Affiancando il nome Espace al nuovo Suv di Renault qualcuno potrà rimproverare la Casa francese di aver ripreso un nome che evoca un’importante innovazione nel modo di concepire una vettura multiuso per utilizzarlo su un veicolo decisamente più convenzionale.
Nuovo Renault Espace: sintesi di quarant’anni di evoluzione
In effetti il nuovo Renault Espace ha poco a che vedere con il ‘monovolume’ inventato quarant’anni fa (fu svelato nel 1983), e che all’epoca destò un tale interesse da indurre tante Case concorrenti a copiarne il principio ispiratore.
In quarant’anni Espace è passato attraverso cinque generazioni, ciascuna della quali ha aggiunto qualcosa al suo DNA iniziale, rinunciando a poco a poco a quel tratto distintivo che ne aveva decretato il successo.
Ciò che è rimasto sono i 7 posti, disposti su tre file e coi 2 al fondo facilmente compattabili sotto il pianale per dare ai 5 occupanti un bagagliaio adeguato, e un’abitabilità esemplare.
Per il resto, nel nuovo Renault Espace troviamo tutto ciò che di generazione in generazione è stato implementato ed esaltato dalle nuove tecnologie, inclusa quella dell’elettrificazione.
Eccone una sintesi.
La seconda generazione (1992)
Presentata nel 1992, aveva motori più potenti e fruibili?
L’ultima monta l’ormai collaudato powertrain E-TECH full-hybrid che abbiamo già ampiamente descritto su Auto Tecnica e che nella breve prova effettuata ci è parso ancora migliorato nell’erogazione rispetto ai modelli che l’hanno preceduto.
Parliamo di Arkana e Austral, che ovviamente godranno degli aggiornamenti software introdotti sul nuovo modello.
Gli stessi tecnici Renault si sono dichiarati soddisfatti del lavoro svolto e compiaciuti del nostro giudizio complessivamente positivo sulla ‘driveability’, sia in ambito urbano che su strade aperte.
Nel dettaglio il sistema conta sul piccolo tre cilindri turbo 12 valvole di 1,2 litri che fornisce 130 CV (96 kW) a 4.500 giri/min.
Dotato di catalizzatore a tre vie e filtro FAP antiparticolato, è conforme alla euro6D full e opera congiuntamente a un motore elettrico principale da 50 kW e uno secondario da 25 kW che ha la funzione di starter-generator e di sincronizzatore per i cambi di rapporto del cambio Multimode che è collegato direttamente ai motori senza alcuna frizione di disaccoppiamento.
La batteria da 400V e 2 kWh è posta sotto il sedile anteriore e funziona da semplice ‘buffer’ per restituire quando serve l’energia recuperata nella frenata rigenerativa (regolabile su 4 livelli di intervento gestibili dai paddle al volante) o fornita dal motore endotermico secondo la strategia software.
Dal punto di vista funzionale l’E-TECH di Renault è un sistema tecnicamente sofisticato e dal funzionamento intelligente per ridurre al minimo consumi (la media WLTP è di 4,6 litri/100 km) e le emissioni (104 grCO2/100 km WLTP).
La terza generazione (1996)
Nel 1996 il rinnovato Espace puntava su maggiori finiture e interni di classe superiore?
Nei vari allestimenti il nuovo risponde con sedili confortevoli (riscaldabili ma non ventilabili) e dall’eccellente filtraggio (come da tradizione francese, d’altronde), rifiniti con materiali di pregio che culminano con le sellerie in pelle con microfori di aerazione e inserti di frassino sulla plancia e le porte dell’allestimento ICON.
Negli interni, ma non solo, la qualità reale e percepita di Renault è in costante crescita, ed Espace conferma la tendenza già verificata su Arkana e Austral, auto che mirano a un posizionamento alto nel proprio segmento, obiettivo primario auspicato in modo trasversale sulla gamma da Luca de Meo nella sua Renaulution.
Non a caso l’Espace è prodotta in Spagna, nello stabilimento di Palencia, fortemente digitalizzato e con elevati standard di controllo del processo, in sintonia con l’industria 4.0.
