Dopo la Astra, la sigla GSe fa capolino anche sul portellone posteriore della più grande Opel Grandland. La gamma delle Opel ibride più sportive a listino é così completa, anche se la Grandland punta su un powertrain leggermente diverso rispetto a quello della Astra, costituito da due motori elettrici e da una potenza che arriva così a 300 CV tondi.
Opel Grandland GSe: la meccanica
Anche questa volta cominciamo proprio dalla meccanica della nuova Opel Grandland GSe. A muovere il SUV più potente di Opel provvede un Power Train ibrido plugin costituito da un motore turbo a quattro cilindri di 1,6 litri capace da solo di sviluppare una potenza di 180 cavalli. La parte elettrica della Grandland è invece costituita da una batteria agli ioni di litio con una capacità di 14 kWh che manda energia a due motori elettrici, uno per ciascun assale, assicurando così la trazione integrale. L’unità anteriore sviluppa una potenza massima di 110 cavalli mentre quella posteriore arriva fino a 113 CV. Il lavoro congiunto dei tre propulsori assicura così una potenza di sistema pari a 300 CV per 450 Nm di coppia. Numeri che nonostante la stanza della vettura(la Grandland è lunga 4,47 metri e pesa 1.800 kg circa in ordine di marcia) permettono al modello di scattare da zero a 100 in 6,1 secondi e di raggiungere una velocità massima di 235 km/h. Inoltre, sfruttando la capacità della batteria è possibile percorrere circa 50 km reali (tanto abbiamo registrato nel corso del nostro primo test) in modalità completamente elettrica.
Opel Grandland GSe: l’estetica
Ma Power Train a parte, che di fatto resta in tutto e per tutto lo stesso che era già disponibile sulla Grandland prima dell’arrivo della variante GSe, ciò che caratterizza davvero la più sportiva delle Grandland a listino e la messa a punto del telaio. I tecnici Opel sono intervenuti su sterzo e impianto frenante per rendere l’esperienza di guida a bordo del modello quanto più coinvolgente possibile. Lo sterzo e ora più preciso e con un carico volante che assicura un migliore contatto con l’asse anteriore mentre l’impianto frenante permette di poter contare su decelerazioni sempre pronte e potenti garantendo al contempo un ottimo feeling sul pedale del freno nonostante la presenza del sistema di recupero dell’energia. Ma l’elemento più particolare della Gse è rappresentato dagli ammortizzatori Koni. Quelli montati sul modello sono dotati di valvola FSD. Si tratta di un sistema meccanico che pur non raggiungendo la finezza dei sistemi a controllo elettronico assicura comunque un’ottima efficienza in diverse condizioni di guida. La valvola infatti agisce sulla quantità di olio che si muove all’interno dello stelo dell’ammortizzatore in funzione del fatto che questo lavori in quel momento alle alte alle basse frequenze. In cosa si traduce tutto questo? In un maggiore comfort di marcia quando si viaggia su strade sconnesse esso una maggiore precisione di guida quando invece si viaggia ad alta velocità su asfalto liscio.
Opel Grandland GSe: assetto specifico
Dal punto di vista estetico la Opel Grandland GSe non si discosta molto dallo stile delle altre versioni a listino del modello. Dimensioni e proporzioni della vettura rimangono quelle di sempre, a cambiare sono una serie di dettagli distribuiti qui e là sulla carrozzeria. Nel frontale ad esempio spiccano i nuovi inserti in nero lucido nella parte bassa del paraurti che donano all’insieme un tocco decisamente più grintoso. stesso trattamento ha interessato anche la zona posteriore della vettura dove nella parte bassa del paraurti spicca un accenno di estrattore che ovviamente non ha alcuna funzione aerodinamica ma soltanto estetica. I veri protagonisti sono i cerchi in lega che qui raggiungono un raggio di 19“ sfoggiando un look direttamente ereditato da quello dei cerchi studiati per il restomod della Manta. Piccole novità hanno interessato anche l’interno dell’abitacolo e si esprimono soprattutto nella presenza di finiture dedicate sulla plancia e in particolar modo nei nuovi sedili che molto profilati che pur mantenendo perfettamente il corpo in posizione anche in curva assicurano comunque un ottimo comfort di marcia anche nei viaggi più lunghi.
Opel Grandland GSe: come si guida
Abbiamo avuto l’opportunità di provare la nuova Opel Grandland GSe sulle strade ricche di curve nel sud della Spagna, più precisamente nei dintorni di Malaga. Qui la Grandland a messo in luce un carattere della doppia anima. Nei centri abitati la possibilità di muoversi a zero emissioni rappresenta un valore aggiunto importante in un periodo storico e di transizione come quello che sta vivendo oggi giorno il mondo dell’automobile. Ma una volta imboccato una strada tutta curve ecco che viene fuori la seconda anima del modello: l’assetto Koni assicura una dinamica di guida precisa e coinvolgente nonostante la stazza della vettura. Certo, gli pneumatici a basso coefficiente di rotolamento non rendono giustizia al potenziale prestazionale che la GSe nasconde sottopelle, ma nel complesso anche tra le curve si muove bene soprattutto se si considera l’altezza da terra che comporta un congenito aumento di rollio e beccheggio, che qui, restano sempre piuttosto contenuti. Il powertrain, dal canto suo, assicura prestazioni di tutto rispetto. La spinta è corposa e lineare, nonostante una leggerissima incertezza quando si richiede il massimo della potenza con un kick-down. I motori elettrici, comunque, sopperiscono al leggero lag del motore a benzina nella prima fase di spinta, assicurando così accelerazioni e riprese sempre pronte. anche il cambio, un automatico a otto marce, si comporta bene, anche se quando si viaggia forte tende ad inserire il rapporto successivo con un po’ troppo anticipo rispetto a quando vorrebbe il conducente, anche quando si guida in modalità manuale.
Opel Grandland GSe: scheda tecnica
- Motore benzina: 1.6 turbo
- Motore elettrico anteriore: 110 CV
- Motore elettrico posteriore: 113 CV
- Potenza di sistema: 300 CV
- Coppia di sistema: 450 Nm
- Cambio: automatico a 8 marce
- Batteria: 14 kWh
- Autonomia in elettrico: circa 50 km reali