All’inizio erano quasi dei fuoristrada. Alti da terra e con la trazione integrale, abbastanza ospitali e capienti, interni funzionali e un aspetto generale che esprimeva robustezza e dava sicurezza. Pochi tocchi per rendere le linee più morbide e stilisticamente ricercate, volumi ancora più fruibili e una meccanica più vicina a quella di vetture ‘normali’ ha portato alla nascita del SUV, lo Sport Utility Vehicle, a cui presto si sono affiancate vetture di dimensioni più contenute, con motori di cilindrata inferiore, due ruote motrici e un aspetto che riprendeva, in piccolo, tutti i temi vincenti dei SUV. Li hanno chiamati Crossover e oggi CUV ovvero Crossover Utility Vehicle. E nel segmento C, i C-CUV sono oggi le vetture più apprezzate dal mercato, tanto che in pratica tutti i Costruttori generalisti, e non solo, ne hanno almeno uno in listino e si rincorrono a suon di stile e tecnologia applicata.
KIA, un’azienda che in Italia sta facendo grandi progressi, con una crescita in controtendenza rispetto a un mercato in contrazione (da gennaio a giugno -3,1%, KIA, con poche altre Case virtuose, registra un +1,6%) completa la famiglia Ceed, finora basata su tre modelli diversi per stile e immagine, la hatchback Ceed, la wagon Ceed SW e la shooting brake Proceed, con la versione crossover, denominata Xceed. Una X che non sta per trazione integrale, poiché le ruote motrici sono solo le anteriori, ma evoca un’immagine fuoristradistica che se non nella sostanza è presente in alcuni tratti caratteriali ben evidenti, a cominciare dall’assetto rialzato ben simulato dai contorni in plastica dei passaruota.
Motori benzina, diesel e, dall’inizio 2020, anche le versioni ibride MHEV (su tutta la gamma) e PHEV (solo sulla SW e la Xceed) consentiranno alla gamma KIA Ceed di avere la proposta ‘giusta’ per il 93% dei clienti che si approcciano al ‘segmento C’. Non male, considerando che KIA produce vetture di qualità e le propone a un prezzo di assoluta concorrenza.
Xceed punta dunque sul design e sulla tecnologia per offrire un C-CUV appetibile a una clientela il più vasta possibile. Il progetto è totalmente nuovo e con la Ceed hatchback condivide solo le portiere anteriori. Ciò che invece non condivide con la maggior parte delle concorrenti è la linea, che se nella parte bassa vuole evocare, anche con qualche artifizio estetico, i SUV, nella linea superiore richiama un coupé, andando ad attingere qualche tocco di stile dalla Crossover premium X2. Tanto di cappello, perché se ci si deve ispirare a qualcosa, meglio farlo con quelli considerati i primi della classe.
Analisi estetica e dimensioni
Fatta questa lunga ma doverosa premessa, veniamo a descrivere nel dettaglio questa interessante vettura, proposta in 11 varianti di colore più l’indovinato ed esclusivo giallo ‘quantum yellow’, il colore di lancio, che insieme al rosso ‘infra red’ e il blu ‘blu flame’ consideriamo le tinte che meglio interpretano la Xceed.
Il cofano, lungo e posto più in alto (+65 mm) rispetto alla Ceed, rende la Xceed più imponente e dona alla vettura una certa aggressività che si smorza poi nel grande parabrezza fortemente inclinato, con gli A-pillar che si proiettano a terra tangenti alle ruote anteriori, dettaglio che a colpo d’occhio fa passare da un aspetto tipicamente SUV a quello di un coupé. Al centro del muso domina la mascherina delimitata dalle due ‘lame’ cromate, con ai lati gli stilosi gruppi ottici full LED che si allungano sui fianchi condividendo il loro lato superiore con la linea inferiore del cofano. Belli i recessi sagomati che ospitano i faretti e le prese d’aria, divisi da un’altra ‘lama’ cromata. Da dietro la Xceed è ben piantata, con un grande squilibrio tra vetro e lamiera che se da un lato la rende muscolosa dall’altro limita un po’ la visibilità. Anche i gruppi ottici posteriori sono LED. Rispetto alla Ceed, di cui mantiene il passo di 2.650 mm, ci sono 85 millimetri in più di lunghezza (ora a quota 4.395 mm) che si distribuiscono alle estremità (+25 mm di sbalzo anteriore e +60 mm di sbalzo posteriore). La Xceed si pone naturalmente tra la Ceed hatchback e la Sportage sia in termini di dimensioni generali sia di altezza della posizione di guida, un altro degli elementi trainanti nella scelta di questa tipologia di vettura. La larghezza sale di 26 mm (ora è 1.826 mm) per mitigare un po’ l’altezza, cresciuta di 48 mm e ora a quota 1.495 mm.
