Prodotta nel 2020 in un’edizione limitata di 3.000 unità presso lo stabilimento MINI di Oxford, la nuova Mini John Cooper Works GP può essere prenotata anche in Italia, mercato a cui la Casa inglese ha destinato 150 vetture, con tempi di circa attorno 90 giorni.
Si tratta di una vettura che vuole enfatizzare lo spirito Mini portandolo all’estremo, compatibilmente con le omologazioni per l’uso stradale. Concetto che inequivocabilmente è espresso dall’uso dello storico brand John Cooper Works associato all’acronimo GP. Non è una novità la Mini JCW GP. Fu infatti lanciata nel 2006 come Cooper S ‘kittata’ e rivisitata nel 2013 per essere prodotta direttamente dalla Casa. Ma nella sostanza la nuova JCW GP rappresenta un ulteriore passo avanti rispetto a chi l’ha preceduta, a cominciare dalle prestazioni del suo motore TwinPower Turbo che arriva a un picco di 306 CV (225 kW)e 450 Nm di coppia. Se pensiamo che la versione del 2013 aveva 218 CV e l’attuale Mini 3 porte JCW ne ha 230 CV e facile capire che su questa piccola bomba oggi si vola davvero, tanto da chiudere il giro sullo Nordschleife del Nürburgring in meno di 8 minuti, quasi mezzo minuti meglio della ‘vecchia’ GP.
Ben vengano queste proposte ‘cattive’ destinate a quella fetta di pubblico che apprezza ancora l’auto come oggetto di divertimento e piacere del possesso di un mezzo esclusivo ma accessibile. Una ‘piccola premium’ che costa 45.900 euro.
Il motore
Si tratta di un 4 cilindri 2.0 litri dotato della tecnologia MINI TwinPower Turbo di ultima generazione che si distingue da quello della MINI John Cooper Works in numerosi dettagli tecnici, quali l’albero motore che poggia su supporti maggiorati, pistoni e bielle speciali e un nuovo smorzatore delle vibrazioni torsionali. Tutti elementi derivati dall’esperienza maturate delle corse.
Il turbocompressore è integrato nel collettore di scarico e dotato di una valvola waste gate che ottimizza la risposta del motore. Il rapporto di compressione è stato ridotto da 10,2 a 9,5:1 essendo aumentata proporzionalmente la pressione di sovralimentazione. Anche il sistema di aspirazione dell’aria è stato sviluppato lavorando sulle sezioni di ingresso, sul flusso e sul volume – aumentato – della scatola di aspirazione.
L’iniezione diretta della benzina in camera di combustione adotta nuovi iniettori multi-foro, disposti centralmente tra le valvole, alimentati da una pressione di iniezione fino a 350 bar che consente una nebulizzazione estremamente fine e un preciso dosaggio del carburante a vantaggio del contenimento delle emissioni.
Il ‘pacchetto’ tecnologico del motore include la fasatura variabile in aspirazione e scarico (doppio VANOS) basata sul noto VALVETRONIC BMW. Diversa, rispetto allo standard, la coppa dell’olio, concepita per contenere più lubrificante e con una geometria che consenta il pescaggio in ogni condizione, anche agli elevati ‘g’ laterali e longitudinali tipici dell’uso in pista.
Anche il sistema di raffreddamento è stato implementato secondo le esperienze del Motorsport. Due scambiatori, un vaso d’espansione di volume aumentato e una elettroventola maggiorata assicurano la corretta temperatura di esercizio anche nelle condizioni più gravose. Inoltre il liquido refrigerante è inviato in modo indipendente alla parte più calda (quella alta del motore) e nel basamento, con la possibilità, tramite una valvola, di escludere quest’ultima in fase di avviamento per accorciare il tempo di warm-up e consentire ai dispositivi di trattamento dei gas di scarico di essere efficaci in tempi brevissimi.
