Mazda: si riparte in un mercato che cambierà

Abbiamo avuto un breve colloquio telefonico con Claudio Di Benedetto, responsabile comunicazione di Mazda Italia, per sapere come la sua rete sta reagendo alla situazione attuale, come Mazda prevede cambi il mercato dell’auto e come si sta preparando per la ripartenza dell’attività produttiva, che ormai pare certo avverrà dal 4 maggio. “Chiaramente le nostre concessionarie italiane sono ferme, come previsto dal decreto, mentre una parte delle officine hanno mantenuto un minimo servizio attivo per garantire l’assistenza. Mazda ha poi lanciato una serie di iniziative di solidarietà che hanno comunque impegnato  numerose funzioni aziendali. La comunicazione e il marketing non hanno smesso di lavorare, ovviamente con ampio utilizzo dello smartworking. Ora tutti ci stiamo focalizzando sulle misure da intraprendere per la ripartenza in modalità sicura, come d’altronde sta capitando per tutte le attività in stallo”. Passando al dopo-pandemia, Di Benedetto ha poi espresso il suo punto di vista sulla vendita online, da più fonti dichiarato di crescente gradimento presso il pubblico, sottoposto in tutte le sue attività a un forte distanziamento sociale. “L’automobile resta per la maggior parte degli italiani un acquisto importante nell’economia familiare e come tale deve essere fatto secondo procedure che garantiscano un forte convincimento, che deriva anche dalla presa visione diretta dell’oggetto. Si può leggere tutto ciò che è disponibile in rete o sulle riviste, farsi un’opinione il più possibile obiettiva, ma quando poi devi sborsare dai 15.000 euro in su per una nuova automobile qualche domanda in più il cliente se la fa. Chiaramente lo studio iniziale, l’approfondimento e la prima selezione delle vetture, come d’altronde avveniva prima della pandemia, sarà sempre fatto sfruttando le fonti autorevoli che si trovano in rete, in edicola e sui siti istituzionali della Casa. Alla fine, però, a vederla dal vivo il potenziale cliente ci va, ed è lì che prende la decisione finale…”.

Mazda riparte
Claudio Di Benedetto, responsabile comunicazione Mazda Italia

Questo però non toglie che il rapporto indiretto, seppur preliminare, debba essere curato e svolto da persone ben addestrate: “Assolutamente, ma bisogna separare il significato della vendita online dalla vendita a distanza. La prima è quella tipo Amazon, per intenderci, in cui non c’è contatto diretto, seppur telefonico o via chat, con una persona. La seconda è invece quella che interessa chi vende automobili, che deve essere disponibile a un dialogo a distanza, telefonico, via chat o anche in videoconferenza. Per questo in Mazda stiamo organizzando dei corsi che consentano al personale di vendita di interagire col cliente anche in questo nuovo scenario. Intendo dire saper registrare un video, saper parlare di fronte a uno schermo e in sostanza riuscire a trasmettere anche in modo indiretto quel coinvolgimento indispensabile per attrarre il cliente e portarlo in concessionaria. Chiaramente c’è chi è più o meno portato per queste tipo di approccio, ma seguendo delle semplici regole chiunque può affinare le sue capacità comunicative”.

Mazda produce per 140 Paesi con fabbriche in Giappone, Messico, Thailandia. Dunque a livello centrale si ragiona globalmente, dove ci sono mercati che, a differenza dell’Europa, hanno subito una minore flessione o quasi non si sono fermati. Questo ha comportato soprattutto una ridistribuzione della produzione rispetto a una domanda che è fortemente cambiata. In Italia, poi, questo stop ha messo al tappeto un mercato già in flessione:“Si tenga conto che in Italia il -85% di marzo ad aprile sarà ancora peggio. Eppure sembra che la sensibilità del Governo, su questo settore così fondamentale e trainante della nostra economia, non sia così evidente, nonostante il mancato gettito proveniente dall’IVA e dai ricavi derivati dalla vendita dei carburanti”. Riguardo la posizione di Mazda verso gli incentivi alla vendita delle auto che dovrebbero essere attuati, Di Benedetto ha le idee chiare: “Se partiamo da considerazioni ambientali, è acclarato che l’inquinamento non viene dalle vetture Euro6, dalle Euro6d-temp ed Euro6d. Sono le auto da Euro0 a Euro4 o 5 quelle che rispetto agli standard attuali sono le più inquinanti e vanno sostituite. Ed è qui che devono andare una parte degli incentivi. Resta inteso che l’incentivo all’acquisto delle vetture nuove di ultima generazione deve rimanere, essendo che il passo tra Euro6 ed Euro6d, in termini di CO2 e NOx, è sensibile. Un contributo che riconosce gli sforzi tecnici ed economici fatti dai Costruttori per rientrare nei limiti imposti in Europa. Da questo punto di vista il settore dell’automotive è forse quello che ha reagito nel modo più efficace alla richiesta di riduzione delle emissioni”.

Proprio oggi Mazda ha annunciato il nuovo programma di produzione dei suoi stabilimenti, dopo che, come annunciato il 24 marzo, aveva sospeso la produzione per 13 giorni negli impianti di produzione sia in Giappone sia all’estero a partire dal 22 marzo.

In un comunicato ufficiale, la Casa giapponese ha dichiarato che essendo state ostacolate le attività di vendita, è diventato difficile fare previsioni sulla domanda futura e, considerate le circostanze, ha quindi deciso di continuare ad adeguare la produzione secondo un programma che a maggio 2020 vedrà solo alcune giornate di chiusura, fatta salva la chiusura totale per le ferie annuali programmata dal 2 al 10 maggio 2020.

Conclude poi ribadendo che Mazda attribuisce la massima priorità alla salute e alla sicurezza di comunità, clienti e dipendenti e continuerà ad adottare misure di prevenzione delle infezioni come il telelavoro e la sanificazione degli uffici e delle concessionarie Mazda.