Sono passati 45 anni da quando la BMW presentò la prima Serie 5. Da allora è stata la vettura di questa taglia a identificare il Marchio tedesco nel segmento delle berline di classe
La storia è fatta per essere raccontata e le BMW, siano esse a due o quattro ruote, di pagine di storia della motorizzazione ne hanno scritte tante. Ma tra queste un posto particolare lo occupa la cosiddetta Serie 5, che nell’ormai remoto 1972 si proponeva ai suoi potenziali clienti come la vettura che univa alta qualità costruttiva, un’estetica inconfondibile e prestazioni ideali per l’uomo d’affari che voleva viaggiare comodo in settimana e nel week end voleva spostarsi con la famiglia e il bagaglio sia alle medie elevatissime consentite (beati loro) da tanti tratti delle autostrade tedesche liberi da ogni limite, sia sulle strade meno battute delle vacanze. Nelle sei generazioni che hanno seguito quella del debutto, le caratteristiche fondamentali si sono evolute per seguire i mutati gusti del pubblico e le nuove esigenze della viabilità, perdendo quell’aspetto un po’ austero e tipicamente teutonico per lasciare spazio a un’immagine sempre più sportiva, pur restando una berlina di classe, di grande capacità di carico e inconfondibilmente BMW. Anzi, la BMW, come è emerso da un’indagine su scala mondiale condotta dalla Casa. E mondiale è il successo di questa vettura, con oltre 7,6 milioni di veicoli venduti nelle 6 generazioni che hanno preceduto l’attuale. Sul mercato italiano l’ultima versione ha venduto 40.000 vetture delle quali il 60% nella versione Touring. Uno share tipico del Belpaese, poiché a livello globale su 2,3 milioni di vetture vendute sono solo 300.000 le Touring. E sulla Serie 3 lo sbilanciamento è ancora più evidente, con l’80% di vetture immatricolate in versione station wagon.
Il motore a gasolio resta la scelta pressochè unica da parte del cliente della Serie 5 che predilige il quattro cilindri della 520d, scelto da oltre il 50% dei clienti. Interessante osservare poi che il 40% sceglie la trazione integrale xDrive e e la quasi totalità ha il cambio automatico, a conferma che il cliente di questa vettura predilige allestimenti piuttosto dotati, tanto che solo il 7% ha finora scelto la versione base e quasi la metà ha preferito la Luxury.
Questo ha portato oggi all’alienazione della versione base e alla creazione della Business che fa da accesso alla gamma ma ha una dotazione di tutto rispetto, per viaggiare, anche per lavoro, nel lusso e nella tecnologia con, tra l’altro, multimedialità spinta, assistenza ala guida di ultima generazione e cambio automatico. Le M Sport enfatizzano il piacere di guida tipico BMW con le 4 ruote motrici e sterzanti, che, motorizzazione a parte, contribuiscono a doti di guida davvero entusiasmanti, considerando le dimensioni e la massa di questa vettura.
Tutta nuova
A livello di design la vettura mantiene un legame con la precedente anche se le differenze non sono trascurabili, specie nel frontale e nella fiancata. I gruppi ottici seguono la tendenza già vista di unirsi alla calandra a ‘doppio rene’.
La fiancata è piuttosto complicata dal punto di vista formale con la linea che unisce il gruppo ottico posteriore al parafango anteriore che ora torna indietro e va a coprire i finestrini. Più tradizionale la parte posteriore. In generale c’è uno sviluppo marcato delle linee orizzontale, per dare la sensazione di maggior assetto, pur con dimensioni poco diverse dal passato. La rinnovata scocca, derivata da quella della Serie 7, utilizza leghe di alluminio, magnesio e acciai alto resistenziali sapientemente distribuiti secondo le indicazione dei calcoli a elementi finiti ha permesso di risparmiare 100 kg di peso. Sono di alluminio il cofano, le quattro portiere il tetto e numerosi elementi strutturali. Tanto alluminio anche nelle masse non sospese delle sospensioni, a tutto vantaggio della dinamica del veicolo. Le dimensioni esterne sono di poco superiori alla versione precedente, con 4.935mm di lunghezza (+36mm) e 1.868mm di larghezza (+6mm), ma l’abitabilità interna è stata sensibilmente aumentata, così come è cresciuto il volume del bagagliaio (530 litri), espandibile con lo schienale del divano posteriore modulare.
