Con una solida presenza nel segmento A, quello delle citycar, in cui ha da poco lanciato la nuova i10, Hyundai completa l’attacco di quella fetta del mercato che fa i volumi più elevati e che, in una situazioni di incertezza come quella che stiamo vivendo, ha reali prospettive di sviluppo.
La nuova i20 va infatti a inserirsi nel segmento B, che ‘pesa’ oggi per il 22% dell’immatricolato, cercando di far salire l’attuale 2% di quota che, oggettivamente, va un po’ stretta a un prodotto che vanta da sempre un eccellente rapporto qualità/prezzo.
Cresce in tutti i sensi
La lunghezza resta pressoché invariata (da 4.035 a 4.040 mm), ma crescono l’interasse (10 mm) e la larghezza (da 1.720 a 1.750 mm), mentre scende l’altezza (da 1.474 a 1.450 mm) per seguire la tendenza nel dare più impronta al veicolo, coadiuvata dallo stile che è intervenuta sui gruppi ottici, più estesi in orizzontale, sulla griglia frontale, più estesa e vistosa, e sulle scolpiture che segnano i parafanghi e tagliano in modo netto le superfici laterali, per finire nell’originale soluzione adottata per il pillar-C.
Nel complesso si percepisce l’aria di novità e non di un semplice restyling.
Razionali gli interni, con una buona abitabilità, anche dietro, proporzionata alle dimensioni compatte del veicolo. Materiali di buona qualità e l’avvertibile mano del designer nel tracciarne le linee, rendono l’abitacolo della i20 non banale, specialmente nella versione bicolore nero e grigio: pur restando nella fascia di veicoli low-cost si percepisce qualcosa in più dell’ordinario. Il divano posteriore è dotato di allarme in caso si lasci l’auto e ci sia un peso.
Novità tecniche
Visto che abbiamo appena descritto gli interni iniziamo con la tecnologia applicata alla connettività: il mirroring dello smartphone, tramite sia Apple CarPlay sia Android Auto, funziona wireless ed è visibile su uno schermo centrale da 10,25”. Questo consente, tra le altre app, l’utilizzo del navigatore integrato nello smartphone, opzione che abbiamo sfruttato durante il nostro breve giro di prova. Esiste comunque l’opzione del navigatore integrato (allestimento Bose) col quale si dispone anche dei servizi telematici Bluelink (in abbonamento gratuito per 5 anni) che dà accesso informazioni proveniente dalle infrastrutture, come il meteo, la viabilità e, dove consentito, la presenza di autovelox.
Riguardo i motori, quello che si pone al top della gamma è il tre cilindri turbo a benzina 1.0 litri T-GDi da 100 CV e 171 Nm di coppia abbinato a un sistema mild-hybrid a 48V.
il piccolo bialbero tutto in alluminio è sufficientemente brillante e consuma poco, grazie alla sistema di fasatura variabile continuo CVVD ma soprattutto se si dosa l’acceleratore, sfruttando la buona coppia fornita dalla sovralimentazione, aiutati dal boost offerto allo spunto dal sistema ibrido (che arriva fino a 12,2 kW) e dall’efficace funzione di ‘coasting’. Questa, abbinata al cambio manuale a 6 marce 6iMT, consente di percorrere lunghi tratti ‘a ruota libera’ e motore spento.
E’ disponibile anche la trasmissione automatica a doppia frizione 7DCT. In alternativa c’è un quattro cilindri 1.2 litri MPi da 84 CV e 118 Nm abbinato a un cambio a 5 marce.
Sicurezza
Tra i sistemi di assistenza alla guida disponibili sulla i20, si trovano anche delle novità quali il Navigation-based Smart Cruise Control (NSCC), che adata la velocità anche al percorso, l’Intelligent Speed Limit Assist (ISLA), che può anche adattare la velocità ai limiti in modo autonomo, e il Blind-spot Collision-avoidance Assist (BCA), che non solo rileva oggetti nell’angolo cieco ma interviene col freno. Il modello protegge i guidatori anche alle basse velocità, oltre ad offrire una maggiore comodità di parcheggio con funzioni come il Rear Cross-Traffic Collision Assist (RCCA) e il Parking Collision-Avoidance Assist – Reverse (PCA-R). Il sistema di mantenimento della corsia ha un intervento ben calibrato.
Consumi, versioni e prezzi
Per la versione 1.0 litri T-GDi la Casa dichiara un consumo medio di 5,5 litri/100 km secondo il ciclo WLTP. Nel percorso di prova, di circa 80 km di cui il 35% in tangenziale, abbiamo registrato 6,0 litri/100 km che considerando che abbiamo anche adottato a tratti una guida brillante, confermano i dati dichiarati, con una concreta possibilità, adottando una guida accorta, di poter superare i 20 km/litro. Per le emissioni, sempre secondo il ciclo WLTP vengono dichiarate emissioni di 123-113 grCO2/km (basso) e 128-115 grCO2/km alto.
La Hyundai i20 è garantita 5 anni con chilometraggio illimitato, inclusi 5 anni di assistenza stradale e controlli dello stato del veicolo.
Due le versioni disponibili, Connectline e Bose con doppia scelta di motori e trasmissioni. Questo il listino:
- i20 1.2 MPi 84 CV MT Connecline 16.950 €
- i20 1.2 MPi 84 CV MT Bose 19.200 €
- i20 1.0 T-GDi 100 CV iMT 48V Connecline 19.150 €
- i20 1.0 T-GDi 100 CV iMT 48V Bose 21.400 €
- i20 1.0 T-GDi 100 CV DCT 48V Bose 22.600 €
Considerando la promozione, gli incentivi per la permuta/rottamazione e l’aggiunta dell’Exterior Pack (che a 950 € offre fari ant. full LED, fendinebbia ant, luci post.LED, vetri post.oscurati), Hyundai propone per la i20 due interessanti soluzioni:
- i20 1.0 T-GDi 100 CV iMT 48V Connecline 17.350 €
- i20 1.0 T-GDi 100 CV iMT 48V Bose 18.850 €
A cui si aggiunge una proposta di finanziamento che per la Connectline, che parte da 20.100 € (19.150 € + 950 € Ext.Pack), consiste in un anticipo di 6.100 € + 48 rate da 149 €/mese e un valore residuo di 6.633 € (1/3 del prezzo di listino), per un totale, a riscatto effettuato, di soli 19.925 €.