
Per riprendersi dall’emergenza sanitaria che ha coinvolto in maniera evidente il mercato automobilistico, gli Stati europei stanno studiando manovre ad hoc che si basano sull’iniezione di risorse e fondi per la promozione della mobilità elettrica. Se il Governo italiano sta ancora vacillando per capire quale sia la strada giusta da percorrere, in Germania le idee sono piuttosto chiare: il futuro del mercato automobilistico sarà elettrico.
I nuovi incentivi
Una delle prime iniziative lanciate dallo Stato tedesco è il rifinanziamento dei fondi dedicati all’acquisto delle vetture ad alimentazione elettrica. Nello specifico, gli incentivi raddoppieranno e si passerà ad un bonus di 6.000 euro per l’acquisto di veicoli 100% elettrici o plug-in con un prezzo di listino inferiore ai 40.000 euro. A questa agevolazione si potrà aggiungere lo sconto di 3.000 euro messo a disposizione dalla Casa automobilistica per un totale di 9.000 euro. Il bonus cumulabile scende ad un massimo di 5.000 euro per le vetture che hanno un prezzo di listino compreso tra i 40.000 e i 65.000 euro.
Un’altra novità è lo stanziamento di 2,5 miliardi di euro per promuovere l’espansione dell’infrastruttura di ricarica sul territorio e la ricerca sulle batterie. In particolare, tutti i benzinai tedeschi dovranno installare almeno una colonnina di ricarica per permettere agli automobilisti con vettura elettrica o ibrida di fare il pieno di elettricità.
Stangata sui veicoli inquinanti
Mentre in Italia si sta discutendo se inserire all’interno della manovra anche gli incentivi sulle auto a combustione termica dotate di livelli di emissione contenuti, in Germania la linea sembra molto chiara. L’ipotesi, che sta circolando in questi giorni dalle parti di Berlino, prevede una linea decisa e dura nei confronti delle auto con livello di emissioni di CO2 superiore ai 195 g/km con un possibile raddoppio dell’Ecotassa. Un provvedimento che andrà a penalizzare pesantemente il segmento dei SUV che poco tempo fa era entrato nel mirino della critica ambientalista.