Nei motori, ovviamente tutti Euro6, il trend continua ad essere quello dell’alta efficienza, con progressivi aumenti della potenza a fronte di riduzione dei consumi, secondo il programma BMW Efficient Dynamics con tecnologia TwinPower Turbo. In questo ambito la vera novità di questa nuova Serie 5 è il motore della 540i, peraltro poco venduta in Italia. Da noi ci saranno comunque due versioni a benzina, la 530i (che a dispetto della sigla ‘storica’ monta un quattro cilindri di 2 litri da 252 CV) e la 540i, la top di gamma, che monta il formidabile sei cilindri in linea 24 valvole di 3 litri, 340 CV e 450 Nm). Per entrambe la trazione è per l’Italia solo l’integrale xDrive. La 520d, cavallo di battaglia italiano, monta un quattro cilindri diesel da 2 litri, 190 CV e 400 Nm che consuma 4,1 litri/100km ed emette 108 gCO2/km. Questa versione sarà offerta sia con trazione posteriore sia xDrive e sarà l’unica disponibile anche col cambio manuale a 6 rapporti; per gli altri è invece unificato lo Steptronic a 8 rapporti. Due versioni della 530d col sei cilindri 3 litri su due livelli di potenza 265 CV e 249 CV, uno dei quali ‘confezionato’ apposta per il nostro mercato. Successivamente arriveranno la 530e iPerformance l’ibrida plug-in con motore quattro cilindri a benzina e la 520d EfficientDynamics Edition che sviluppa al massimo l’efficienza (dichiarati 3,8 litri/100 km e 102 gCO2/km). In questo ambito parecchio lavoro è stato fatto anche per ridurre la resistenza aerodinamica, applicando, ad esempio delle prese d’aria all’ingresso del passaruote con un estrattore posteriore (Air Breather) che crea una sorta di tendina aerodinamica che contribuisce a un migliore Cx (fino al valore primato di 0,22). E lo stesso dicasi per la presa d’aria nel doppio rene ad apertura variabile: in velocità quando serve meno flusso diretto d’aria le paratie vengono parzializzate (Air Curtain).
Anche ibrida
L’ibrida plug-in non è una novità, ma è ormai diffusa su tutta la gamma BMW. La BMW 530e iPerformance abbina a un quattro cilindri a benzina un motore elettrico e una batteria agli ioni di litio, per una potenza totale installata di 252 CV.
Ovviamente la ricarica delle batterie dalla rete, anche se non indispensabile per via della possibilità di utilizzo di parte della potenza termica per la ricarica, è quella che consente di avvicinare i limiti inferiori di consumo, dichiarati dalla Casa in 2,0 litri di benzina per 100 km corrispondenti a un’emissione di 46 gCO2/km, con un’autonomia in solo elettrico di 45-50 km. Su motore e cambio, per ridurre la rumorosità, è stato applicato l’incapsulamento acustico Syntak che funge anche da gabbia termica per ottimizzare la temperatura del propulsore.
Guida assistita o semiautonoma
Sulla nuova Serie 5, come a diversi livelli su tutti i prodotti BMW, la multimedialità, l’infotainment e i sistemi di guida assistita sono tra i più evoluti presenti sul mercato. Un risultato che BMW persegue da anni e che pone oggi la Casa di Monaco all’avanguardia. In particolare l’assistenza alla guida si sta evolvendo da sistema atto a prevedere e a porre rimedio a situazioni critiche, come ad esempio un ostacolo improvviso in traiettoria o trasversale oppure il classico ‘colpo di sonno’, a sistema in grado di sollevare chi guida dai tipici stress da traffico, come la guida quando si è in coda o su monotoni tratti autostradali col traffico scorrevole. Su questa vettura siamo veramente a un passo dalla guida autonoma e sarà solo questione di tempo (e di adeguamento delle normative sulla sicurezza di questi sistemi, una materia sulla quale il dibattito tra tecnici e legislatori e aperto e in continua evoluzione) arrivare al controllo automatico completo del mezzo. Cuore del sistema una telecamera stereo montata al centro del parabrezza nella zona dello specchietto retrovisore che con una serie di sensori radar e a ultrasuoni è in grado di monitorare l’ambiente che circonda la vettura. Da qui arrivano tutte le informazioni necessarie per attuare l’assistenza alla guida. Dal Dynamic Cruise Control, di serie, che mantiene costante la velocità in un range da 50 a 250 km/h (!), si passa all’Active Cruise Control (optional) che funziona da 0 a 210 km/h e consente decelerazione, fermata e ripartenza in sequenza a seconda della dinamica dei veicoli che precedono (e non solo quello più vicino): una vera pacchia quando si è in coda, come abbiamo provato nel solito ingorgo sulla tangenziale di Milano… E’ prevista anche la comunicazione car-to-car, ovvero nel caso di vetture interconnesse appartenenti a una flotta è possibile condividere eventi di pericolo come nebbia, incidenti, code o quant’altro di imprevisto possa capitare in viaggio.
