Mercedes-Benz: con l’elettrico cambia il modello di business

Auto elettrica si, auto elettrica no. Ormai è quasi diventata una crociata tra due fazioni che spesso sguainano la spada e danno addosso all’avversario senza sapere che forse il vero avversario è una terza entità che invece muove i fili e sul campo di battaglia non ha nessuna intenzione di scendere.

Se l’automobile deve cambiare deve cambiare anche il mondo in cui essa si muove e questo è senza dubbio il punto cruciale: le Case possono sviluppare mezzi tecnologicamente all’avanguardia e che su strada hanno emissioni azzerate, ma tutto il resto?

Mercedes-Benz
La Mercedes-Benz EQS.

Non basta sventolare una scheda tecnica per convincere la gente a fare una scelta così complessa, serve una comunicazione più ampia e coerente, che faccia capire il perché si debba fare questa scelta, qual’è l’obiettivo finale e quali sono i mezzi per raggiungerlo, elencando i vantaggi che darà a tutti. Ed elencando anche gli aspetti negativi – perché ci saranno – e cosa si farà per rendere il loro impatto sulla società il meno traumatico possibile.

Un compito al quale non si può sottrarre la stampa specializzata che deve anch’essa trasformarsi.

Le Case tedesche sono quelle che hanno preso posizione in modo più netto e hanno ormai fatto loro il futuro elettrico lanciando investimenti faraonici nella ricerca e nella trasformazione del processo produttivo. 

Per questo Mercedes-Benz, per bocca del suo massimo esponente Ola Källenius, ha voluto aggiornare il pubblico sull’avanzamento dei piani di elettrificazione avviati dalla sua azienda parlando non solo del prodotto e della tecnologia ad esso collegata, ma anche del processo produttivo, della gestione del personale e della strategia finanziaria a sostegno di questa scelta.

Lo ha fatto premettendo che il piano Ambition 2039 anticiperà di 11 anni la ‘carbon neutrality’ sancita dall’Accordo di Parigi e che Mercedes sta accelerando l’elettrificazione della gamma trasformando il claim ‘EV First’ in ‘EV Only’.

Entro il 2025 il cliente Mercedes potrà disporre di una versione elettrica per ogni modello disponibile e alla fine di questo decennio la Casa tedesca sarà pronta a fornire veicoli elettrici in ogni mercato in cui le condizioni lo permettano.

Su questo punto Källenius ha aggiunto che Costruttori, aziende energetiche, gestori delle reti e politica devono lavorare appaiati 

Tre nuove piattaforme

L’avvento dell’elettrico si sta facendo rapidamente strada nel segmento più alto, dove Mercedes è da sempre presente.

Non è dunque un caso che Källenius abbia citato la nuova EQS come una pietra miliare nel nuovo corso elettrico, paragonandola, a livello di rappresentate della massima tecnologia disponibile, alla celebre 300 SL ‘Gull Wing’ degli anni ’50.

Nel 2030 il segmento delle ‘luxury car’ sarà dominato dalle elettriche ha detto Britta Seeger, responsabile Marketing&Sales.

Aggiungendo però che la vita del motore endotermico non è finita e la sua sopravvivenza dipenderà dalle esigenze della clientela e dei mercati locali in cui essi devono muoversi.

Dal 2025 tutta la gamma sarà basata su tre piattaforme elettriche: la MB.EA, dedicata ai veicoli di medie e grandi dimensioni e che nel tempo andrà a sostituire quelle dei veicoli a trazione posteriore, la AMG.EA, dedicata ai veicoli di alte prestazioni e da competizione e la VAN.EA dedicata a una nuova generazione di veicoli commerciali leggeri.

Oggi, però, un ruolo fondamentale lo ricoprono i veicoli PHEV ad elevata autonomia, gli unici utilizzabili per lunghi viaggi finché la infrastruttura di ricarica non sarà adeguatamente diffusa in tutta Europa.

Tecnologia elettrica

Markus Schäeffer, responsabile dell’R&D ha descritto come epocale l’unione della piattaforma MB.EA e del nuovo sistema operativo MB.OS, un pacchetto che oltre alla massima efficienza e semplicità offre un’estrema flessibilità per adattarsi alle diverse tipologie di veicolo.

