Cade un tabù. Dal 24 giugno , infatti , le donne possono guidare una automobile e utilizzarla da sole, senza la compagnia di un famigliare di sesso maschile, come avvenuto fino a oggi. L’auto è un simbolo riconosciuto della possibilità di muoversi, scegliendo quando e come, e dunque di assoluta libertà. Il Paese tra l’altro ha un trasporto pubblico molto ridotto, quindi spostarsi per chiunque non era ed è affatto facile. Si tratta dunque di una rivoluzione, perché sottolinea l’uscita da uno stato di segregazione che impediva alle donne la partecipazione alla vita pubblica. L’annuncio è arrivato dai media di Stato di Riad e, in contemporanea a un evento in quel di Washington legato alla casa saudita. E’ stata voluta da Mohammed bin Salman, figlio dell’attuale sovrano. Il principe ereditario, 33 anni, negli ultimi anni ha ordinato una serie di cambiamenti, nel tentativo di migliorare e modernizzare la vita dei sauditi, comprese le donne. E proprio loro non si sono fatte trovare impreparate, in tante nelle ultime settimane hanno studiato sodo e preso la patente (le prime sono state rilasciate il 4 giugno scorso). In diversi atenei aperti soltanto alle donne vengono proposti corsi di guida, al momento le scuole e le istruttrici però sono ancora troppo poche e il costo delle lezioni resta elevato. Fatto sta che secondo gli ultimi dati sarebbero ben 30 mila le aspiranti guidatrici di sesso femminile, pronte a sostenere l’esame. Si tratta di un numero impressionante che dimostra come le donne dell’Arabia Saudita siano entusiaste di fronte all’idea di conquistare un ruolo di primo piano anche sulla strada. Si dissolve così l’incredibile divieto di guida anche nell’ultimo paese dove era vigente. Un simbolo di oppressione nei confronti del sesso femminile che finalmente viene cancellato. Insomma donne arabe, mettevi al volante e…buon viaggio.