Maroil-Bardahl celebra i cinquant’anni e annuncia obiettivi ambiziosi

Maroil-Bardahl
Lo stabilimento Maroil-Bardahl di Altopascio (LU). (Immagine Maroil-Bardahl)

Dopo gli 80 anni di Bardahl, celebrati a Seattle (USA) nel 2019, quest’anno è stata la volta dei 50 anni di Maroil-Bardahl, la società italiana che opera in Toscana, ad Altopascio, in provincia di Lucca.

Un’azienda che fa parte del Gruppo Marchetti, guidato da una famiglia che da decenni fa impresa nei settori dell’energia, con la capofila Toscogas, dei carburanti e che con Maroil, nel 1973, è entrata in quello dei lubrificanti di alta qualità.

Il nome Bardahl è così profondamente legato al mondo del motorsport, nel quale la componente passione è sempre al primo posto, da fungere da calamita per coinvolgere a ogni livello persone fortemente motivate e determinate a raggiungere un obiettivo comune.

Lo ha ribadito Cosimo Campolmi, Direttore generale di Maroil-Bardahl Italia nel corso della suggestiva serata con la quale l’azienda toscana ha voluto vicino le persone e i partner che l’hanno affiancata e supportata in questa avventura, insieme ai team e ai piloti che hanno portato in pista l’inconfondibile logo giallo-nero.

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Cosimo Campolmi durante la serata del cinquantenario.

 Prodotti e servizi

Con alle spalle un prodotto storico, che fin dalla sua introduzione sul nostro mercato ha dapprima creato un certo scompiglio nel panorama degli oli considerati leader tra i lubrificanti per i motori motociclistici a due tempi (molti ricorderanno che l’arrivo del ‘Bardahl’ consenti di dimezzare la percentuale d’olio nella benzina pur senza incorrere nei grippaggi che all’epoca erano il tallone d’Achille di questi motori), ed è poi riuscito ad evolversi mantenendo livelli d’eccellenza anche negli altri settori, in particolare negli oli per motori motociclistici e automobilistici di alte prestazioni.

Oggi Maroil-Bardahl vanta 5.000 clienti, 248 prodotti tecnici (tra lubrificanti, additivi e la nuova linea di pulitori K9) che si sviluppano e producono ad Altopascio, 105 tra dipendenti e collaboratori e 4 formulazioni esclusive.

Negli ultimi 10 anni il fatturato è più che raddoppiato (nel 2023 si punta ai 22 milioni di euro) e lo stabilimento, che occupa 45.000 metri quadri, di cui 8.000 coperti, è in grado di produrre oggi circa 5 milioni di litri di lubrificanti.

Un’immagine di Ole Bardahl fondatore dell’omonima azienda che iniziò a produrre lubrificanti speciali per motori aeronautici alla fine degli anni ’30.

Tutto ciò nato e cresciuto come conseguenza dell’incontro avvenuto cinquant’anni orsono tra Dino Marchetti e Ole Bardahl e all’accordo che identificava Maroil come polo produttivo e di commercializzazione dei prodotti Bardahl in Italia.

Un processo evolutivo inarrestabile

  • 1980. Mario Marchetti prese in mano l’azienda per guidarla fino al 2009, in un periodo denso di nuove iniziative, a partire dal forte impulso a produzione e distribuzione (1986), alla certificazione di qualità ISO 9000 dell’azienda (1996), ampliamento dell’azienda (1998) e, dal 2000, all’avvio della produzione di additivi per altri marchi importanti, a conferma della riconosciuta e consolidata eccellenza di Maroil.
  • 2003. Arriva l’importante accordo con le Ferrovie dello Stato e nel 2005 il riconoscimento della validità del prodotto Bardahl da parte dell’ingegneria di Honda Auto Italia che consiglia il prodotti per i propri veicoli.
  • 2017. Cambio al vertice: Ilio Marchetti lancia una nuova strategia di crescita che culmina coi programmi di sviluppo che porteranno nel 2019 all’introduzione della firma ‘made in Italy’ sui prodotti a marchio Bardahl che Maroil produce e distribuisce in Italia e all’estero.
  • 2021. Maroil sposa la metodologia del ‘lean manufacturing’.

