
La nuova generazione della Mini Countryman è cambiata radicalmente. Come l’ultima hatchback e i modelli in arrivo, vuole traghettare il brand inglese verso un futuro completamente a zero emissioni (accadrà nel 2030).
Per segnare questo passo in avanti verso la transizione, il SUV cambia dentro e fuori e, soprattutto, sottopelle, presentandosi per la prima volta in veste del tutto elettrica. Non stupisce, dunque, che Mini abbia scelto il NOI di Bolzano, il techpark altoatesino dove ricercatori e startup studiano nuove tecnologie in numerosi campi, come partner per presentare il suo ultimo modello. Per citare il claim dello slogan pubblicitario: la Mini più grande di sempre.
Mini si è anche fatta promotrice di un’iniziativa artistica che unisce innovazione e sostenibilità e insieme a Emotitech, una delle startup del NOI, e all’artista grafico Luca Font ha decorato la rampa di accesso al centro con un progetto di riqualificazione urbana.
Mini Countryman elettrica: anteriore e integrale
Ma torniamo all’auto. La nuova Mini Countryman si è mostrata in veste solamente elettrica, Countryman E o Countryman SE All4, la prima con un solo motore elettrico e la trazione anteriore e la seconda con due motori elettrici e la trazione integrale. A prescindere dal powertrain, l’auto è prima di tutto cresciuta molto. È più lunga di 13 centimetri e più alta di otto. Arriva così a toccare i 4,43 metri (è larga 1,84 e alta 1,65) e ha un passo molto più generoso, di 2,69 metri.
È più grande e matura
L’auto sottolinea la crescita anche con un aspetto più squadrato e massiccio, sottolineato da un frontale più verticale, da fari inediti e da linee in generale più marcate. Il family feeling è ancora evidente in tanti particolari, come nella cornice della mascherina, nei fari posteriori o, ancora, nel tetto sospeso.
L’auto cambia tanto anche dentro. L’abitacolo ha forme più essenziali e al posto dei tanti tasti fisici che erano presenti in passato (alcuni con aspetto di derivazione aeronautica) ora c’è un enorme display (ancora circolare) con diametro da 24 centimetri e una piccola pulsantiera centrale con i comandi del cambio, dell’accensione del motore, della selezione della modalità di guida e poco altro (freno a mano elettrico e manopola del volume dell’infotainment).
Colpisce, in generale, la cura quasi maniacale del dettaglio. Nulla sembra lasciato al caso, dagli accostamenti cromatici alla scelta dei materiali. Si notano subito la fascetta di stoffa che raffigura la terza razza del volante o ancora la linguetta, di tessuto anch’essa, per aprire il portaoggetti tra i due sedili centrali.
Parlando di spazio a bordo, la Mini più grande della storia si attesta ai vertici della gamma anche per abitabilità interna. Oltre che accogliere i passeggeri senza costringerli a particolari rinunce ha anche un bagagliaio spazioso che parte da 460 litri e che arriva a 1.450 abbattendo il divano posteriore.
Fino a 313 CV e fino a 462 km di autonomia
A prescindere dalla versione, la nuova Mini Countryman elettrica monta una batteria agli ioni di litio da 64 kWh netti (66 lordi) che può essere ricaricata sia in corrente alternata sia in corrente continua. Nel primo caso, grazie a un caricatore di bordo da 22 kW di potenza, per arrivare al 100% impiega 3 ore e 45 minuti, nel secondo caso, essendo compatibile con potenze fino a 130 kW, passa dal 10% all’80% in meno di mezz’ora.
Parlando di powertrain, la Countryman E ha un motore elettrico da 204 CV e 250 Nm di coppia, accelera da 0 a 100 in 8”6 e tocca una velocità massima di 170 km/h. La Countryman SE, invece, ha un secondo motore elettrico all’anteriore per una potenza complessiva di 313 CV e 494 Nm di coppia. L’auto ha un’autonomia di 433 km.
Go-kart, a modo suo
Partiamo da due dati: la Mini Countryman ha una massa con conducente incluso di 1.865 kg nel caso della E e di 2.075 kg nel caso della SE. Aggiungiamo un’altezza complessiva di 1,64 centimetri, è chiaro che non si può proprio parlare di go-kart. Con questo, non si vuole criticare un SUV da quasi 4 metri e mezzo che, tutto sommato, complice un assetto ben fatto, un baricentro basso, uno sterzo reattivo e tanta reattività, non risulta mai impacciato.
Anche nella versione E, a due ruote motrici, l’auto è ben equilibrata e cambia carattere in base al programma di guida, pur senza rivoluzionare un’indole che resta sempre ben precisa. Impostare una diversa modalità dinamica aiuta nell’esaltare le prestazioni o, al contrario, nel massimizzare l’efficienza di sistema.
Mini Countryman elettrica: da 40.700 euro
Parlando di prezzi, per la Countryman E il listino parte da 40.700 euro, mentre per la Countryman SE All4 si devono mettere in conto almeno 46.900 euro.
Entrambe le versioni sono disponibili in 4 livelli di allestimento: Essential, Classic, Flavoured e JCW. Se si sceglie l’ultimo i prezzi della “E” arrivano a 48.180 euro, quelli della “SE” a 54.380.