
Prosegue a passo spedito il processo di elettrificazione di Casa Jeep e dopo le varianti plug-in denominate 4xe di Renegade e Compass, il costruttore americano ha messo a punto un nuovo sistema ibrido per i suoi due modelli. Si chiama e-Hybrid e rappresenta una soluzione inedita sul mercato: si tratta di un powertrain mild-hybrid ma che, di fatto, è quasi in grado di comportarsi come un full-hybrid, riuscendo a muovere la Renegade e la Compass anche in modalità completamente elettrica a basse velocità.
Come è fatta
Cominciamo allora proprio dal cuore delle nuove Jeep Renegade e-Hybrid e Compass e-Hybrid. Sotto il cofano trova posto un propulsore benzina con una cilindrata di 1,5 litri sovralimentato tramite un turbocompressore, che fa parte della famiglia “Global Small Engine”. Si tratta di un quattro cilindri di nuova concezione, che presto troverà posto anche sotto il cofano della nuova Alfa Romeo Tonale, capace di sviluppare una potenza massima di 130 CV per 240 Nm di coppia. L’unità è poi abbinata ad un cambio automatico a doppia frizione e sette rapporti. Una scelta interessante e in controtendenza tra le ibride, che assicura un maggiore piacere di guida. La parte ibrida, invece, è costituita da un motore elettrico da 15 kW per 55 Nm di coppia, montato direttamente all’interno della campana del cambio. Elemento questo, che permette al motore elettrico di essere collegato con le ruote anteriori, riuscendo in questo modo a muovere la vettura anche in modalità completamente elettrica per brevi tratti. Ad alimentare l’unità ad elettroni poi, provvede una batteria con una capacità di 0,8 kWh montata sotto il tunnel centrale tra il passeggero anteriore e il conducente. Una soluzione razionale, che va a colmare il vuoto lasciato dall’assenza dell’albero di trasmissione (dal momento che qui la trazione è solo anteriore) e che non va così a rubare spazio al vano di carico. Vero plus di questo sistema, oltre alla capacità di muovere l’auto in elettrico, è il suo impatto molto basso sul peso dei due modelli Jeep. Il peso delle Renegade e Compass e-Hybrid, infatti, sale di appena 35 kg rispetto ai medesimi modelli ad “alimentazione tradizionale”.
Per gli interni, materiali riciclati
A livello estetico, invece, Renegade e Compass e-Hybrid non differiscono dalle varianti dotate di altri motorizzazioni. Forme e proporzioni restano quelle di sempre, a cambiare sono i piccoli dettagli. Debutta infatti con il sistema e-Hybrid la nuova tinta per la carrozzeria Matter Azure con tetto nero e cerchi di lega da 17 pollici sulla Renegade e da 18 pollici sulla Compass. Inediti sono anche gli inserti sulla griglia anteriore a sette feritoie verticali in color bronzo MetaKrome. Dentro, l’ambiente è quello di sempre, se non fosse che sulle e-Hybrid debuttano i rivestimenti dei sedili in Seaqual, realizzati con plastica riciclata
Come va
Abbiamo messo alla prova le Jeep Compass e Jeep Renegade e-Hybrid lungo un percorso nei dintorni di Torino, che dal centro del capoluogo piemontese ci ha portato fino in collina, per poi scendere dalle parti di Stupinigi. Un primo approccio di un centinaio di chilometri che ci ha permesso di saggiare le doti del nuovo sistema ibrido di Jeep, un po’ in tutte le condizioni di utilizzo, cominciando da quello che è il suo habitat naturale: la città. Chiariamolo subito, il sistema e-Hybrid non è in grado di muovere la Renegade e la Compass per chilometri in modalità completamente elettrica. Con la sua batteria da 0,8 kWh, questo è capace di intervenire al posto del 1.5 a benzina per brevi momenti. Tutti però, studiati a puntino, con il risultato che ci si trova a viaggiare con il motore a benzina spento molto più tempo di quanto si potrebbe pensare. Tanto per cominciare, ogni volta che si interviene sui freni prima di uno stop, ad esempio, il motore a benzina si spegne e il sistema e-Hybrid recupera subito l’energia necessaria per effettuare il successivo spunto da fermo in modalità solo elettrica. A questo punto, ripartendo, l’unico motore a lavorare sarà quello elettrico, a patto di non richiedere troppa potenza e di non superare una velocità di circa 20/30 km/h.
Detto questo, si potrebbe pensare che un sistema come questo riesca a lavorare unicamente in città. In realtà non è così. Anche quando ci si trova a viaggiare su tratti più veloci, il nuovo powertrain di Jeep Renegade e-Hybrid è capace di “veleggiare” mantenendo la velocità di avanzamento della vettura sfruttando proprio il motore elettrico. In aggiunta a tutto ciò, il sistema è inoltre in grado di muovere la macchina in elettrico ogni volta che si effettua una manovra per entrare in un parcheggio, oltre a lavorare in accordo con il motore a benzina quando si richiede un picco di potenza, magari per affrontare un sorpasso. Buono, in conclusione, anche il lavoro del cambio, sempre fluido nel passaggio da un rapporto all’altro, anche se perde di prontezza quando si viaggia con un po’ di verve tra le curve. In questo contesto tende a mantenere un po’ troppo il rapporto innestato, facendo salire inutilmente i giri del motore. Meglio quindi guidare le Renegade e la Compass e-Hybrid con più tranquillità, sfruttando al massimo il potenziale di un sistema ibrido dalla taratura molto intelligente e che nel corso del nostro test, effettuato tanto in città quanto su strade a scorrimento veloce, ha restituito un consumo medio intorno ai 13 km/l.