Jaguar XJ: Sua Maestà a prova di Brexit

Jaguar XJ

Complice la spinosa vicenda della Brexit, in questi ultimi mesi l’abbiamo vista sfilare più volte davanti al portone numero 10 di Downing Street. Spalancata la porta, dai lussuosissimi sedili posteriori, abbiamo visto scendere un corrucciato Boris Johnson, il premier britannico. Stiamo parlando della XJ, espressione massima del concetto di berlina, la combinazione perfetta tra tecnologia evoluta, dinamica di guida e classe esclusiva. L’ammiraglia della Casa del Giaguaro è giunta all’ottava (e ultima) generazione. Ultima almeno per quanto riguarda il motore. Eh sì perché la prossima XJ (dovrebbe arrivare l’anno prossimo), non avrà più un motore termico, ma sarà completamente elettrica.

Il mondo dell’auto, in continua e velocissima evoluzione, punta sempre più verso motorizzazioni green a zero emissioni. Ovviamente Jaguar non vuole farsi sfuggire questa (ghiotta) occasione e, forte del successo della crossover elettrica I-PACE, doterà la futura ammiraglia di un motore elettrico. Un modello come questo lancerà la sfida ad auto di alto lignaggio: Porsche Taycan e Tesla Model S, tanto per fare due nomi. Dal lancio, avvenuto nel 2009, sono state realizzate circa 120mila esemplari. Numeri di tutto rispetto se consideriamo la stazza imponente di questa berlina, che supera i 5 metri di lunghezza. L’esemplare che abbiamo guidato è equipaggiato con il tre litri Diesel V6 da 300 cavalli e 700 Nm di coppia.

Aerodinamica e moderna, grazie alle linee affusolate, la Jaguar XJ dimostra ben meno dei suoi 512 cm di lunghezza. A prima vista sembra quasi una coupé a quattro porte, ma è una berlina di lusso dall’inclinazione sportiva. Comoda e ospitale anche per cinque persone, offre ampio spazio sia davanti sia dietro (qui i passeggeri possono addirittura accavallare le gambe quasi fossero seduti sul divano di casa). L’interno, dal disegno tipicamente anglosassone, è un tributo ai materiali pregiati e differenti tipi di pellame e radica, ma è anche piuttosto “tecnologico”: la consolle ha comandi moderni e una raffinata strumentazione “analogica-virtuale” basata su uno schermo TFT di 12,3 pollici che visualizza un tradizionale cruscotto con tre quadranti a lancetta e dovizia di informazioni. La gamma di propulsori è limitata a un 3.0 V6 a gasolio con doppio turbocompressore, che fornisce 300 cavalli di potenza e ben 700 Nm di coppia massima, assai silenzio. Il propulsore a gasolio è accoppiato a un cambio automatico ZF a otto rapporti. Da sottolineare la (relativa) leggerezza della XJ, un risultato ottenuto grazie all’accurata progettazione e al telaio di alluminio e magnesio. Alla già imponente carrozzeria “normale” (quella della nostra prova) si affianca anche una versione “Lunga”, che ha un ingombro longitudinale di ben 525 cm; un vero e proprio transatlantico.La nuova XJ gode dell’introduzione del rinnovato sistema d’infotainment Touch Pro con display touch da 10” con grafica aggiornata e connessione 4G con hotspot wi-fi. La strumentazione prevede lo schermo da 12,3 pollici, mentre grazie a una specifica app il sistema offre anche la possibilità di gestire diverse funzionalità del veicolo da remoto. Nella gamma degli optional troviamo l’impianto audio Meridian Signature Sound con 26 altoparlanti per una potenza di 1.300 watt.

Nell’operazione di rinnovamento della XJ la Casa britannica ha migliorato la dotazione di assistenza alla guida con una serie di nuovi dispositivi tra cui il Lane Keep Assist, il Forward Traffic Detection, il Driver Condition Monitor e la frenata autonoma d’emergenza, che integra la funzione di riconoscimento dei pedoni. Inoltre è stato evoluto il cruise control attivo, mentre le telecamere a 360 gradi gestiscono il parcheggio automatizzato. Infine il dinamismo di guida beneficia del sistema All-Surface Progress Contol, utile su superfici a scarsa aderenza, e del nuovo servosterzo elettrico Epas. Il prezzo dell’esemplare in prova, una Premium Luxury, parte da 94.130 euro; con quasi 9mila euro di optional presenti, il prezzo totale sale a 103.098 euro.