Ma dove l’impegno è ancora più importante è nel powertrain e in particolare sulle batterie, per la cui produzione Mercedes ha pianificato, insieme ai suoi partner, di avviare 8 Gigafactory nel mondo per la produzione di celle che si aggiungono ai 9 impianti previsti per l’assemblaggio delle batterie vere e proprie.

Schäeffer ha poi annunciato il rafforzamento della collaborazione coi partner europei per produrre celle e sistemi di batterie in Europa, contribuendo a mantenere il nostro continente un’area strategica anche nell’era elettrica dell’industria automotive.

Questo sarà possibile grazie all’elevata modularizzazione dei sistemi che con poche varianti potranno equipaggiare il 90% dei veicoli prodotti.

Se, come noto, la batteria riveste un ruolo fondamentale nel powertrain, essendo ad essa demandata non solo la capacità di stoccare energia ma anche quella di fornirla al motore ed assorbirla dalla rete in elevata quantità, il motore elettrico, seppur meccanicamente semplice, resta il cuore pulsante del sistema.

Per questo la strategia Mercedes prevede la realizzazione di questo componente all’interno.

Se il sistema eATS 2.0, che include motori compatti ad alta efficienza alimentati a 800V abbinati a inverter SiC e cambio a 2 rapporti, rappresenta una tecnologia avanzata nel settore, un passo importante compiuto da Mercedes, volto a portare ‘in casa’ una tecnologia ancora più sofisticate e rivolta alla massimizzazione delle prestazioni è l’acquisizione di Yasa.

L’azienda inglese, basata a Oxford, ha elevate competenze sui motori elettrici a flusso assiale di elevate prestazioni e potrà portare a livelli mai raggiunti finora le prestazione dei veicoli elettrici sviluppati da AMG.

Carbon Neutrality

Le ‘zero emissioni’ sono un concetto che deve essere allargato al semplice ambito del veicolo e deve includere tutta la catena produttiva.

Ad esempio, già adesso Mercedes utilizza acciaio prodotto dalla Salzgitter AG ottenuto da metallo riciclato con una riduzione del 60% delle emissioni di CO2 e dal 2025 si fornirà dalla svedese H2Green Steel che garantisce una produzione al 100% CO2 free.

E riguardo i materiali utilizzati per la fabbricazione delle batterie, i fornitori di questo componente per la EQS utilizzano materie prime ottenute da miniere certificate IRMA, ovvero provenienti da siti che rispettano norme etiche di rispetto verso i lavoratori e l’ambiente.

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Mercedes è coinvolta anche nello sviluppo di tecnologie volte alla riduzione delle emissioni nella produzione del litio attraverso il suo riciclo e il trasferimento della produzione in EU e US.

Batterie: nuove frontiere

L’ammiraglia elettrica di Mercedes-Benz, la EQS, utilizza batterie agli ioni di litio NMC811. La densità di carica è di 550 Wh/litro mentre la capacità totale è di 111 kWh.

Risultati eccellenti ma che possono essere superati dalle nuove tecnologie che Mercedes stanno sviluppando coi suoi partner, come SILA Nanotechnologies, per arrivare a una densità di energia di 900 Wh/litro utilizzando anodi in silicon-carbon composite.

Oltre alla capacità, questa tecnologia consente anche di abbreviare i tempi di carica. Parallelamente si sta accelerando la ricerca sugli anodi ad alta percentuale di silicio e, coinvolgendo delle giovani start-up, la chimica delle batterie allo stato solido.

Queste ultime promettono di elevare ulteriormente la soglia della densità fino a 1.200 Wh/litro e oltre 400 Wh/kg e di aumentare la durata.

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Queste caratteristiche, unite a un forte ridimensionamento consentiranno di ripensare completamente i veicoli elettrici, elevandone anche la sicurezza.

Ma la batteria sarebbe un elemento statico se non si fosse un sistema di gestione adeguato a ricavarne le massime potenzialità: questo significa dare a chi guida le informazioni necessarie per monitorare lo stato della carica in tempo reale, calibrando le prestazioni del veicolo in funzione della disponibilità di punti di ricarica.

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In questo contesto gli algoritmi basati sull’Intelligenza Artificiale (AI) consentiranno di adattare il sistema alle esigenze individuali.

Ricarica

Il lancio della EQS in US è coinciso con l’avvio della collaborazione con ChargePoint per rendere disponibili circa 60.000 punti di ricarica pubblici (e altrettanti in strutture semi-pubbliche come quelle nei centri commerciali, hotel eccetera) connessi ai principali network energetici. Tutti gestiti dall’app Mercedes me.

