Leggendo quella sigla 4xe abbinata al nome Jeep vengono subito in mente la Renegade e la Compass, che proprio sotto quel nome hanno inaugurato il corso ibrido plug-in della Casa. Ma quando “4xe” è abbinato al nome Wrangler, le cose cambiano. E tanto. Sempre di un’auto alla spina si tratta, ma lo schema meccanico è del tutto diverso, fatto per esaltare la natura di un modello le cui radici affondano negli Anni ’40 e che ha fatto della capacità fuoristradistica il proprio baluardo.
Se da una parte anche Wrangler si mette al passo con i tempi accogliendo lo schema ibrido, che porta con sé minori emissioni, dall’altra resta fedele alla sua impostazione storica, con albero di trasmissione e blocchi dei differenziali. L’auto, insomma, diventa più ecosostenibile ma non scende a compromessi a livello di trazione integrale e mobilità offroad.
La più potente di tutte
La variante PHEV nasce sulla base della versione a passo lungo Limited, visto che sulla “corta” non ci sarebbe stato abbastanza spazio per la batteria. Per quanto riguarda gli allestimenti si può scegliere tra Sahara e Rubicon. Con quest’ultima che si riconosce per gomme con tassellatura più marcata, rapporto finale di 4:1 anziché 2,72:1, blocchi dei differenziali, sganciamento elettronico delle barre antirollio.
Nello specifico, l’auto adotta un propulsore termico 2.0 a quattro cilindri turbo-benzina abbinato a due motori elettrici posti uno al posto dell’alternatore e uno all’interno del cambio. Il primo, collegato al propulsore endotermico attraverso una cinghia, sprigiona una potenza di 46 kW; il secondo, più grande, arriva a 107 kW.
Guardando all’intero sistema propulsivo, l’auto può contare su una potenza massima complessiva di 380 CV (280 kW) a 5.250 giri e su una coppia massima di 637 Nm a 3.000 giri. Con questi numeri, la Jeep Wrangler 4xe è la versione più potente di sempre tra quelle commercializzate nel Vecchio Continente.
Per quanto riguarda la batteria, la Wrangler 4xe adotta un pacco da 17,3 kWh di capacità. Permette di percorrere fino a 45 km in modalità esclusivamente elettrica e può essere ricaricata in 7,5 ore quando attaccata a una normale presa di corrente di casa. Se invece si sceglie una wallbox da 7,4 kW, allora il tempo di ricarica si riduce a sole tre ore. Tutta la parte elettrica è a tenuta stagna e non teme l’acqua. A proposito, la Wrangler 4xe ha una capacità di guado di ben 76 centimetri.
Una solida certezza
Meccanica a parte, la Wrangler 4xe è identica alle altre versioni attualmente in commercio. Immediatamente riconoscibile dal punto di vista estetico, anche perché con il tempo sta diventando un modello sempre più unico su un panorama automobilistico in cui non si vedono concorrenti diretti. La natura ibrida della versione “alla spina” si riconosce dalle altre solo per i pochi dettagli blu che richiamano la natura elettrificata e, naturalmente, per lo sportellino di ricarica presente in prossimità del parafango anteriore sinistro.
Dall’abitacolo ci si sente giganti, grazie alla posizione rialzatissima e alle vetrature ampie. Dal volante si può godere di un’ottima visuale anche su strade cittadine affollate da grossi SUV. Si devono solo capire bene gli ingombri e poi si affronta ogni situazione con una discreta disinvoltura.
Per il resto, negli interni l’auto reinterpreta in chiave moderna il classico design verticale di plancia e rivestimenti, con materiali di buona qualità, cura del dettaglio e una elevata robustezza generale. Sull’ultima generazione di Wrangler, e quindi alche sulla 4xe, compare il sistema di infotainment U-Connect da 8,4’’, compatibile con Android Auto e Apple CarPlay. È dotato di navigatore e impianto audio Alpine con 9 altoparlanti e subwoofer da 552 W.
Buona l’abitabilità generale e anche il bagagliaio, che non viene ridotto a causa dell’ingombro delle batterie, posizionate sotto i sedili posteriori: ha una capienza di 533 litri che diventano 1.910 litri abbassando il divano posteriore.
Il fascino del silenzio
Quando ci si siede al volante di una Wrangler si sa cosa ci si deve aspettare. Ma su questa 4xe si resta comunque stupiti. I 380 CV a disposizione e soprattutto la strepitosa coppia, oltretutto erogata in buona parte sin dal minimo grazie all’elettrico, danno all’auto reattività superiore alle aspettative. I numeri confermano le impressioni. Wrangler 4xe, che pesa 24 quintali, accelera da 0-100 in soli 6’’4 e tocca una velocità massima di 177 km/h (156 km/h sulla Rubicon).
Piacevole in città, dove scatta al semaforo senza incertezze, è addirittura seducente in offroad dove il cambio automatico a 8 rapporti permette di superare ogni ostacolo con disinvoltura. Alle già note doti fuoristradistiche, concesse da angoli da prima della classe e altezza da terra (circa 24 cm per Sahara e 25 cm per Rubicon) si unisce l’incredibile coppia regalata dalla parte elettrica. Il bello è che se ne può sfruttare il massimo potenziale chiedendo l’intervento del motore termico, ma ci si può anche avventurare su tracciati sterrati a zero emissioni.
Anche così, la Wrangler 4xe ha motricità da vendere e regala, oltre alle proprie capacità di arrampicatrice infaticabile, anche il fascino del silenzio. Tre sono le modalità di guida: Hybrid, Electric ed E-Save. Quest’ultima permette di conservare una certa percentuale di batteria per viaggiare in elettrico se si deve superare ad esempio una ZTL.
Abbiamo testato l’auto anche su tratti autostradali. In questa situazione, la più impegnativa per un’auto come Wrangler, la Sahara ha dimostrato più disinvoltura grazie alla gommatura più stradale. La Rubicon, complice il tetto removibile, è risultata anche un pochino più rumorosa. Resta però la nostra preferita, visto che permette di smontare rapidamente copertura superiore e portiere e viaggiare davvero open air. Sensazione impagabile quando ci si lascia la civiltà alle spalle.
Come detto, Jeep Wrangler 4xe, è disponibile in due allestimenti: Sahara e Rubicon, con prezzo d’attacco rispettivamente di 69.550 e di 71.060. Differenti nell’allestimento e nella dotazione tecnica, le due auto sono soggette al superbollo.
(testo di Luca Ramello)