Dopo la Ghibli, il processo di elettrificazione della gamma Maserati tocca la Levante. La gamma del Suv del Tridente si amplia così con l’ingresso a listino della variante dotata di powertrain microibrido che, proprio come sulla sorella a tre volumi, punta su soluzioni tecniche raffinate, come la presenza di un compressore elettrico che lavora in serie con il turbo tradizionale.
Il turbo lag rimane un ricordo
Il propulsore della nuova Maserati Levante Hybrid è quindi il medesimo della Ghibli Hybrid: a spingerla provvede un propulsore a quattro cilindri di due litri accreditato di una potenza massima di 330 CV per 450 Nm di coppia. Proprio grazie alla presenza del compressole elettrico, il 90% della coppia che è in grado di erogare il propulsore, è disponibile già a partire da appena 1.750 giri. Il sistema, infatti, punta a ridurre i vuoti di potenza tipici dei propulsori turbo nella primissima fase di accelerazione. La particolarità di questa rete di bordo a 48 V, inoltre, è data dal peso molto contenuti: rispetto alla V6 a benzina la Hybrid pesa 24 kg in meno. Inoltre il posizionamento delle componenti elettriche nel bagagliaio contribuisce ad assicurare una perfetta ripartizione dei pesi tra avantreno e retrotreno. Ottime le prestazioni. Per lo scatto da 0 a 100 km/h bastano 6 secondi, mentre stando ai dati dichiarati dalla casa, i consumi si abbassano del 18% rispetto alla V6.
Con sfumature di blu
Piccoli ritocchi hanno interessato anche l’estetica della nuova variante ibrida della Maserati Levante. Questa risulta immediatamente riconoscibile grazie agli inserti di colore blu sugli sfoghi d’aria sui parafanghi anteriori e sul logo sul montante C. La stessa tinta è disponibile come optional anche per le pinze dei freni, mentre negli interni lo si ritrova sulle cuciture a contrasto. Per il resto, lo stile della Levante si uniforma all’ultimo restyling del modello, che ha portato al debutto i nuovi gruppi ottici e il sistema di infotainment ora con compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto.