La Porsche 911 dice addio al motore aspirato

Porsche 911
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La Porsche 911 dice addio al motore aspirato – Il recente restyling che ha riguardato la Porsche 911 (la 991 seconda generazione per intenderci) ha portato con se alcune novità sia a livello estetico che a livello di equipaggiamento interno e di infotainment. Ma il vero rinnovamento ha riguardato il cuore pulsante della sportiva di Zuffenhausen.

La 911, come tutti ben sappiamo, è la vettura sportiva per eccellenza di Porsche. Prodotta per le prima volta nel 1963, da quel momento è stato un susseguirsi di successi ma anche di cambiamenti di sicuro di non poco conto. Dal 1963 al 1997 la Porsche 911, per intenderci la prima serie, era equipaggiata con un motore raffreddato ad aria. Dal 1998, invece, con la 911 seconda serie si è assistito al primo vero cambiamento epocale con l’introduzione dei motori raffreddati a liquido. Negli anni si sono susseguite numerose serie della 911: la 930 del 1975, la 964 del 1989, la 993 del 1993 (l’ultima con motore ad aria), la 996 del 1998 (la prima con motore ad acqua), la 997 del 2005 e la 991 del 2011. Ad oggi la svolta epocale, il cambio generazionale, che ha visto la 911 dire addio al motore aspirato in luogo dell’ormai sempre più utilizzato motore turbo. Le prime a beneficiarne sono state le versioni Carrera e Carrera S ma seguiranno via via tutte le altre versioni, tranne forse la GT3. L’unità di base è rimasta la medesima, cioè il ben noto motore boxer 6 cilindri (flat six), ma a cambiare è la cubatura del nuovo propulsore. Se, infatti, sulle precedenti versioni aspirate le cilindrate erano di 3.4 sulla Carrera e addirittura 3.8 sulla Carrera S, ora la cilindrata è scesa fino a 3.0 litri acquisendo però ben due turbo.

Porsche 911

Se prima si poteva contare su valori di potenza e coppia dell’ordine rispettivamente dei 350 CV e 390 Nm per la Carrera e 400 CV e 440 Nm per la Carrera S, oggi il nuovo cuore 3.0 litri sei cilindri bi-turbo è capace di erogare 370 cavalli (278 kW) e 450 Nm di coppia massima, nel caso ci si trovi alla guida della Carrera, e 420 cavalli (313 kW) di spinta e 500 Nm di coppia, se si opta per la più prestazionale Carrera S. Insomma, un aumento di 20 cavalli (15 kW) e 60 Nm di coppia rispetto alle versioni precedenti. Con tali valori le prestazioni non tardano di sicuro ad arrivare e non solo sulla carta. Le nuova Carrera e Carrera S, se associate al cambio automatico PDK e al pacchetto Sport Chrono, permettono di coprire lo 0-100 km/h in 4,2 secondi, la prima, e in 3,9 secondi, la seconda rispettivamente. Anche la velocità massima raggiunge nuovi traguardi con valori di 295 km/h, fatto registrare dalla prima, e 308 km/h dalla seconda. L’aumento delle prestazioni non è stato l’unico aspetto positivo. Infatti, la decisione di dotare il 6 cilindri boxer di due turbo, ha consentito di migliorare anche l’efficienza dello stesso motore. Il miglioramento si è attestato intorno al 12%, rispetto ai precedenti modelli, con consumi dell’ordine dei 7,7 litri ogni 100 chilometri per la Carrera S, equipaggiata con la trasmissione PDK. Un risultato pari a 1,0 l/100 km in meno rispetto al precedente modello. Gli ingegneri Porsche, infine, ci tengono a sottolineare che la sportiva “tutta dietro”, nonostante l’aggiunta della sovralimentazione, non ha perso niente del suo ben noto piacere di guida. Gli stessi assicurano che sia l’allungo che il sound tipico del 6 cilindri boxer non sono venuti a mancare sulla nuova versione biturbo.

3.0L V6 flat six

Discorso leggermente diverso per le nuove Porsche 911 Turbo e Turbo S. Queste versioni, infatti, erano già equipaggiate con un motore turbo sulla precedente versione. Nello specifico stiamo parlando del propulsore da 3.8 litri boxer 6 cilindri biturbo, dotato di turbocompressori a gas di scarico con turbina a geometrica variabile (VTG) e di intercooler rialzati per rendere ancora più efficace l’immissione d’aria verso le turbine, che riesce ad erogare 520 CV sulla Turbo e 560 CV sulla Turbo S. Per le nuove versioni la potenza ha visto un incremento di potenza di circa 20 CV. Il sei cilindri bi-turbo eroga ora una potenza di 540 cavalli sulla Turbo e 580 cavalli sulla Turbo S. L’aumento della potenza è stato possibile grazie a condotti di aspirazione modificati nella testata dei cilindri, nuovi iniettori e una maggiore pressione del carburante. Lo 0-100 km/h viene coperto in 3 secondi dalla Turbo che oltretutto fa segnare i 320 km/h di velocità massima con un incremento di 12 km/h rispetto al modello precedente. La Turbo S, invece, archivia la pratica 0-100 km/h in 2,9 secondi e raggiunge un picco di 330 km/h di velocità massima con un incremento di 5 km/h rispetto al modello che va a sostituire.