IED: la sede torinese compie trent’anni

IED
Paola Zini, direttore dello IED Torino

Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, il MAUTO, ha da poco inaugurato una mostra che celebra il genio creativo di Gandini, uno dei più designer protagonista della svolta stilistica avvenuta tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70. Lancia Stratos S, Lamborghini Marzal, Alfa Romeo Carabo hanno segnato un’epoca e ispirato molti dei designer che sono cresciuti in quel periodo. Significativa dunque l’allestimento parallelo della mostra che fino al 29 settembre, attraverso i lavori dei propri studenti, racconta i primi trent’anni di storia dello IED, la ‘scuola d’arte applicata’ che tanto ha dato e darà ancora all’industria automotive mondiale. Come ha avuto modo di sottolineare Paola Zini, Direttore IED Torino, “Tutti questi modelli di stile in scala reale sono per lo IED come dei bambini. E come tali negli anni sono sempre stati custoditi amorevolmente, quasi col timore che mostrandoli potessero rovinarsi. Il trentennale ci è sembrata l’occasione ideali per proporli al pubblico. Meglio di qualunque parola essi possono testimoniare il cammino percorso dalla nostra scuola”. In effetti è incredibile come i prototipi dello IED esposti siano non solo esercizi stilistici testimoni del loro tempo, ma abbiano avuto la capacità di anticipare soluzioni rivelatesi poi vincenti o comunque riproposte in tempi più recenti sulle concept che hanno poi generato vetture giunte poi alla produzione. “IED Torino celebra i suoi primi 30 anni in una cornice che esalta una specificità della scuola”, continua Paola Zini, “Car Design, Bike Design, Yacht Design insieme alla ricerca sul futuro della mobilità sono infatti rappresentati in mostra con progetti fisici che raccontano la collaborazione costante fra IED e le aziende. L’esposizione al Mauto sottolinea la grande forza di una formazione fatta di teoria e attività di laboratorio, modello che dal Transportation Design si irradia fino a coinvolgere tutte le altre discipline, dalla Comunicazione alla Moda, dall’Interior e Product Design alle Arti Visive. Nel prossimo futuro di IED Torino l’obiettivo è infatti quello di rendere i laboratori, vero cuore pulsante della scuola, sempre più protagonisti.

Lo IED, in effetti, è attivo da oltre cinquant’anni. Fu infatti fondato nel 1966 a Milano da Francesco Morelli che volle in questo modo offrire ai giovani creativi l’opportunità di esprimere il proprio talento nel mondo della moda. Alla sede milanese si affiancarono quella di Roma (1973) e Caglairi (1984). Nell’estate del 1989 arrivò quindi la sede di Torino, le cui profonde radici nel mondo automotive favorirono la creazione del corso di Transportation Design. La rapida crescita di questa specializzazione, le cui elevate competenze formative hanno presto attratto studenti da tutto il mondo, ha obbligato a numerosi ambi di sede, fino al 2004, col trasferimento nell’attuale sede di via San Quintino 39, in un ‘edificio storico che fa da contraltare all’estrema modernità dell’attività che si svolge al suo interno. A Torino, dal 2018, esiste un nuovo spazio, in corso Matteotti, nella quale è ubicata la Scuola di Moda.

Fin dall’inizio il personale docente del corso di Transportation Design proviene in gran parte dall’industria e da realtà lavorative esterne: è questo un enorme valore aggiunto, poiché non solo dà modo agli studenti di formarsi sotto la guida di docenti molti dei quali sono professionisti del settore, ma consente anche quel contatto diretto con l’industria che genera un tasso di placement di oltre il 70% nei 6 mesi successivi al diploma. E in molti casi gli ex allievi dello IED sono arrivati a cariche di prestigio e a firmare capolavori assoluti del design. Quest’anno, ad esempio, lo IED Torino ha attivato 60 collaborazioni con aziende che in questo modo possono osservare  gli studenti più dotati. Ma lo IED non è solo questo: è costituito infatti da 11 sedi nel mondo, ubicate tra Italia, Spagna e Brasile, con un turnover di circa 10.000 studenti di 100 diverse nazionalità che si formano nelle discipline del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione, sviluppando forme di apprendimento e nuovi modelli per interpretare il futuro.

IED

Over the future – 30 anni di IED a Torino
Questo il nome della mostra allestita presso il MAUTO che ha come obiettivo primario presentare IED come uno spazio di ricerca, una rete aperta e attiva in grado di insegnare e promuovere la cultura del progetto per l’individuo e la società, dove l’approccio al design diventa strumento di trasformazione sociale, culturale ed economica. I dodici modelli in scala 1:1 generati da tesi del Master in Transportation Design, tutti presentati in anteprima mondiale, anno dopo anno a partire dal 2004, al Salone di Ginevra come progetto di tesi del Master in Transportation Design, sono la sintesi perfetta di questa cultura del progetto. Attraverso la descrizione del design process si possono ammirare: la Scorpion realizzata con Abarth e la X1/99 con Fiat, Passocorto e Kite firmate insieme a Hyundai, Gloria creata per Alfa Romeo ed Eye per Tesla Motors, la Cisitalia 202E, il trittico SyrmaShiwaScilla nato dalla collaborazione con Quattroruote (la terza firmata anche con Pininfarina), fino all’ultima creatura, la Tomo progettata insieme a Honda.

 

Alumni IED
Come abbiamo accennato, tanti giovani talenti creativi formati dallo IED sono divenuti oggi designer affermati nei Centri stile di grandi Case automobilistiche, oppure professionisti di successo. Ad essi è dedicata una parte della mostra per dare loro il giusto risalto e confermare a chi voglia avvicinarsi a questo mondo le opportunità che gli si possono offrire. Tra loro ricordiamo Luca Borgogno, che tra l’altro ci ha guidato nella visita alla mostra, che oggi a vent’anni dal conseguimento del Master, è Head of Design di Automobili Pininfarina e ha firmato la Ferrari Sergio. O Marco Villaron, che ha ottenuto il Master nel 2011 e oggi è designer presso Jaguar Land Rover. E infine Fabrizio Vacca, Master 2007 oggi Senior Interior Design alla Hyundai Europe. E l’elenco e molto lungo…

IED