Lucid Motors Air, l’anti Tesla. Ormai è chiaro che le auto elettriche siano qui per restare e la loro affermazione è solo questione di tempo. Leader incontrastata è l’americana Tesla, considerata dalla startup Lucid Motors come l’avversario da battere.
Nel recentissimo ma complesso mondo delle startup che intendono operare nel campo delle auto elettriche e delle ibride con sistema plug-in non è facile orientarsi in quanto vi sono marchi che cambiano frequentemente nome e complesse cointeressenze, in genere da parte di megagruppi cinesi… Un esempio recente è la Lucid Motors di Menlo Park, in California, che fino a non molti mesi fa si chiamava Atieva ma, nell’ottobre 2016, ha cambiato nome. Di conseguenza, anche l’auto cui stava lavorando, che si sarebbe dovuta chiamare Atvus, ha mutato la sua denominazione in Air.
Questo costruttore aveva già annunciato l’intenzione di immettere sul mercato una berlina con una batteria capace di erogare 87 kW/h, consentendo un’accelerazione da brivido: da 0 a 100 in 3 secondi per “una guida a grande autonomia e con un’esilarante accelerazione”, grazie ad una potenza di 670 kW, cioè quasi 900 HP.
È stato scritto che la proprietà della californiana Lucid Motors farebbe capo al miliardario cinese Jia Yueting che sta dimostrando un particolare interesse per questa categoria di auto. Ma a Yueting ed al suo socio Lei Ding si ascrive anche la Le Eco che ha costruito in Cina uno stabilimento nel quale realizzare la LeSee e, nel contempo, il gruppo cinese sembra essere un finanziatore della Faraday Future, per la quale è stato previsto un megastabilimento a Las Vegas, nel Nevada, in cui costruire l’erede della concept FF Zero 1. È possibile, quindi, che le notizie si siano sovrapposte e si sia fatta una certa confusione… D’altra parte, anche se non siamo più abituati a questa fioritura di marchi, non possiamo dimenticare che le majors americane sono si sono sviluppate anch’esse così, con una concentrazione di imprese minori. Si dice anche, ma si tratta di “rumors”, che tra i finanziatori della Lucid ci siano anche la giapponese Mitsui e la cinese Beijing Auto. Alla direzione tecnica vi è Peter Rawlinson che è stato uno dei vicepresidenti della Tesla e ha lavorato anche per il Team Red Bull, mentre responsabile del design è Derek Jenkins, che proviene dalla Mazda.
La Air, nonostante le prestazioni roboanti, non vuole essere una hypercar e neppure una supercar ma punta ad occupare un segmento che secondo lo standard americano, dal punto di vista dimensionale, è quello delle berline tedesche classiche, come la BMW Serie 7 o la Mercedes Classe S, pur con dimensioni esterne più contenute. È uno dei trend in auge oggi: auto compatte ma “tecnologicissime”, con un prezzo attorno ai 100.000 dollari ed un livello elevato di guida assistita (anche automatica). Dopo qualche settimana di illazioni, il 14 dicembre Rawlinson ha presentato la Lucid Motors Air, da tutti immediatamente etichettata come “l’anti-Tesla”.
La Lucid Air che la stampa ha potuto vedere presenta esterni ed interni completi ma poco si può ancora dire sulla sua meccanica e l’impressione è che il management debba ancora decidere quali saranno le soluzioni definitive. Di conseguenza non si hanno neppure indicazioni precise dal punto di vista tecnico, benché in circolazione vi siano già almeno tre-quattro prototipi. Lucid intende costruire la sua berlina in un nuovo stabilimento a Casa Grande, in Arizona, con l’obiettivo di arrivare in uno o due anni a produrre poco meno di 700 auto al mese. Per ora vediamo una berlina a quattro porte a due volumi e mezzo (soluzione per la quale c’è un ritorno di fiamma, perché, nelle intenzioni dei costruttori, consente di offrire uno stesso modello su mercati dai gusti più diversi, anche se poi c’è il rischio di scontentare tutti); gli interni sono curatissimi e i posti sono quattro o cinque, secondo la configurazione scelta per i sedili posteriori.
Dal punto di vista della motorizzazione si parla di due propulsori elettrici a corrente alternata da circa 375 kW (500 HP) ciascuno – l’auto è una 4×4 – alimentati da batterie di disegno cilindrico, realizzate dalla Samsung, con una densità di energia superiore del 12% rispetto a quelle sul mercato. Con un’erogazione complessiva di 100 kW/h l’autonomia sarà di oltre 480 km ma in seguito vi sarà l’opzione per batterie da 135 kW/h per un’autonomia di 640 km; l’accelerazione viene descritta come ancora più bruciante rispetto a quella delle prime anticipazioni: da 0 a 97 km/h (60 miglia orarie) in due secondi e mezzo! Le sospensioni anteriori sono indipendenti a doppio quadrilatero ed il differenziale che distribuisce la potenza alle quattro ruote è di disegno compatto con ingranaggi cilindrici: questo, in pratica, è tutto quanto si può dire sulla meccanica.
La costruzione è quasi integralmente in alluminio e molta cura è stata posta negli accessori e negli interni. Il costruttore ha sottolineato la presenza per l’illuminazione anteriore di 20 faretti a LED con un totale di 9.740 microlenti ed un sistema per mantenere l’allineamento del fascio luminoso anche su strade dal fondo non regolare. La strumentazione è arricchita da diversi schermi, dei quali due sono touch-screen e, inoltre, nell’abitacolo vi è un impianto di soppressione del rumore con 29 altoparlanti. Dalla strumentazione passiamo alla guida assistita: i prototipi delle Lucid Air hanno già capacità di guida automatica con una serie di sensori distribuiti sapientemente per non alterare la linea dell’auto: si tratta di sei radar (due a più lunga portata e quattro a breve raggio), quattro lidar (cioè radar laser, anche in questo caso suddivisi tra breve e lungo raggio), tre fotocamere per controllare la strada più altre cinque per lo spazio tutto attorno all’auto mentre internamente un’ulteriore camera sorveglia il pilota per scoprire segnali di sonnolenza o distrazione. Come si vede un progetto molto sofisticato che ambisce a mettersi di traverso sul cammino trionfale della Tesla Model S: un compito che si presenta piuttosto arduo…