Se, considerando che il 64% dei clienti del segmento sono guidati nella loro scelta dallo stile esterno, le forme ispiratrici sono quelle di una vettura premium, per le quote funzionali ci si è riferiti alla capostipite dei crossover, ovvero la Nissan Qashqai: altezza da terra di poco più bassa (184 contro 188 mm) e spaziosità interna confrontabile, i 426 litri di bagagliaio avvicinano i 430 della ‘best in class’. Non manca l’intelligente segmentazione 40:20:40 dello schienale posteriore per accedere all’abitacolo coi carichi lunghi senza togliere spazio ai passeggeri. Cinque le scelte di tessuto per i sedili, compresi quelli completamente in pelle; di buona qualità le plastiche utilizzate per arredare l’interno, piacevoli al tatto e alla vista.
Le motorizzazioni tradizionali
Quattro le motorizzazioni previste al momento del lancio della Xceed: tre turbo a benzina a iniezione diretta e un turbo diesel. Si parte dal tre cilindri T-GDi di 998 cc, lo stesso della Picanto, che produce 120 CV e 172 Nm di coppia. Non lo abbiamo provato, ma sulla carta ci pare un po’ ‘tirato’ su una vettura di queste dimensioni e peso (kurb weight 1.257 kg), anche se, vista la corposità dimostrata sulla city car di KIA, il downsizing potrebbe riservare qualche buona sorpresa, se non sui consumi, almeno sulla dinamicità del mezzo. Per lui c’è solo il cambio manuale a 6 marce.
Coi suoi 140 CV e 242 Nm di coppia il quattro cilindri turbo T-GDi di 1.353 cc, che invece abbiamo provato nel corso della presentazione, ci sembra una scelta azzeccata, anche se per consumare poco, ovvero stare nei 6-6,2 litri/100 km NEDC promessi dalla Casa, occorre essere cauti con l’acceleratore. Interessante come la KIA dichiari un consumo inferiore con il cambio automatico a sette rapporti 7DCT rispetto al cambio manuale a 6 marce. Chiude la scelta dei benzina il quattro cilindri turbo T-GDi di 1.591 cc che eroga 204 CV e 265 Nm di coppia. Un motore che si pone all’estremo opposto del ‘mille’ e a nostro giudizio, almeno in Italia, non sarà il più ambito. Discorso diverso per il CRDi turbodiesel, che KIA dichiara essere il più ‘pulito’ tra quelli che finora ha prodotto (non per nulla lo hanno chiamato Smartstream) e che dai 1.598 cc spilla 136 CV e 280 Nm di coppia. Qui i consumi sono interessanti al pari delle emissioni, a conferma che questo ciclo termodinamico, con tutti i sistemi di abbattimento attivi, resta competitivo in termini di grammi di CO2 ed NOx. Disponibile col cambio manuale a 6 marce o l’automatico 7DCT, il consumo dichiarato da KIA si attesta attorno ai 4,5 litri/100 km NEDC.
Elettrificazione: ormai non si scappa
Al di là dell’aspetto ecologico, che peraltro non deve essere trascurato, è indubbio che i desiderata dei governi, quelli europei in particolare, corrono a una velocità ben superiore alle capacità di trasformazione delle industrie. E’ un dato di fatto che i limiti imposti nel 2020 non lasciano scampo a nessuno: multe salate per ogni grammo di eccedenza sui 95 grCO2/km imposti sulla media ponderata delle emissioni globali delle vetture prodotte, obbliga a mettere sul mercato vetture virtuose, se non a emissioni zero (ovvero totalmente elettriche) almeno con una quota di elettrificazione tale da abbattere drasticamente le emissioni, consentendo allo stesso tempo di poter continuare a produrre vetture ‘normali’. KIA non sfugge a questa regola e per questo a inizio 2020 lancerà solo in Europa le versioni ibride della Xceed e anche della Ceed SW. La Xceed sarà in versione PHEV (ibrida Plug-in) col benzina 1.6 GDi abbinato a un motore da 44,5 kW alimentato da una batteria al litio da 8,9 kWh: un corposo contributo elettrico che col termico arriva a trasmettere alle ruote 141 CV e 265 Nm di coppia con trasmissione automatica 6DCT. Le emissioni non sono ancora state comunicate, non essendo ancora conclusi i cicli di omologazione, ma considerando un’autonomia in elettrico di circa 60 chilometri riteniamo siano ben al di sotto del 50% di quelle ottenibili col solo motore termico. Ovviamente le vetture ibride avranno la strumentazione con l’indicazione della carica, del flusso energetico e nell’infotainment una funzione che consente di individuare la rete delle colonnine di ricarica per potervi accedere a mantenere sempre a un alto livello energetico le batterie, che naturalmente vengono ricaricate anche nel coasting e nella frenata. Interessante notare la presenza di una funzione nel climatizzatore che abilita il flusso di ventilazione alle sole bocchette dedicate al volume occupato da guidatore, col conseguente risparmio di energia sia per generare aria fredda sia per alimentare i ventilatori. La collocazione delle batterie non va a diminuire gli spazi funzionali interni.
