Il processo di elettrificazione della gamma Mazda raggiunge un nuovo importante traguardo con il lancio della Mazda2 Hybrid. Frutto della collaborazione tra Toyota e Mazda, si tratta di fatto della variante a marchio Mazda della piccola Yaris, che porta così la tecnologia full-hybrid all’interno della gamma del costruttore giapponese. Un’auto di sostanza, che punta tutto sull’efficienza. Ed è proprio questa la caratteristica principale del modello, che si esprime in un consumo di carburante davvero molto contenuto.
Mazda2 Hybrid: il design
In gergo, l’operazione messa in atto da Mazda e Toyota prende il nome di rebadging. Di fatto, quindi, in Mazda hanno preso una Toyota Yaris e ne hanno cambiato i loghi mantenendo inalterato lo stile e i contenuti. Dal punto di vista del design, infatti, la Mazda2 Hybrid si differenzia unicamente per la presenza di cerchi in lega dal disegno dedicato. Per il resto, le forme e le proporzioni restano inalterate, con il frontale aggressivo caratterizzato dai sottili gruppi ottici a Led e dalla grande calandra preposta al raffreddamento della meccanica. Discorso analogo vale anche per gli interni. Qui le differenze si percepiscono dal punto di vista della qualità. I materiali scegli da Mazda per alcuni rivestimenti sono leggermente diversi e trasmettono un più alto livello di qualità percepita. Per il resto, i contenuti restano gli stessi, con il grande schermo del sistema di infotainment con una diagonale di 8 pollici che la fa da padrona sulla plancia. Questo è sempre facile da utilizzare, anche durante la guida, ma la grafica risulta un po’ datata. Buono invece lo spazio a bordo. Anche a fronte di dimensioni esterne piuttosto contenute (la lunghezza è di 3,94 metri) si viaggia comodi anche dietro, mentre lo spazio per i bagagli si attesta sui 286 litri in configurazione standard.
Mazda2 Hybrid: la meccanica
Anche il powertrain della Mazda2 è il medesimo della Yaris. Questo è costituito da un propulsore benzina con una cilindrata di 1,5 litri capace da solo di sviluppare 92 CV e 120 Nm di coppia, abbinato a sua volta ad un motore elettrico montato sull’asse anteriore, con una potenza di 80 CV per 141 Nm. La potenza di sistema, invece, raggiunge i 116 CV. Il propulsore è abbinato di serie ad un cambio CVT, una scelta piuttosto tradizionale su questo genere di powertrain. Tradizionale è anche la scelta del comparto sospensivo, costituito da una McPherson all’anteriore e da una barra di torsione al posteriore.
Mazda2 Hybrid: come va
Perfetta per muoversi tra le vie del centro città, la Mazda2 Hybrid mette comunque in luce una buona dinamica di guida che, contrariamente alle aspettative, le permette di essere comunque molto dinamica e coinvolgente anche su una strada tutta curva. In questo contesto si apprezza soprattutto la messa a punto dell’assetto che, pur rimanendo prevalentemente votato al comfort, non cede mai troppo il fianco al rollio, e lavorando in maniera ben accordata con lo sterzo, anch’esso sempre molto preciso anche se leggero, restituisce un ottimo feeling di guida. Il powertrain, dal canto suo, ha una discreta verve. La spinta del motore elettrico si fa sentire nella prima fase di richiesta di potenza, mentre il quattro cilindri si apprezza per la sua spiccata silenziosità. Questo a patto di non esagerare con il gas. Se lo si preme a fondo il cambio CVT tende a far schizzare verso l’alto i giri del motore, con il conseguente effetto “scooter”. ma il vero punto di forza di questo sistema sono i consumi. Nel corso del nostro test, impegnando la Mazda2 in circa 1.000 km su percorsi di vario genere, siamo riusciti a registrare una media di appena 4 l/100 km.
Mazda2 Hybrid: scheda tecnica
- Motore elettrico: 80 CV e 141 Nm
- Motore a benzina: 92 CV e 120 Nm
- Potenza di sistema: 116 CV
- Cambio: CVT
- Lunghezza: 3,94 metri
- Larghezza: 1,74 metri
- Altezza: 1,50 metri
- Consumo medio (reale): 4 l/100 km