Mercedes EQB: prova su strada del Suv elettrico a sette posti

Abbiamo messo alla prova la nuova Mercedes EQB, l'elettrica della Stelle che assicura spazio in abbondanza per sette passeggeri

Accanto alle elettriche native quali EQE ed EQS, Mercedes continua il lavoro di sviluppo delle varianti elettrificate di alcuni dei suoi modelli di maggiore successo. Dopo la EQA (sorella elettrica della GLA), infatti, è ora il momento del debutto anche per la Mercedes EQB, ovvero la variante ad elettroni della GLB, il Suv compatto della Stella caratterizzato da una volumetria interna da record e dalla possibilità di offrire fino a sette posti.

Stesse proporzioni, design diverso

Partiamo dall’estetica. Forme e proporzioni restano quelle della sorella endotermica: lunga 4,68 metri, larga 1,83 metri e alta 1,66 metri, conferma l’approccio “boxy” al design degli esterni. A cambiare sono i dettagli, che rimandano invece al mondo sempre più ampio dei modelli EQ di Mercedes. Il frontale, quindi, punta su un approccio stilistico completamente diverso, sul quale a dominare è una grande calandra in nero lucido completamente carenata che ingloba anche i gruppi ottici. Questi sono uniti tra loro da un sottile profilo luminoso a Led. Nella parte bassa si conferma invece la presenza delle prese d’aria, chiamate a contribuire al raffreddamento del powertrain. Novità anche nella vista posteriore, dove la EQB sfoggia un inedito gruppo ottico: si tratta di un unico elemento luminoso che corre da un lato all’altro della vettura. Più in basso, l’elettrica della Stella rinuncia ai terminali di scarico in favore di un più generoso estrattore che, tuttavia, non ha una reale funzione aerodinamica.

Comoda anche per sette

Gli interni della Mercedes EQB ricalcano in maniera fedele i contenuti della sorella GLB. La plancia resta di fatto la stessa, caratterizzata da uno sviluppo orizzontale e dalla presenza di due grandi schermi uniti tra loro. Il primo, con funzione di quadro strumenti, è posizionato dietro il volante ed è caratterizzato da una grafica appositamente messa a punto per la variante elettrica del modello. Il secondo, al centro della plancia, permette di accedere ai contenuti multimediali e può essere controllato attraverso il sistema a controllo vocale attivabile per mezzo del comando “Hey Mercedes”. Il generoso passo di 2,82 metri, invece, assicura spazio in abbondanza anche a chi si accomoda sulla seconda fila di sedili, regalando centimetri in abbondanza tanto per le gambe, quanto per la testa. In opzione, inoltre, è possibile scegliere di dotare la EQB di una terza fila di sedili, portando il totale di posti disponibili a sette. Il tutto, con una capacità di carico che va da 465 a 1.710 litri.

Piattaforma comune

Detto del design e dello spazio, è il momento di analizzare la Mercedes EQB dal punto di vista tecnico. Sviluppata sulla piattaforma MFA2, ovvero la medesima della GLB, punta su un comparto sospensivo costituito da un McPherson all’anteriore e da un multilink al posteriore. Ad alimentare la nuova EQB, invece, provvede un pacco batterie raffreddato a liquido costituito da 200 celle divise in cinque moduli per una capacità di 79,8 kWh lordi e 66,5 kWh netti. Il tutto per un’autonomia dichiarata dal costruttore compresa tra 395 e 423 km. La batteria è chiamata ad alimentare due motori elettrici, uno per ogni assale, per una potenza di sistema di 228 CV e 390 Nm. Per quanto concerne la ricarica, invece, il sistema è in grado di reggere potenze fino a 100 kW.

Come va

Nonostante la Mercedes EQB non sia una elettrica nativa, riesce comunque a sfruttare al meglio la base offerta dal telaio della GLB, regalando una dinamica di guida coinvolgente nonostante le dimensioni generose e, soprattutto, un peso che supera di slancio le due tonnellate. La risposta del powertrain è decisa, con una spinta corposa a qualsiasi andatura, soprattutto in modalità Sport. Di base la vettura utilizza la potenza generata da uno solo dei due motori, chiamando anche la seconda unità in servizio unicamente quando si chiede il massimo della potenza oppure in condizioni di scarsa aderenza. In termini di handling, convince lo sterzo, sempre sufficientemente comunicativo, pur restando pratico e leggero da azionare anche nel traffico cittadino. L’assetto non tradisce l’anima “da famiglia” del modello, che rende la EQB comoda in tutti i contesti, pagando un leggero scotto quando si alza un po’ il ritmo tra le curve, dove cede un po’ il fianco al rollio. Buoni i consumi, considerando la massa in gioco: nel corso del nostro test ci siamo attestati intorno ad una media di 20 kWh/100 km, riuscendo a percorrere circa 380 km con un “pieno di energia”. Il tutto senza essere eccessivamente gentili con il gas.

La scheda

  • Batteria: 66,5 kWh netti
  • Motori: due, uno per assale
  • Potenza: 228 CV
  • Coppia: 390 Nm
  • Autonomia dichiarata: 395-423 km
  • Autonomia test: 380 km circa