Annunciato proprio in piena pandemia, il quadriciclo elettrico Mole Urbana, nato da un’idea del designer Umberto Palermo è stata ufficialmente presentata il 2 luglio scorso nella cornice del MAUTO, il Museo dell’Automobile di Torino.
Si tratta di un progetto stilisticamente estremamente originale e coraggioso, che esprime appieno la personalità del suo creatore, cui non manca certo la capacità di proporre audaci interpretazioni dell’automobile, dalle one-off che fanno sognare i patiti del design a oggetti, come Mole Urbana, in cui l’obiettivo primario è la funzionalità. Una forma mentis che affonda le radici nella sua lunga esperienza come designer industriale, a cominciare dal lungo rapporto con Ariston Thermo Group.
Up Design: il coraggio di ‘fare avanguardia’
Palermo, a nostro giudizio, ha spianato la strada a tutti quelli che, dopo di lui, vorranno staccarsi finalmente dagli stereotipi della vettura classica, spesso impossibilitati da precise scelte di marketing, e plasmeranno finalmente attorno a un powertrain elettrico, profondamente diverso da quello termico, forme votate all’estrema funzionalità e a raggiungere obiettivi di costo industriale finalmente compatibili con l’effettiva democratizzazione del veicolo elettrico per utilizzo urbano.
Anche nella ‘world premiere’ di Mole Urbana Umberto Palermo ha voluto distinguersi, a cominciare dalla scelta della location, ovvero il Museo dell’Automobile di Torino, dove, come lui stesso ha dichiarato, “si racconta e si racchiude la storia dell’evoluzione mondiale dell’auto”.
Non solo. Di fronte agli invitati, Palermo ha ceduto la parola a all’esperto d’arte Carlo Adelio Galimberti che ha moderato un interessante dibattito intitolato ‘Un mondo che cambia. Il design al servizio del cambiamento’, in cui particolarmente pregnanti sono stati gli interventi di Marco Grazioli e del filosofo Umberto Galimberti che si è soffermato sull’etica della produzione, lanciando interessanti spunti di riflessione sulla rivalutazione dell’uomo come parte attiva del processo di produzione e dell’artigianalità intesa come contributo del designer al processo creativo.
Si potrà solo noleggiare
Mole Urbana è un quadriciclo 100% elettrico che si potrà guidare anche a 14 anni. Non sarà in vendita ma si potrà solo noleggiare e sarà prodotto in un primo batch di 50 pezzi nel 2020 e in un secondo batch di 150 pezzi nel 2021, per poi crescere costantemente nei volumi che saranno prodotti negli anni successivi.
Tre le versioni previste:
SMALL, lunga 2,74 m, larga 1,50 m e alta 1,85 m
MEDIUM, lunga 2,95 m, larga 1,50 m e alta 1,85 m
LARGE-SPORT, lunga 3,20 m, larga 1,50 m e alta 1,60 m,
che oltre che per le dimensioni si differenziano anche per le fanalerie specifiche, l’ergonomia e gli allestimenti interni, con sedili progettati da FASP.
Nel più moderno spirito di una city-car evoluta, Mole Urbana avrà un’interfaccia utente avanzata, sviluppata da Shinsoftware di Stefano Provenzano e visualizzata tramite app su un display da 10″.
Prestazioni cittadine
Motori di potenza fino a 17 kW alimentati da batterie a 48 V e autonomie tra i 70 km e i 150 km con una velocità massima di 50 km/h sono tutto ciò che c’è da sapere a livello di performance. Il peso complessivo, e questo è un dato estremamente interessante, sarà inferiore ai 500 kg. Le ruote montate su cerchi da 18″ offriranno adeguato comfort sulle strade urbane.
Nata da una collaborazione
Mole Urbana sarà prodotta ed elettrificata dalla Pretto di Pontedera, ma nell’ampia collaborazione che ha generato questo prodotto ci sono importanti realtà torinesi come Movim, che si occuperà di noleggio e distribuzione e la Ett1 che provvederà all’approvvigionamento dei semilavorati d’alluminio previsti per la realizzazione dell’abitacolo.
Opera d’arte tra le opere d’arte
La forma dell’abitacolo ben si è prestata all’abbinamento con una serie di opere d’arte che artisti di fama hanno voluto associare a Mole Urbana. Un’altra bella ‘invenzione’ di Umberto Palermo che, coadiuvato da Antonio Perotti, ha così arricchito la sua vetturetta con i colori di Billy Miller, Marco Gallotta, Yu Jin, Alessandro Grazi, Alessandro Guerriero, Antonella Preti, Antonio Perotti, Jan Jansen Geert, Pablo Compagnucci, Tsuneki Irai, Abdelkader Abdi, Pierre Mouhanna, Ton Pret, Pier Tancredi De-Coll, Lino Vairetti ed Elio Rumma.