Una selezione iniziata con oltre 3.000 candidature online che ha portato alla formazione di 96 professionisti: “Abbiamo l’esigenza di selezionare, formare e certificare nuove risorse per i nostri partner sul territorio; vogliamo i migliori talenti per guardare al futuro e continuare a offrire ai nostri clienti i migliori servizi”. Sono queste le parole con cui Udo Herbert, il Direttore del reparto post-vendita di Mercedes-Benz Cars Italia spiega il senso ultimo del progetto #MercedesVivaio, curato dalla Training Academy di cui è responsabile. Lo abbiamo incontrato nella sede della filiale italiana del marchio tedesco, durante la giornata in cui sono stati consegnati gli attestati ai novantasei giovani (tra i 22 e i 26 anni) che sono arrivati alla fine della seconda edizione programma #MercedesVivaio. Un percorso formativo iniziato nello scorso mese di aprile con oltre 3.000 candidature arrivate sul sito dedicato e proseguito con un’alternanza tra didattica e impegno sul campo, ovvero nelle concessionarie Mercedes di tutta Italia.
Concessionarie in cui molti di loro – non tutti perché alcuni nel frattempo hanno scelto altre offerte lavorative – torneranno nei prossimi mesi per trasformare l’esperienza di formazione in un vero e proprio rapporto lavorativo, come hanno già fatto cinquanta loro colleghi lo scorso anno, dopo aver completato la prima edizione del programma. Per il prossimo anno, invece, il Vivaio diventerà un progetto permanente, senza vincoli temporali che in alcuni casi si sono rivelati un limite all’ingresso di persone talentuose. L’idea di Mercedes, del resto, è quella di creare un capitale fatto di professionalità, motivazioni ed entusiasmo che parta dai giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro e si concluda con la soddisfazione della rete dei dealer che necessita di risorse che hanno già attraversato un percorso formativo tarato sulle specifiche esigenze del marchio Mercedes e sulle reali necessità della rete.
“L’opportunità che abbiamo offerto a questi giovani”, ha precisato Herbert, “alimenta una catena di valori positiva che passa attraverso i nostri dealer e arriva dritta fino ai clienti”. Herbert ci ha spiegato che il progetto Vivaio è nato da un’analisi dei bisogni della rete italiana di concessionarie, che rappresentano il contatto del marchio con i clienti, andando oltre i meri valori dei prodotti. Inoltre, il mondo dell’auto sta attraversando una fase di rapida evoluzione, legata in particolar modo a nuove tecnologie e forme di mobilità, che richiede professionisti in grado di esprimere competenze innovative e sempre più ampie in ogni settore. Anche per questo, il progetto che era partito inizialmente solo per la divisione automobilistica di Mercedes, quest’anno è stato esteso anche ai veicoli commerciali e al marchio Smart. Le aree professionali interessate sono quelle della vendita, del post-vendita e dei tecnici di officina.
Testo a cura di Alessandro Vai