La quarta generazione (2002)
Quell’Espace puntava sul piacere di viaggiare ospitati in una sorta di salotto mobile?
Il nuovo Espace offre oggi il massimo sfruttamento del volume interno, grazie all’utilizzo della piattaforma modulate CMF-CD (la stessa della Austral col passo aumentato di circa 7 centimetri), ‘vestita’ con una carrozzeria che con 4,72 metri di lunghezza è 14 cm più corta della precedente, nonostante una lunghezza abitabile di 2,48 metri.
La seconda fila di sedili può scorrere per dare spazio alle gambe dei suoi ospiti o maggiore agio a quelli della terza fila e hanno lo schienale regolabile nell’inclinazione fino a 31°.
Lo spazio interno è ulteriormente esaltato dal tetto panoramico (opzionale) che offre una finestra sul cielo di circa 1 metro quadro.
Oggi confort è anche connettività ed Espace risponde col sistema multimediale OpenR Link supportato da due display (uno TFT orizzontale da 12,3” come cluster e un grande touchscreen da 12” al centro della consolle.
Ottimo anche l’i pianto stereo Harman-Kardon con 12 altoparlanti, ben coadiuvato dall’insonorizzazione delle pareti.
La quinta generazione (2015)
La generazione precedente dell’Espace, la quinta presentata nel 2015, fa entrare questo modello nell’ambito dei SUV e dell’hi-tech e il nuovo conferma appieno questa scelta, dettata dal mercato e dalla rispondenza ai più elevati standard di sicurezza, testimoniato oggi dalla presenza di una completa dotazione di ADAS.
Un po’ di tecnica
Del powertrain abbiamo già parlato.
Per quanto riguarda il veicolo ricordiamo che è basato sulla piattaforma CMF-CD, che monta una sospensione posteriore multilink rivista in funzione delle nuove geometrie generali e che è assemblata in un sottotelaio fissato alla scocca che include anche il sistema di sterzatura che consente un angolo di sterzo fino a 5° in ampiezza e verso controllato elettronicamente in base agli output di servosterzo, motore ed ESP, oltre alla velocità.
Il 4CONTROL (di serie su allestimenti Esprit Alpine e Iconic) può anche essere settato manualmente su 13 livelli tramite OpenR Link, passando dal massimo comfort a una guida più reattiva.
Il contributo del 4CONTROL Advanced, questo il nome del sistema, si riscontra anche nel ridotto diametro di sterzata di 10,40 metri, pari a quello della Clio e di oltre un metro inferiore rispetto all’Espace precedente.
Rispetto alla quinta generazione grandi progressi anche a livello di peso, la nuova è sotto i 1.600 kg (versione TECHNO) ed è migliorata un po’ ovunque, dalla piattaforma al motore (- 50 kg rispetto al diesel), fino alla carrozzeria e alle sospensioni (l’uso di acciai speciali e leghe leggere hanno fatto guadagnare circa 40 kg).
Risultato: il nuovo Espace pesa circa 2 quintali in meno della precedente versione con motore diesel. Buona anche la resistenza aerodinamica, con un SCx di 0,812 (numero che significativamente correla il coefficiente di resistenza alla sezione maestra del veicolo).
I prezzi in Italia del Nuovo Renault Espace
L’apertura degli ordine è avvenuta ad aprile, mentre per le prime consegne si dovrà aspettare ottobre.
Tre gli allestimenti: TECHNO (43.700 euro), ESPRIT ALPINE (46.500 euro) e ICONIC (48.500 euro.
Interessante il mantenimento dello stesso prezzo per le versioni a 5 e 7 posti.
Piuttosto ampia la gamma degli accessori opzionali, ma sol due i diametri dei cerchi tra cui scegliere. 19” opppure 20”.
Come accennato in apertura, qualcuno rimpiangerà quel ‘furgone di lusso’ che era il primo Espace, ma il mondo dell’automobile e la clientela si evolvono, specie negli ultimi anni in modo rapidissimo e che non lascia spazio alla nostalgia.
Oggi, è meglio ricordare il primo Espace come un veicolo di elevato significato storico e pietra miliare nella trasformazione dell’auto verso le forme attuali.