Nuova BMW Serie 3: ha affilato gli artigli – Forte di migliorati esterni ed interni e di numerosi affinamenti dal punto di vista tecnico, tecnologico e meccanico, la nuova berlina di Monaco di Baviera ha rimescolato le carte in tavola, stabilendo un nuovo termine di paragone sotto l’aspetto del piacere di guida.
Giunta alla settima generazione e a 44 anni dalla sua nascita la BMW Serie 3 ha compiuto un ulteriore salto in avanti. Cresciuta nelle dimensioni (lunghezza, larghezza e passo) grazie alla piattaforma CLAR e dimagrita di ben 55 kg, l’iconica tedesca vanta ora una maggiore abitabilità a bordo sopratutto al posteriore, una superiore capacità del bagagliaio (480 litri) e un design più sportivo e allo stesso tempo più elegante, che non rinuncia alle proporzioni tipiche delle berline sportive a trazione posteriore e ad alcuni nuovi elementi di design come il doppio rene di maggiori dimensioni, i nuovi proiettori anteriori e posteriori a Led e i due terminali di scarico separati presenti su tutti i modelli.
A tutta tecnologia
A crescere è stata anche la qualità percepita in abitacolo, con un design oramai quasi identico a quello delle sorelle maggiori e una qualità inconfondibile in puro stile BMW, ma sopratutto la tecnologia a bordo, che eredita non solo il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici e l’Head-Up Display ma anche lo schermo touch da 10,25 pollici del nuovo sistema di infotainment BMW Operating System 7. Un sistema multimediale che ai classici comandi touch e a quelli con il “rotellone” sul tunnel centrale affianca anche i comandi gestuali e quelli vocali. Peccato solamente per la mancanza del protocollo di connessione Android Auto mentre immancabili la ricarica wireless, le prese usb di tipo C, il climatizzatore trizona, il divanetto posteriore reclinabile in tre parti (40:20:40) e l’apertura automatica del bagagliaio.
L’era del turbo e del biturbo
Sotto il cofano è possibile optare tra due motorizzazioni benzina, il 320i (un 2.0 litri 4 cilindri turbo da 184 CV e 300 Nm) e il 330i (un 2.0 litri 4 cilindri biturbo da 258 CV e 400 Nm) e tre motorizzazioni diesel, il 318d (un 2.0 litri 4 cilindri turbo da 150 CV e 320 Nm), il 320d (un 2.0 litri 4 cilindri biturbo da 190 CV e 400 Nm) e il 330d (un 3.0 litri 6 cilindri in linea turbo da 265 CV e 580 Nm). Solo in seguito arriverà la M340i (un 3.0 litri 6 cilindri in linea turbo benzina da 374 CV e 500 Nm) e la 330e (una variante ibrida plug-in benzina da ben 252 CV). Tutte le motorizzazioni sono conformi con l’ultimissima normativa Euro 6d-Temp, grazie ai sistemi di post trattamento più recenti, e si avvalgono di un nuovo cambio automatico a convertitore di coppia con 8 rapporti, sempre di origine ZF ma rivisto nei rapporti, nella velocità di cambiata e nella fluidità grazie all’aggiunta di un nuovo smorzatore torsionale a pendolo centrifugo, mentre solo alcune di queste posso optare per la trazione integrale xDrive in luogo della semplice trazione posteriore.
La usi con lo smartphone
Sul fronte tecnologico la premium tedesca rende ora possibile l’apertura delle porte e l’avviamento del motore tramite smartphone dotati di tecnologia NFC anche senza la presenza completa della chiave (peccato il sistema funzioni per ora solamente con gli smartphone Android). A questo sistema si aggiunge la capacità di ripercorrere in retromarcia in totale autonomia gli ultimi 50 metri percorsi così da uscire da spazi stretti in totale sicurezza (una funzione già vista sulla nuova BMW X5). Immancabili i nuovi fari laser anteriori, che “sparano” nel vero senso della parola fino a 530 m di profondità, e i numerosi sistemi di sicurezza e assistenza alla guida come il cruise control adattivo, la frenata automatica d’emergenza, il mantenimento della corsia, il posteggio automatico e l’allerta traffico in retro e agli incroci.
