L’elettrificazione della gamma Mercedes corre spedita. Ma elettrificare la propria gamma non significa soltanto investire in ricerca e sviluppo per dare vita a nuovi modelli “alla spina”. Per fare tutto questo bisogna infatti provvedere ad aggiornare tutte le proprie infrastrutture e i siti produttivi. Un compito tutt’altro che semplice, che Mercedes sta portando a compimento proprio in questo periodo.
In tre continenti
Attualmente, la gamma EQ di Mercedes si compone di due modelli: EQC ed EQV. Tuttavia, secondo il piano di sviluppo della Stella, entro il 2022 la famiglia di elettriche si amplierà con l’arrivo di altri sei modelli, che verranno prodotti in diversi stabilimenti dislocati in tre continenti. Un impegno enorme, dunque, che rende molto chiara la direzione presa da Mercedes sul fronte della mobilità a impatto zero. Tra queste spicca naturalmente la presenza dell’ammiraglia EQS, sviluppata su un’inedita piattaforma dedicata. Oltre a questa la EQA e la EQB, oltre ad una variante a zero emissioni della Classe E.
Il ruolo delle batterie
In questa strategia elettrificata di Mercedes, un ruolo chiave è rivestito, naturalmente, dalle batterie. Quelle peer i modelli della Stella vengono prodotti in diversi siti sparsi in giro per il mondo. Quello principale, però, è quello di Kamenz in Germania. Qui vengono prodotti accumulatori dal 2012 e nel 2018 è entrata in funzione una seconda fabbrica che dall’anno scorso assembla sistemi di accumulo per la EQC.
I principali stabilimenti Mercedes nel mondo:
- Stabilimento di Sindelfingen: EQS dal 2021
- Stabilimento di Rastatt: EQA
- Stabilimento di Kecskemét (Ungheria): EQB
- Stabilimento di Brema: EQE dal 2021
- Stabilimento di Tuscaloosa (USA): varianti SUV di EQS ed EQE dal 2022