L’alleanza franco tedesca. L’unione fa la forza, non c’è dubbio. E quella ribadita al Salone dell’Auto di Francoforte ha un valore industriale e strategico di eccezionale portata. Due gli attori in campo: Dieter Zetsche (nella foto di apertura), Presidente del Consiglio di Amministrazione di Daimler e Responsabile Mercedes Cars e Carlos Ghosn, Presidente e Direttore Generale dell’Alleanza (Renault/Nissan). I due top manager sono stati chiari: la collaborazione tra i due colossi, iniziata sei anni fa, continuerà anche quest’anno in modo proficuo. E Ghosn lo ha fatto capire a chiare lettere: “questa collaborazione è una delle più produttive del settore automobilistico”. Zetsche, da parte sua, non ha fatto altro che aumentare la dose: “La nostra partnership ha permesso una riduzione dei tempi di commercializzazione dei veicoli in occasione di lanci importanti, rivelandosi un vantaggio strategico fondamentale per le nostre aziende. Continuiamo questa crescita lanciando altri progetti comuni. Dall’inizio della nostra cooperazione abbiamo lanciato progetti congiunti che hanno rappresentato un vantaggio per i nostri clienti nel mondo intero. Quest’anno abbiamo rafforzato la nostra collaborazione e annunciato due progetti integralmente nuovi. Collaboriamo quando è vantaggioso per le nostre due aziende, ed è così che intendiamo continuare”.
Ecco le tappe salienti dell’accordo: costruzione di uno stabilimento di assemblaggio comune ad Aguascalientes in Messico. Nissan e Daimler hanno posto, di recente, la prima pietra del sito di Aguascalientes, che rappresenta un investimento di un milione di dollari ed è destinato a produrre la nuova generazione di veicoli compatti alto di gamma della Marca Infiniti dal 2017, e successivamente i modelli Mercedes nel 2018. Nissan e Daimler svilupperanno i veicoli insieme. Lo stabilimento dovrebbe assemblare oltre 230.000 veicoli entro il 2020. Questa gamma sarà prodotta anche in altri siti Daimler e Nissan, in Europa e in Cina. Il sito comune di assemblaggio è situato ad Aguascalientes, nei pressi dello stabilimento Nissan.
Sviluppo del pick-up di una tonnellata per conto di Mercedes: Daimler e Nissan hanno annunciato all’inizio dell’anno l’ingresso della Marca in tale segmento. Il pick-up condividerà parte dell’architettura con il recentissimo Nissan NP300 ma l’ingegneria e il design saranno assicurati da Daimler, per rispondere alle esigenze specifiche dei suoi clienti in Europa, Australia, Sudafrica e America Latina. Il pick-up sarà prodotto da Nissan nel sito Renault di Cordoba, in Argentina, insieme al Nissan NP300 e al pick-up di una tonnellata di carico utile di Renault destinato al mercato dell’America Latina. I tre pick-up saranno assemblati anche nel sito Nissan di Barcellona, in Spagna. La produzione dei pick-up Mercedes inizierà entro il 2020 nei due stabilimenti.
Versioni elettriche delle nuove smart fortwo e forfour: queste city-car sono arrivate sul mercato da circa un anno. I due modelli e Renault Twingo sono i primi veicoli assemblati su una piattaforma condivisa da Daimler e l’Alleanza. La reazione dei clienti rispetto ai tre modelli è stata molto positiva. Come annunciato dai Presidenti Direttori Generali delle due Marche, alla fine del 2016 sarà commercializzata una versione elettrica delle Smart Fortwo e Forfour. I due veicoli saranno equipaggiati con un motore elettrico prodotto da Renault nello stabilimento francese di Cléon, lo stesso già montato su Renault ZOE. La batteria della nuova smart elettrica sarà invece fabbricata a Kamenz, in Germania, dalla controllata di Daimler ‘Deutsche ACCUmotive’.
Lancio del modello Q30 di Infiniti: pur utilizzando componenti prodotti dall’Alleanza, il Q30 è un veicolo “premium active compact” (compatto alto di gamma) integralmente progettato, prototipato e sviluppato da Infiniti. È stato presentato in anteprima al Salone dell’Auto di Francoforte, e la produzione dovrebbe iniziare entro l’anno presso lo stabilimento Nissan a Sunderland, nel Regno Unito. All’inizio della collaborazione tra Daimler e l’Alleanza, ad aprile 2010, il perimetro di quest’ultima si limitava a tre progetti essenzialmente incentrati sull’Europa. Da allora, il numero di collaborazioni è più che quadruplicato, con 13 operazioni previste in Europa, Asia, Nord America e America Latina.