MG, alla scoperta di MG4 e HS a benzina

La berlina elettrica ha dalla sua un buon equilibrio, una piattaforma nuova e un'aerodinamica efficiente. Il Suv, nella versione non elettrificata, un prezzo molto più accessibile

MG4 Electric

Con la berlina elettrica MG4, il marchio inglese MG controllato da SAIC lancia definitivamente la sfida ai costruttori europei nel segmento delle compatte. Progettata con molta cura intorno a una base nuova e interessante siglata MSP, Modular Scalable Platform, è lunga 4.287 millimetri, larga 1.836 e alta 1.504. Le nuove batterie “One Pack”, che hanno uno spessore contenuto in 110 millimetri, consentono di salvare lo spazio interno senza eccedere in altezza.

Doppia scelta

Su MG4 sono proposte due versioni con motore posteriore: la Standard ha un pack con capacità di 51 kWh, 170 kW di potenza e 350 km di autonomia, mentre il sistema di ricarica in modalità fast assorbe fino a 117 kW riportando la batteria dal 20% all’80% della carica in 40 minuti. Per la ricarica in corrente alternata, invece, la potenza massima assorbita è di 6,6 kW, il che significa circa otto ore per un pieno.

Con gli allestimenti Comfort e Luxury la capacità sale a 64 kWh, la potenza del motore diventa di 150 kW (204 CV), quella massima della ricarica fast passa a 135 kW mentre per il caricatore di bordo c’è l’opzione da 11 kW con cui se la sorgente è adeguata, un pieno richiede meno di sei ore.

MG4 Electric

Il cx della MG4 è compreso tra 0,27 e 0,29 circa a seconda dell’allestimento: a determinare questi ottimi valori concorrono il design del tetto e della coda, a cui si aggiungono i cerchi tipo “tomahawk” e persino tecnologie attive per la gestione dei flussi come le prese d’aria frontali che si chiudono automaticamente quando il sistema di raffreddamento necessita di meno aria, migliorando l’efficienza aerodinamica del 30% e facendo recuperare fino al 10% di autonomia.

MG4 Electric

 

Sicurezza

La lista delle dotazioni di sicurezza attiva, riassunte nel pacchetto MG Pilot, sono divise in due gruppi: il primo, di serie sugli allestimenti Standard e Comfort, comprende il Front Collision Warning (FCW) e l’Automatic Emergency Braking (AEB), l’Adaptive Cruise Control (ACC), e il Lane Departure Warning (LDW) con Lane Keeping Assistance (LKA), che combinati realizzano un sistema di guida autonoma di Livello 2 chiamato il Traffic Jam Assistance (TJA). Apprezzabile trovarlo di serie, come pure il monitoraggio dell’attenzione del conducente supportato da una telecamera interna e non semplicemente dalla “lettura” dei movimenti del volante.

Del secondo gruppo, che arriva con la versione Luxury, fanno parte i fari attivi con Intelligent Headlamp Control (IHC) lo Speed Assist System (SAS) con riconoscimento segnali stradali e l’assistente al cambio di corsia Lane Change Assist (LCA). Inoltre, c’è un complesso sistema di monitoraggio del traffico posteriore che include le funzioni Blind Spot Detection (BSD) e Rear Cross Traffic Alert (RCTA). Completa il tutto un sistema di telecamere perimetrali con visione a 360°.

Telaio

Il telaio di MG4 abbina sospensioni MacPherson anteriori a un ricercato retrotreno a cinque bracci e promette una distribuzione dei pesi tra gli assi molto vicina all’equilibrio perfetto. Il servosterzo, fornito da Bosch, è del tipo a doppio pignone, che offre una miglior precisione, e programmabile secondo tre diverse tarature chiamate Light, Standard e Sport.

Anche il sistema frenante, firmato Continental e affidato a quattro dischi, può essere calibrato secondo altrettante modalità, in questo caso Comfort, Normal e nuovamente Sport. Entrambi i settaggi richiedono però di inoltrarsi nel menù del display centrale, senza alcun tasto che richiami direttamente la funzione, quindi occorre, o per lo meno è consigliabile, effettuare lo switch sempre a vettura ferma.

Alla guida, la MG4 di mostra sincera e ben bilanciata, anche se nella modalità Normal la decelerazione è un po’ irregolare più intensa subito al momento del rilascio ma meno nella fase successiva, che richiede di intervenire sul pedale prima del previsto per terminare una fase di arresto.

HS, Suv al naturale

La seconda novità lanciata da MG in quest’autunno 2022 è la variante per così dire “base” del Suv EHS, introdotto inizialmente nella sola versione ibrida plug-in. Esteticamente identico all’EHS, è spinto dalla stessa unità turbo da 1,5 litri e 162 CV di potenza, abbinata a un cambio manuale a sei marce oppure a una automatica a doppia frizione e sette rapporti, efficace per quanto un po’ brusco nei passaggi di marcia soprattutto alle basse velocità e non provvisto di paddles al volante o altri comandi per la gestione manuale.

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Anche qui è sostanzioso il pacchetto sicurezza, che in assenza di un allestimento “base” (i livelli proposti sono Comfort e Luxury) offre quasi tutto di serie tranne il cruise control attivo e di conseguenza il Traffic Jam, che compaiono sul livello Luxury, ma costa oltre 10.000 euro meno dell’EHS