitivo sia finalmente concluso.

A voler essere precisi, in realtà la gamma 100% elettrica attende ancora due delle tre varianti. La AWD a doppio motore e la Long Range con batteria maggiorata da 82 kWh sono infatti già ordinabili ma no

n ancora in consegna. Tuttavia l’ibrido plug-in ha di fatto completato la panoramica delle alimentazioni possibili, aggiungendosi alla mild hybrid da 136 CV e, appunto, all’elettrica base.

L’aspetto più importante è però comprendere definire il ruolo della nuova variante ibrida “alla spina” che punta ad assumersi il ruolo un tempo ricoperto dai turbodiesel. In effetti, osservando la gamma di Grandland, la stessa di Peugeot 3008 e 5008, ci è venuto il dubbio che mancasse nel cuore del listino proprio l’equivalente di quei motori a gasolio tra i 150 e i 180 CV che sono, pardon, erano la scelta prediletta per chi compra un SUV da oltre 4,6 metri. Oggi, secondo gli ingegneri Opel, l’ibrido plug-in può effettivamente sostituire i Diesel. Specie alla luce delle ultime evoluzioni e dell’efficienza raggiunta del complesso termico-elettrico.

Per dimostrarlo, la Casa porta orgogliosamente ad esempio i test condotto “in casa” in cui un ingegnere è riuscito a percorrere, con il pieno di benzina e la batteria carica una distanza totale di 1.115 km. Che sono, in effetti, più dell’autonomia media dichiarata con i test di omologazione (comunque superiore ai 900 km), sfruttando al meglio propulsione elettrica e recupero energetico.

Parlando di prezzi, Opel Grandland PHEV è a listino nei consueti allestimenti Edition e GS a 42.500 e 45.500 euro. Sono 7.000 euro più del già citato mild hybrid e 2.000 sopra il più accessibile degli elettrici.

Opel Grandland PHEV: come è fatta

Le caratteristiche generali di nuova Opel Grandland sono sostanzialmente le stesse per ogni versione. La piattaforma STLA Medium su cui è stata sviluppata ha come tema centrale l’elettrificazione. Dunque tutti i componenti sono disposti intorno alle batterie, che sono sotto il pavimento, mentre i serbatoio, qui (e sul MHEV) da 55 litri, è posteriore.

Grandland è lunga 4,65 metri, con un passo di poco più di 2,78 metri effettivi, un centimetro meno delle elettriche e in generale il più lungo consentito dalla piattaforma. Il bagagliaio ha una capacità di 550 litri, 1.645 a divano abbattuto, ma non sono previsti i sette posti. Anche qui il dato è il medesimo del mild hybrid per via dell’ingombro del serbatoio. Le versioni elettriche arrivano a 610/1.950 litri contando il più ampio doppio fondo.

La plancia, che adotta uno stile essenziale in omaggi al principio del “Detox”, anche visivo, dunque riassume strumenti e intrattenimento nei due schermi da 10” per il quadro strumenti e da 16″ (10″ sulla versione Edition) per il centrale. Bisogna ammettere che non tutte le funzioni sono immediate e intuitive almeno di primo acchito, ma è tutto molto orientato sul guidatore. Confermati, inoltre, i sedili certificati AGR con intelli-seat, conformati per ridurre la pressione sulle ossa del bacino e rendere la guida più riposante

Opel Grandland PHEV: Le motorizzazioni

Potenza a parte, il nuovo sistema PHEV di Grandland è molto differente dal precedente, che si poteva avere, a seconda del modello, con potenza che andava da 180/200 CV fino a 300 sulla versione a trazione integrale.

Questa evoluzione offre invece per ora un solo livello di potenza, con 197 CV espressi dal sistema nel massimo sforzo. Le prestazioni specifiche parlano invece di 150 CV  e 300 Nm per il motore 1.6 turbo, oggetto di altre migliorie. Più 125 CV per l’elettromotore che eroga anche 118 Nm di coppia già da 300 giri/min. Qui la novità maggiore rispetto al precedente sistema HYbrid di PSA è l’adozione di un cambio doppia frizione eDCT a sette rapporti.  Questo è considerato più efficiente del precedente automatico a otto rapporti di tipo classico con frizione a bagno d’olio elettroattuata invece del convertitore di coppia.

La batteria, in precedenza da 11 o 13 kWh, è a sua volta stata sostituita con una dalla capacità installata di 22 kWh, 17,9 effettivamente sfruttabili. Si ricarica però soltanto in corrente alternata con un OBC da 3,4 kW oppure, in opzione, da 7,4 kW. Il tutto richiede 5 ore e 30′ nel primo caso e 2 ore 55′ nel secondo. L’autonomia dichiarata nella marcia elettrica, è di 87 km nel ciclo misto, fino a 100 circa in città, con velocità massima di 135 km /h. In precedenza se ne dichiaravano meno di 50 nel misto.

Opel Grandland PHEV, come va

Gli ibridi stanno evolvendo a tutti i livelli dando sempre più importanza alla parte elettrica. Opel Grandland PHEV conferma i progressi in questa direzione, anche perché i tecnici di Russelsheim hanno lavorato per contenere anche il peso, che si ferma a circa 1.971 kg compreso conducente. Non pochissimi ma nemmeno troppi visti le dimensioni e la presenza di una batteria più grande che contribuisce per appena 160 kg. In più, questa versione offre una capacità di traino di 1.500 kg, il miglior dato di tutta la gamma elettriche incluse.

Di base, il comportamento è “tranquillo”, anche se lo spunto elettrico non manca mai di prontezza nemmeno in manovra, e orientato al contenimento del consumo. Anche in modalità Normal, soltanto affondando con decisione il pedale si ha l’effettivo percezione della riserva di potenza che i due motori insieme possono sprigionare.

Per contro, la presenza di un cambio a doppia frizione in luogo del precedente automatico non emerge in modo rilevante sempre per effetto del contributo del motore elettrico. Da lì si può passare in Eco per avere la massima attenzione al risparmio energetico o in sport per rendere più pronta e disponibile la coppia.

Ci sono inoltre altre funzioni aggiuntive che riguardano in particolare la gestione del recupero energetico. La E-Save, in particolare, permette di scegliere la percentuale di batteria che si vuole avere a disposizione facendo sì che la mantenga sempre carica. Grandland PHEV ha poi dalla sua anche una discreta maneggevolezza, con uno sterzo sempre piuttosto leggero ma meno filtrato e più comunicativo che in passato.

Il test è stato troppo breve per consentirci di valutare correttamente i consumi. Anche perché la riserva elettrica ha coperto quasi tutte le esigenze limitando molto l’intervento del motore a benzina. Grandland PHEV dichiara consumi omologati inferiori a 1 litri per 100 km partendo con la batteria piena, ma non c’è un valore di riferimento per il consumo una volta che la batteria sia stata sfruttata a fondo, cosa che ci riserviamo di approfondire in futuro.