Com’è fatta la KIA Xceed
Sul fronte del veicolo, KIA ha esteso alla Xceed le sospensioni già utilizzate sugli altri modelli della gamma. Le anteriori sono indipendenti tipo MacPherson, le posteriori sono anch’esse indipendenti con un sistema multilink. Entrambe sono montate su un sottotelaio indipendente, soluzione che isola maggiormente l’abitacolo dalle vibrazioni innescate dal contatto pneumatico-fondo stradale e consente migliori prestazioni in termini di NVH. Gli elementi elastici sono molle elicoidali più morbide (7% davanti, 4% dietro) con ammortizzatori a gas che all’anteriore hanno ora il fondo corsa non più frenato da tamponi in gomma ma da smorzatori idraulici, con evidente vantaggio nel comfort. Su entrambi gli assi ci sono le barre stabilizzatrici. Lo sterzo elettrico ha un rapporto di riduzione di 12,7:1, con una rotazione complessiva del volante di 2.44 giri e nella guida si dimostra piuttosto reattivo, adatto cioè alla guida cittadina, dove si manovra parecchio. I freni sono a disco sulle 4 ruote, gli anteriori di diametro 305 mm (da 320 mm solo sulla versione con l’1,6 litri T-GDi) e i posteriori da 272 mm. I cerchi sono disponibili nei diametri di 16” o 18” con pneumatici rispettivamente 205/60 e 235/45.
Le dotazioni di connettività e infotainment sono più che allineate alla concorrenza grazie al sistema UVO Connect abbinato allo schermo opzionale da 10.25” TFT LCD consente la visualizzazione in tempo reale dello stato del traffico, del meteo e molte altre informazioni utili quando supportate dalla rete circostante. La plancia che dialoga col pilota, completamente digitale, consta di un cluster da 12,3”. Ma ciò sulla quale vogliamo soffermarci sono le dotazioni di sicurezza: si tratta di un freddo elenco che però dà un’idea dei contenuti di Xceed in questo delicato settore. Smart Cruise Control, Stop & Go, Blind-Spot Collision Warning, Forward Collision Warning sia verso le altre auto sia verso i pedoni, Smart Parking Assist, Lane Keeping Assist e High Beam Assist. Inoltre il Driver Attention Warning consiglia chi è alla guida di prendersi una pausa quando mostra segni di stanchezza.
Tre allestimenti e un’offerta di lancio
Per la XCeed sono previsti tre allestimenti, Urban, Style ed Evolution e una gamma prezzi piuttosto ampia, a partire dai 22.750 € per la 1.0 T-GDi Urban da 120 CV. Ma per supportare il lancio del suo nuovo C-CUV KIA ha previsto uno sconto cumulativo di 3.000 € (composto da 2.000 € di sconto più 1.000 € in caso di permuta o rottamazione) applicabile a tutta la gamma. In questo modo la entry level scende a 19.750 € e la 1.6 CRDi 115 CV MT Urban a 21.500 €. KIA si aspetta che il pubblico italiano si rivolga alla 1.4 T-GDi 140 MT Style proposta a 22.750 € e alla 1.6 CRDI 136 MT Evolution che parte da 28.000 €. In caso di sottoscrizione del piano di finanziamento SCELTA KIA Special, ai citati 3.000 € si aggiunge un ulteriore sconto di 1.250 €. Prezzi che (1.0 T-GDi Urban può scendere fino a 18.500 €), sono decisamente interessanti.