“Nel mondo Kia e Hyundai insieme rappresentano il quinto Costruttore al mondo e in Europa, mercato al quale KIA tiene molto al punto da aver investito circa 10 anni in uno stabilimento a Zilina, in Slovacchia, punta nel 2018 a superare il traguardo delle 500.000 vetture”. Con queste parole Giuseppe Bitti, A.D. di KIA Motor Company Italy ha aperto la presentazione della nuova Stonic, la vettura che segna l’ingresso della Casa coreana nell’affollato settore delle Crossover, o B-SUV che dir si voglia, che negli ultimi tre anni ha visto una crescita verticale di gradimento e occupa oggi il 7% del mercato europeo di oltre un milione di veicoli. Stonic segue Rio e Picanto e completa così il rinnovamento di gamma programmato per il 2017, lanciando la sfida in particolare a Renault Cactus, Peugeot 2008, identificate come principali concorrenti, e pure Opel Crossland e Citroen C3 Aircross.


Stile e personalizzazione
Oltre il 43% dei clienti di questo tipo di vetture reputa determinante per la scelta della nuova vettura il suo stile. E dunque alla KIA hanno voluto assecondare questo trend donando alla Stonic un carattere distintivo e volumi importanti, in grado di far convergere anche chi è in procinto di sostituire il vecchio SUV di segmento C. Il terzo montante, ispirato a quello della Provo, una concept presentata da KIA nel 2013, ben evidente e inclinato in avanti caratterizza la fiancata, unendo dinamicità e solidità. Decisamente sportivo il frontale.
Sicurezza
Sulla Stonic sono ovviamente di serie l’ESC e il VSM (Vehicle Stability Management), ma ci sono anche il sistema autonomo di frenata d’emergenza, col riconoscimento del pedone, un controllo attivo del sottosterzo e della traiettoria in curva che agisce selettivamente sui freni e l’Hill Start Assist, che favorisce le partenze da fermo in salita.
Motorizzazioni
Ci sono due motori a benzina, un 1.4 litri MPI (Multi Point Injection) da 100 CV e e 133 Nm di coppia oppure il più moderno 1.0 T-GDi (Turbocharged Gasoline Direct Injection) che sviluppa 120 CV e una coppia di 172 Nm. In mezzo si pone il quattro cilindri 1.2 da 84 CV e 122 Nm dedicato ai neopatentati. Sul fronte diesel c’è l’1.6 litri CRDi da 110 CV e 260 Nm di coppia. Abbiamo provato su strada quest’ultimo e il tre cilindri, rilevando come il piccolo 1000 abbia doti di accelerazione da basso regime e allungo decisamente interessanti, con una propensione a salire in fretta di giri. Più pacato (e rumoroso per chi è nell’abitacolo) il diesel, votato più ai bassi consumi che alla brillantezza.
Versioni e prezzi per tutti
La gamma è costruita su 3 versioni. Si parte con la Urban, proposta a partire da 16.250 euro con motore 1.4 MPI, 17.250 col tre cilindri benzina e 18.750 euro col diesel 1.6 CRDi. Aggiungendo 1.500 euro si passa alla versione Style, una vettura più ricercata nel design e nella dotazione, che prevede un ulteriore step stilistico, il Design Pack da 1.000 euro che include, tra le altre cose, i cerchi in lega da 17” e il clima automatico. La vernice bi-color costa per tutte le versioni ulteriori 1.000 euro. Per tutti cambio manuale a 6 rapporti che il prossimo anno sarà affiancato da un cambio automatico DCT a doppia frizione e sette rapporti sul motore 1.2 GDI e da un automatico tradizionale sul quattro cilindri 1.4 MPI.