Con la Ioniq 5 Hyundai ha letteralmente rivoluzionato la sua immagine, inaugurando un inedito linguaggio stilistico appositamente studiato per identificare i modelli appartenenti al nuovo sub-brand Ioniq. E così, ad un anno di distanza il costruttore coreano presenta il suo secondo modello di questa famiglia. La Hyundai Ioniq 6 condivide molte componenti con la sorella Ioniq 5, rispetto alla quale però si differenzia per le linee ispirate al passato, ma con tanti elementi che arrivano direttamente dal futuro.
Hyundai Ioniq 6: l’estetica
E allora cominciamo a conoscere la nuova Ioniq 6 parlando proprio del suo design. Lo stile è quello “streamline” inaugurato negli anni Venti, quando la nascita delle prime gallerie del vento aveva portato una ventata di grande novità nell’approccio del design industriale, dando vita a linee sempre più attente all’aerodinamica. Lunga 4,86 metri e alta 1,49 metri, la Ioniq 6 è stata sviluppata sulla medesima piattaforma della Ioniq 5, ovvero la E-gmp, sulla quale trova posto anche il medesimo powertrain costituito da due diversi tagli di batteria.
Lo stile, come dicevamo, rimanda ai prototipi del primo ventennio del ‘900: il frontale è affusolato e da qui si sviluppano linee che senza soluzione di continuità si muovono fino alla coda che nelle forme rimanda al mondo delle coupé. Segni distintivi del modello sono gli specchietti digitali e i fari led ad effetto pixel tanto nella parte anteriore quanto nel posteriore. Gli interni ricalcano in maniera piuttosto fedele i contenuti della Ioniq 5, con la scena dominata dal doppio schermo posizionato a sbalzo sulla plancia che da dietro il volante si allunga fino al centro di essa. Questo ha una grafica personalizzabile ed assolve alla funzione di quadro strumenti e di infotainment.
Hyundai Ioniq 6: la meccanica
Ma veniamo al powertrain della nuova Hyundai Ioniq 6. I tagli di batteria disponibili sono due. Quello più piccolo da 53 kW è abbinato alla versione di accesso alla gamma denominata progress e cede energia ad un motore singolo montato sull’asse posteriore con una potenza di 151 CV. L’autonomia in questo caso è di 429 km. L’allestimento Innovation può invece fare affidamento sulla batteria da 77,4 kWh, che alimenta sempre un solo motore elettrico posteriore ma qui con una potenza di 228 CV. Questa, inoltre, è la variante con maggiore autonomia della Ioniq 6: con un “pieno di energia” si possono percorrere fino a 610 km.
Al top della gamma si posiziona l’allestimento Evolution, che fa affidamento sulla batteria da 77,4 kWh che può essere abbinata ad un motore singolo da 228 CV e 545 km di autonomia, o a due motori, uno per ciascun assale, per una potenza di sistema di 325 CV e 519 km di autonomia. Per quanto concerne la ricarica, è possibile collegare la Ioniq 6 a colonnine con una potenza massima di 350 kw. Questo permette di passare dal 10 all’80% di carica dell’accumulatore in appena 18 minuti.