In Europa il partner ormai consolidato è Ionity, con cui Mercedes lavorerà per rendere l’utilizzo del network sempre più conveniente, ma si è aperta una collaborazione con Shell, che consentirà di avere accesso a oltre 30.000 punti di ricarica in Europa, Cina e Nord America nel 2025, inclusi oltre 10.000 punti ad alta potenza.

In questo modo Mercedes me si confermerà come una delle più estese reti di ricarica, con oltre 530.000 punti di ricarica nel mondo.

Il sistema Plug&Charge, infine, che sarà attivo entro l’anno, consentirà la ricarica presso i punti convenzionati senza alcuna formalità se non semplicemente la connessione e la disconnessione al veicolo.

Completa l’approccio Mercedes alla ricarica la garanzia di utilizzo di elettricità ‘pulita’, ottenuta cioé da fonti rinnovabili.

Mercedes EQXX

E’ il progetto che, coinvolgendo anche il team di sviluppo AMG Formula 1 porterà al veicolo elettrico con 1.000 km di autonomia attraverso l’ottimizzazione dell’efficienza in ogni area.

Superando sotto ogni aspetto la EQS, ovvero il baluardo tecnologico attuale di Mercedes. Il target è di raggiungere consumi sotto i 10 kWh/km o in altri termini percorrere quasi 10 km/kWh.

Produzione sostenibile

Sotto questo aspetto il sito simbolo è la Factory 56 di Sindelfingen, dove sono assemblate le EQ secondo il sistema di produzione MO360, ma in generale, Mercedes passerà alla produzione ‘carbon neutral’ entro il 2022 su gran parte delle sue fabbriche.

Ci saranno siti per il riciclaggio delle batterie, come quello che è previsto sia avviato nel 2023 a Kuppenheim, e si farà sempre più importante utilizzo di materiali riciclati.

La produzione sarà sempre più flessibile a punto che già dal 2022 otto BEV Mercedes saranno prodotti in 7 siti ubicati su 3 Continenti.

Partner fondamentale per questa crescita è GROB, leader mondiale tedesco nella produzione di batterie altamente innovative e nei sistemi di automazione.

Investire sul personale

La trasformazione che stanno subendo i veicoli deve essere accompagnata da una crescita delle competenze dei dipendenti.

Mercedes ha già avviato un dialogo coi loro rappresentanti per avviare programmi di riqualificazione, pensionamento anticipato (cercando di trovare soluzioni il più possibile a basso impatto sociale) e nuove assunzioni.

Tutto nell’ottica di rimodellare i propri siti produttivi e le skill del personale alle nuove tecnologie senza creare comunque barriere sociali tra chi opera nelle due generazioni di veicoli. “Il nostro dipendente”, come dichiarato Sabine Kohleesen, direttore delle risorse umane, “rimarrà sempre la centro di ogni nostra azione”.

La TechAcademies interna è nata per offrire al personale che vuole accrescere le proprie competenze gli strumenti per farlo guardando alle nuove tecnologie.

Solo nel 2020, circa 20.000 dipendenti in Germania sono stati formati sugli aspetti della mobilità elettrica.

Per realizzare i piani per lo sviluppo del sistema operativo MB.OS, verranno creati 3.000 nuovi posti di lavoro di ingegneria del software.

Tutto sarebbe vano senza un solido piano finanziario

Gli obiettivi di margine definiti nell’autunno 2020 si basavano sull’ipotesi di vendere il 25% di veicoli ibridi ed elettrici entro il 2025. Oggi la percentuale è previsto salga la 50% e addirittura al 100% alla fine del decennio.

La gamma alta Mercedes-Maybach e Mercedes-AMG contribuirà ad aumentare i margini per effetto dell’alto valore aggiunto di questi veicoli.

L’aumento delle entrate provenienti dai servizi digitali e la continua azione per ridurre i costi fissi e variabili, per aumentare la standardizzazione e la modularità, uniti all’economia di scala applicata alle batterie sarà determinante per i risultati economici complessivi.

Entro il 2026 si ipotizza che gli investimenti nello sviluppo dei motori endotermici e delle tecnologie ibride plug-in diminuiranno dell’80% e questo obbligherà a far si che i margini aziendali in un mondo BEV siano gli stessi dell’era ICE.

Immagini tratte dal video Mercedes-Benz Strategy Update: Electric Drive