Il pacchetto di sicurezza Driving Assistant Plus consente il mantenimento della corsia attraverso un intervento diretto sullo sterzo, a patto che le mani siano comunque attivamente tenute sul volante. Dunque la vettura segue le linee di demarcazione della corsia ed è pure in grado di percorrere le curve ad ampio raggio senza che chi guida esegua una forzatura: sentirete tra le mani una leggera prevalenza della servoguida che manterrà l’allineamento. I sensori sentono anche l’approssimarsi di un veicolo nella corsia a fianco, e una vibrazione darà l’allarme a chi guida, che magari non ha prestato sufficiente attenzione agli specchietti. Con tutta la sensoristica a disposizione, l’aggiungere funzioni è relativamente semplice. Il riconoscimento della segnaletica consente di avvertire il cambio, anche temporaneo, dei limiti di velocità oppure la segnalazione di non aver rispettato una precedenza o ancora, sfruttando il sistema di navigazione, avvertire quando si procede contromano… In Germania, poi, sono già attivi due sistemi di ricerca del parcheggio. Il primo si chiama ParkNow e consente di trovare, prenotare e pagare il parcheggio in struttura in anticipo, direttamente dalla vettura. Il cosiddetto On-Street Parking Information consente invece di visualizzare sullo schermo la ‘densità’ di auto parcheggiate e di decidere quindi se avventurarsi o meno con l’auto nel luogo di destinazione. Nel capitolo sicurezza non può mancare l’illuminazione, che sulla nuova serie 5 è a LED per luce diurna, anabbagliante e abbagliante.I proiettori adattivi a LED consentono la ripartizione del fascio luminoso e la gestione automatica della commutazione abbagliante/anabbagliante (BMW Selective Beam, optional) con portata fino a 500 metri. Arriverà poi l’opzione Full LED che introdurrà anche le frecce a Led (ora ancora alogene).
Tutto con la voce e un dito
E’ stata una delle novità apparse l’anno scorso sulla nuova Serie 7: ora anche sulla Serie 5 compare il comando gestuale delle principali funzioni. La navigazione, il telefono, l’infotainment sono gestibili dallo schermo da 10,25” (optional) oltre che con iDrive Controller anche con i gesti della mano (grazie a una telecamera che ‘punta’ le nostre dita quando sono nell’area della leva del cambio), al suono della voce a al contatto col display. Ad esempio si alza e abbassa il volume col dito indice, si accetta o meno una proposta con un gesto e si può pure cambiare stazione FM. L’Head-Up Display ha ora 800×400 pixel e la superficie aumentata del 70% e la focale posta a circa 1,5 metri dal parabrezza, per non distrarre l’attenzione sulla strada quando non necessario.
Allestimenti per tutti i gusti
La nuova BMW Serie 5 è disponibile i 4 allestimenti: Business, Sport, Luxury ed MSport. Veramente enorme la scelta dei cerchi, con diametri che vanno da 17” a 20”. Due le tinte pastello (Apple White e Black) e 11 le metallizzate da abbinare a 19 tonalità distribuite su 6 materiali, stoffa, alcantara e quattro scelte di pellame. Ovviamente modelli e allestimenti generano infinite combinazioni di prezzo: quelli della 520d sono € 50.800 per la Business, € 55.000 per la Sport, € 58.100 per la Luxury ed € 59.400 per la MSport. Al top di gamma si pone la 540i xDrive MSport che costa € 75.350. Ovviamente al netto degli infiniti pacchetti aggiuntivi e degli optional proposti dalla Casa.