E’ la partenza per dare vita al progetto più importante, ovvero l’ampliamento del sito produttivo, lanciato quest’anno.

Aumenterà la capacità di stoccaggio di basi da 150 a 450.000 metri cubi; lo stesso per lo stoccaggio dei pacchetti di additivazione, da 100 a 280.000 metri cubi e dei polimeri da 15 a 40.000 metri cubi; la capacità delle cisterne dei semilavorati passerà da 79 a 144.000 metri cubi.

Azioni che, unite a maggiore efficienza ed economia di scala genereranno una maggiore flessibilità produttiva.

Un piano estremamente ambizioso che insieme alle nuove linee di confezionamento impegnerà l’azienda per i prossimi 2 anni e porterà a quintuplicare la capacità produttiva di Maroil-Bardahl, che raggiungerà i 25 milioni di litri annui di prodotto di alta qualità.

L’MLAB di Maroil-Bardahl

Per guardare con ottimismo al futuro, occorre conoscere il proprio prodotto e il processo produttivo.

Per questo Maroil-Bardahl ha creato l’MLAB, dove vengono studiati, sviluppati e prodotti lubrificanti e additivi di qualità superiore, capaci di soddisfare le esigenze di tutti i motori, sia per quanto riguarda prestazioni che protezione.

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Il laboratorio MLAB della Maroil-Bardahl. (Immagine Maroil-Bardahl)

Questo ha dato a Maroil quell’indipendenza necessaria per accrescere il know-how interno e trasferirlo alle persone, stabilendo un rapporto di fiducia reciproca, di condivisione degli obiettivi aziendali e di travaso alle nuove generazioni che stanno entrando nella struttura e contribuiscono a far scendere l’età media del personale.

I risultati sportivi

Come abbiamo accennato, la celebrazione del cinquantenario è stata arricchita dalla presenza di team e piloti che in questi anni hanno portato il nome Bardahl ai più alti livelli.

Sul palco del nuovo Auditorium ‘One Space’, una struttura interna allo stabilimento appena realizzata e dedicata ad attività di promozione, formazione e ad eventi vari, sono sfilati:

  • Simone Faggioli, che con la sua Norma Bardahl M20 FC, ha conquistato 11 titoli europei e 17 titoli italiani nel Campionato Velocità in salita,
La Norma Bardahl M20 FC di Simone Faggioli. (Immagine Maroil-Bardahl)
  • il Mooney VR46 Team, impegnato in MotoGP con Marco Bezzecchi e Luca Marini,
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I piloti del Team VR46 MotoGP Marco Bezzecchi e Luca Marini. (Immagine Maroil-Bardahl)
  • il Barni Spark Racing Team, presente nel Campionato Mondiale SBK e SSP con Danilo Petrucci, Yari Montella e Michele Pirro, 9 volte Campione Italiano SBK,
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Danilo Petrucci. (Immagine Maroil-Bardahl)
  • l’MX Junior Team (piloti Gonnelli e Brandini) attivo nell’off-road,
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Simone Gonnelli del Bardahl MX Junior Team. (Immagine Maroil-Bardahl)
  • il Team di Max Bartolini.

In totale 6 Titoli Mondiali, 14 Titoli Europei, 35 Titoli Italiani e perfino un primato iscritto nel Guinness World Record stabilito da Valerio Boni.

Un discorso a parte merita Rachele Somaschini, una ragazza impegnata nel Campionato Italiano ed Europeo Rally con una Citroën R5 a cui affianca il ruolo di testimonial della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica ETS, malattia con cui sta convivendo con grande coraggio e forza di volontà.

Sul palco, la coinvolgente presentazione del suo libro ‘Correre per un Respiro’, il suo entusiasmo per la vita e l’ottimismo hanno commosso e fatto riflettere tutta la platea, donando alla serata una pennellata di magia.