Mazda CX-5

In una gamma, quella di Mazda, che si ritrova affollata di nuovi Suv (ben 5 se contiamo l’ultimo arrivato CX-60 e l’elettrico MX-30) può sorprendere che la palma d’oro del gradimento continui ad appartenere ancora al ‘vecchio’ CX-5.

Si tratta, infatti, di un modello che ha inaugurato l’importante evoluzione stilistica e tecnologica di Mazda nel 2012 insieme alla rinnovata Mazda6.

E’ l’unico ad aver già alle spalle due generazioni ma tuttora rappresenta circa il 30% delle vendite del marchio in Europa e il modello complessivamente più venduto nel mondo.

Pur essendo entrato nella fase conclusiva della sua carriera (l’attuale modello è del 2017) non rinuncia a continui e significativi aggiornamenti.

Quello del 2022, oltre a dare un’ulteriore rinfrescata al look ha colmato alcuni piccoli gap nei confronti della concorrenza sul piano della connettività e della dinamica.

Mazda CX-5

Cambia volto

Appena un anno dopo il facelift del MY 2021, Mazda è nuovamente intervenuta sullo stile di CX-5, rimodellando il frontale secondo il nuovo family feeling dettato da CX-60, che ne ha di fatto preso il posto nel ruolo di ammiraglia della gamma Suv europea. Più verticale, massiccio e pulito nella parte bassa, propone una calandra ancora più grande in cui si innestano gruppi ottici più affusolati, dotati di tecnologia a matrice di Led per 4 dei 5 allestimenti, ossia, escludendo il Base Business, per Exceed e i tre nuovi livelli Newground, Homura e Signature.

Mazda CX-5: più connessa e pratica

Sul piano dell’infotainment, le novità del MY22 riguardano principalmente la compatibilità con gli ormai imprescindibili sistemi Android Auto e AppleCarPlay e una nuova App per monitorare le funzioni principali dell’auto a distanza.

Inoltre la dotazione tecnologica si è aggiornata con un nuovo antifurto e un sistema di telecamere sui 4 lati che aiuta nelle manovre strette.

Mazda CX-5

L’abitacolo sfoggia anche un nuovo alloggiamento per smartphone con ricarica wireless, una nuova grafica e funzionalità più intuitive del sistema HMI Commander (che tuttavia non è ancora diventato 100% touch) mentre nel bagagliaio da 550 litri il piano di carico è stato allineato alla sponda del portellone per facilitare le operazioni. 

Dinamica, motori e sicurezza

La gamma non si tocca, ma sia affina. Sulla carta i propulsori a 4 cilindri 2.0 e 2.5 a benzina e 2.2 turbodiesel della Mazda CX-5 restano gli stessi, con piccole migliorie che li mantengono allineati alle normative sulle emissioni pur senza elettrificazione, un caso ormai sempre più raro nel panorama odierno.

Il turbodiesel a bassa compressione (14,4:1) che ha debuttato nel 2012, comprende il sistema di depurazione degli NOx con catalizzatore specifico SCR e l’iniezione di urea, conferma le varianti di potenza di 150 e 184 CV, il secondo fornito d’ufficio con cambio automatico a 6 rapporti e trazione integrale i-Active Awd.

Mazda CX-5

Un’ulteriore evoluzione del sistema di iniezione multifase ha consentito di rispettare i limiti della normativa Euro 6d final con comparazione dei rilievi su strada RDE.

Sul piano dinamico, le novità 2022 riguardano due importanti implementi: la possibilità di selezionare finalmente tramite il nuovo comando MI-Drive, delle modalità di marcia specifiche, in questo caso una sportiva e, in presenza della trazione integrale, una calibrata apposta per l’offroad.

Sul piano della sicurezza si segnala anche la presenza del sistema CTS, l’assistente alla marcia in colonna, che unisce le funzioni di cruise control attivo e di ausilio al mantenimento della corsia con intervento sullo sterzo fino a 55 km/h per controllare la posizione e la traiettoria nel traffico.