L’integrazione di Mercedes-Benz

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L’integrazione di Mercedes-Benz. Da manifatturiera a 4.0: mai come in questi anni, l’industria automobilistica sta vivendo trasformazioni radicali, quasi genetiche, nel nome dell’innovazione tecnologica. Di questa rivoluzione copernicana, che investe direttamente oltre alle Case costruttrici tutti gli attori della filiera del settore automotive, si è discusso a Milano in occasione della Disruptive Week, nel corso di una conferenza intitolata “Sharing Economy e Industry 4.0: gli strumenti per realizzare la Smart Mobility a misura del singolo cliente”, che si è svolta alla Smart Arena del Samsung District nel quartiere Porta Nuova, simbolo del cambiamento e della trasformazione (urbanistica ma non solo) del capoluogo lombardo.

Integrazione Mercedes-Benz

INTEGRAZIONE  
All’incontro hanno partecipato rappresentanti (di Samsung, Olivetti, Generali, SAP, Mercedes-Benz Italia, Generali, Guidami-ACI Global e Bain & Company) di diversi settori: quello dell’hi-tech, dei servizi legati a Internet, delle assicurazioni, della mobilità (inclusa quella condivisa), delle assicurazioni e della consulenza strategica. La parola più ricorrente negli interventi dei relatori è stata “integrazione”: integrazione di dati e informazioni, applicazioni e architetture digitali, beni e servizi. D’altronde, nella sharing economy non potrebbe essere altrimenti: innovazione fa rima con condivisione.

Integrazione Mercedes-Benz

Aprendo i lavori della conferenza, Davide Bigoni, Technical Solutions Manager di Samsung, ha sottolineato come il gruppo coreano «stia lavorando per portare a bordo delle auto non solo dati e connettività, ma soprattutto intelligenza. La raccolta delle informazioni, per esempio quelle relative allo stile di guida dei conducenti, ci servirà per offrire servizi ad hoc agli automobilisti». Mario Costamagna, Internet of Things Services Sales Manager del Gruppo Olivetti, ha posto l’accento sul ruolo strategico della connettività diffusa e sull’importanza di sviluppare applicazioni che dialoghino tra loro, garantendo così lo scambio di informazioni. A proposito dei Big Data, Costamagna ha affermato: «Non saremo più portatori di bit, ma traduttori simultanei di lingue. Non venderemo più prodotti, ma servizi e si passerà dall’Internet delle Cose all’Internet dei Comportamenti».

IL VALORE DEL SOFTWARE
In questa rivoluzione, Francesco Mari, vicepresidente, product and innovation strategy Internet of Things Products & Innovation di SAP, ha sottolineato che l’automobile non sarà più desiderata in quanto oggetto fisico (come accadeva fino a 15-20 anni fa), ma il suo valore consisterà, piuttosto, nel suo livello di configurazione e connettività con gli altri device. I software, in sostanza, assumeranno una centralità sempre più importante in quanto elementi che trasmettono intelligenza alle cose, vetture incluse.

LE SCATOLE NERE
Un esempio concreto, in questo senso, arriva dal mondo assicurativo e dall’installazione delle scatole nere (o black box) sulle auto. In origine questi dispositivi, grazie alla telematica e alla presenza del GPS, fungevano soprattutto come geolocalizzatori ed erano utilizzati dalle compagnie assicuratrici per rintracciare i veicoli in caso di furto. Nel corso degli anni anni, con l’introduzione dell’accelerometro e delle schede traffico dati e voce, le scatole nere si sono evolute e si sono trasformate in uno strumento grazie al quale è possibile offrire servizi ad alto valore aggiunto agli automobilisti (polizze Rca calcolate in base all’uso effettivo del mezzo e allo stile di guida del conducente, invio di soccorsi in caso d’incidente eccetera).

LA SMART MOBILITY DI DAIMLER
Grazie all’innovazione tecnologica, alla connessione diffusa e alle reti intelligenti, i nuovi servizi stanno generando nuovi modelli di business. Uno su tutti: il car sharing, ma anche il car pooling (BlaBlaCar, per esempio, ha 25 milioni di clienti in oltre 20 Paesi), per non parlare di Uber e di altre applicazioni simili. Quando si parla di mobilità intelligente, tra i gruppi automobilistici più attivi non si può non citare Daimler, che negli ultimi anni ha sviluppato una serie di soluzioni e tecnologie all’avanguardia. Paolo Lanzoni, Press Relations and Communication Manager di Mercedes-Benz Italia, ha sottolineato che per il Gruppo di Stoccarda – dalle smart cities alle vetture connesse, fino a soluzioni di mobilità sviluppate attraverso processi di digitalizzazione sempre più evoluti – l’auto del futuro è efficiente, sicura e connessa. In una parola, intelligente.

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CAR2GO, MYTAXI MA NON SOLO
Non per nulla, da semplice costruttore Daimler si sta trasformando sempre di più in fornitore in rete di servizi di mobilità. Il caso più noto è, certamente, car2go, che con oltre un milione di utenti è la soluzione di car sharing più importante al mondo (in Italia il servizio è attivo a Milano, Roma, Firenze e Torino e conta circa 200.000 iscritti). Poi c’è Mytaxi, la principale applicazione di prenotazione taxi in Europa, con oltre 10 milioni di download. Con mytaxi è possibile prenotare, pagare e valutare un taxi direttamente via App in più di 40 città in tutto il mondo, tra cui Roma, Milano, Berlino, Vienna, Barcellona, Varsavia, Madrid, e Lisbona. Scaricando questa applicazione sul proprio smartphone, è possibile chiamare un taxi attraverso l’App e i tassisti che hanno aderito al servizio ricevere la richiesta. Non solo: si può controllare la posizione del taxi e il suo avvicinamento sul proprio smartphone, con un orario stimato di arrivo e una previsione di costo. Si possono, inoltre, visualizzare informazioni quali foto e nome del tassista, targa e modello dell’auto, oltre a pagare la corsa in modo sicuro tramite l’App stessa (la ricevuta viene automaticamente spedita al passeggero via e-mail a conclusione del viaggio) e poter dare una valutazione in “stelline” sulla propria esperienza di viaggio.

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MOOVEL E MERCEDES ME
Un’altra applicazione messa a punto da Daimler è moovel, che mostra agli utenti come sia possibile combinare molti mezzi diversi per andare dal punto A al punto B con la massima efficienza, indipendentemente dal fatto che si scelga di usare car2go, il ride sharing, un taxi o il trasporto pubblico.

Mercedes-Benz ha riunito tutti questi servizi in un unico marchio, chiamato Mercedes me, grazie al quale la Stella è raggiungibile in ogni momento. La gamma di servizi offerti spazia dalla prenotazione di un intervento di manutenzione al collegamento in rete individuale con la vettura del cliente, passando per servizi finanziari su misura. I clienti possono anche optare per pacchetti che non riguardano esclusivamente la vettura, ma che abbracciano anche la sfera del lifestyle e dell’entertainment.

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