Il cambio automatico Steptronic a 8 rapporti è completo di differenziale autobloccante di serie che, lavorando col sistema DSC (Dynamic Stability Control) genera, sotto carico un blocco fino al 31%. Questo rende lo sterzo della MINI John Cooper Works GP particolarmente reattivo anche in condizioni di aderenza o assetto precarie, consentendo di sfruttare al massimo la motricità offerta dagli pneumatici.
La nuova MINI John Cooper Works GP copre il classico lancio da 0-100 km/h in 5,2s e raggiunge i 265 orari.
Scarico ‘racing’
Specifico per il modello anche l’impianto di scarico che esprime la personalità del motore agli alti senza superare i limiti di omologazione. La contropressione allo scarico è limitata dal grande volume del silenziatore finale da cui partono i due terminali di scarico di diametro 90 mm con rivestimento in inox spazzolato opaco. Per il post-trattamento dei gas di scarico è previsto anche un filtro antiparticolato per motori a benzina che consente al motore di superare la normativa Euro 6d-TEMP.
Scocca e sospensioni: ancora più go-kart feeling
Il celebre ‘go-kart feeling’ che è alla base della dinamica di tutte le Mini è maggiormente enfatizzato da collegamenti tra motore, trasmissione, sospensioni e scocca particolarmente rigide per ridurre il fenomeno di spring back e sfruttare in un ampio spettro di situazioni la geometria ottimale.
Nel sottoscocca, l’assale posteriore multilink è stato irrigidito, specie per contrastare le accelerazioni laterali e all’anteriore sono stati introdotti dei rinforzi sugli attacchi delle sospensioni. La carreggiata è stata corretta e il corpo vettura abbassato di 10 mm rispetto a quello della JCW. Le mole delle sospensioni hanno un ‘k’ specifico, così come sono stati adattati all’’impiego gli ammortizzatori e le barre stabilizzatrici. In generale le boccole in gomma che regolano la rigidezza dei nodi delle sospensioni sono stati irrigiditi o sostituiti con boccole metalliche
Il DSC offre anche una modalità GP che può essere attivata tramite un interruttore a levetta che agisce sul sistema di frenatura e del sistema di controllo del motore per esaltare la dinamica del veicolo.
Il sistema frenante comprende freni a disco ventilati di diametro 360 mm con pinze di alluminio fisse a 4 pistoncini verniciati in rosso e col logo Jonh Cooper Works sulle ruote anteriori e freni a pinza flottante a pistoncino singolo sulle ruote posteriori.
I cerchi di serie da 18” sono in lega leggera fucinata con canale da 8” e hanno un disegno ottimizzato per il raffreddamento dei freni. Pesano meno di nove chili e montano pneumatici 225/35 R 18.
Impatto estetico esclusivo
Dal punto di vista del design, come ha confermato Oliver Heilmer, Head of Mini Design, i tratti distintivi della JCW GP sono la carrozzeria modificata per cercare il migliore equilibrio tra aerodinamica e flusso di raffreddamento al motore e ai freni. A questo contribuisce l’ampio spoiler sul tetto con contorni a doppia ala, il design della minigonna anteriore, nota come Blackband, e il bordo dello spoiler anteriore che limitano la lift force sugli assi anteriore e posteriore.
Lo spoiler sul tetto, col suo profilo alare rovesciato, è disegnato per offrire la migliore efficienza aerodinamica, che come noto è il rapporto tra resistenza all’avanzamento e forza deportante.
Un altro dei tratti caratteristici della vettura sono i grandi passaruota curvati che consentono di combinare carreggiate molto ampie e ruote larghe con condotti dell’aria ottimizzati nella sezione laterale del veicolo.
Sono costituiti da una sottostruttura termoplastica e un guscio esterno in fibra di carbonio (CFRP) per la massima leggerezza e robustezza. Realizzati in buona misura a mano, inglobano la numerazione progressiva da ‘0001’ a ‘03000’ con con un innovativo processo di trasferimento della vernice.
Nell’abitacolo solo due posti. Due sedili e isolamento acustico ridotto ai fini dell’ottimizzazione del peso conferiscono anche agli interni della Nuova MINI John Cooper Works GP un autentico tocco di auto sportiva.