La meccanica è tutto
Dal punto di vista meccanico non possiamo non segnalare una nuova scocca, più rigida del 25% e più leggera di ben 55 kg grazie all’adozione di materiali come alluminio e magnesio; un pianale più lungo di ben 7,6 cm (di cui 4,1 cm di passo) e più largo di circa 1,6 cm; carreggiate allargate di 2,1 cm davanti e 4,3 cm dietro; un baricentro più basso di 1 cm, una distribuzione dei pesi del 50:50 e un Cx di appena 0,23 grazie a un sottoscocca carenato. Chiudono il cerchio sospensioni anteriori di tipo McPherson e posteriori di tipo Multilink, ammortizzatori a due valori di smorzamento (anteriori in estensione e posteriori in compressione), uno sterzo con rapporto di demoltiplicazione variabile e, sulle versioni più potenti, un nuovo differenziale posteriore autobloccante lamellare a controllo elettronico.
Dopotutto è premium
Disponibile nelle concessionarie a partire dal 16 marzo, la nuova BMW Serie 3 viene proposta in 5 diversi allestimenti (Business, Advantage, Sport, Luxury e M-Sport) con prezzi che partono da 38.700 euro perla 318d ma che posso facilmente salire fino a 40.550 euro per la 320d, a 42.450 euro per la 320i, a 49.800 euro per la 330i e a 50.100 euro per la 330d. Le varianti integrali hanno un sovrapprezzo di circa 5.000 mentre tra la variante manuale e quella automatica vi è un delta prezzo di 2.200 euro. Per la variante Touring si dovrà, infine, aspettare fin dopo l’estate.
E’ una vera BMW
E’ inutile negarlo ma bastano davvero pochi chilometri per accorgersi dell’ottimo lavoro svolto dagli ingegneri di Monaco di Baviera. Complici le numerose migliorie al telaio e all’assetto di cui sopra vi abbiamo parlato, la nuova Serie 3 si è dimostrata fin da subito particolarmente agile, piacevole da guidare e capace di restituire una tenuta davvero superiore ad ogni previsione. Il telaio è quanto mai rigido anche nelle manovre più al limite, il rollio è praticamente sempre azzerato e le sospensioni, sopratutto nella modalità Sport, sono particolarmente rigide e frenate. L’inserimento in curva è rapido ma anche l’uscita grazie a una motricità davvero degna di nota nonostante la trazione esclusivamente posteriore e i controlli completamente staccati. Lo sterzo è, invece, molto leggero ma al tempo stesso preciso e poco filtrato ma non ancora in grado di trasmettere lo stesso feeling di quello della Alfa Romeo Giulia.
Paragonata alle Serie 3 del passato, le irregolarità dell’asfalto vengono assorbite in modo migliore, sopratutto in modalità Comfort dove la vettura copia senza problemi il manto stradale senza saltellamenti e senza sbilanciare l’assetto. In modalità Sport il comfort a bordo si riduce leggermente, sopratutto se si è optato per i cerchi da 19 pollici con spalla super ribassata, e la vettura restituisce qualche piccolo saltellamento sulle strade più dissestate ma l’handling si fa ancora più affilato e coinvolgente. E’ davvero piacevole condurla tra le curve anche ad andature non proprio da codice.
Il 2.0 litri 4 cilindri biturbo diesel da 190 CV e 400 Nm della 320d sfodera una erogazione lineare, fluida e corposa fin dai bassi regimi. Grazie alla soluzione biturbo la risposta è sempre pronta con un turbo-lag quasi azzerato e il tiro su tutto il range di giri motore è forte e consistente. Grazie poi all’ottimo cambio automatico con convertitore e 8 rapporti, un’unità fluida e fulminea, è anche capace di consumare davvero poco, classificandosi come uno dei meno assetati della categoria. Il 2.0 litri 4 cilindri biturbo benzina da 258 CV e 400 Nm della 330i è, invece, un motore più peperino vitaminizzato. Sempre pronto e capace di allungare con verve fino a quasi 7000 giri, il quattro cilindri benzina restituisce un sound rauco e pieno e una erogazione corposa ma ben spalmata su tutto l’arco dei giri. Insomma un propulsore che non parrebbe essere solamente un duemila quattro cilindri. Fulmineo, infine, anche in questo caso il cambio automatico a 8 rapporti che in modalità manuale mantiene la marcia anche una volta raggiunto il limitatore.