Hyundai i20 Rally 1: ecco l’arma del brand coreano per il WRC 2022

La Hyundai i20 Rally 1 è pronta a lanciarci nel WRC 2022 forte del suo inedito powertrain ibrido che ai 380 CV del 1.6 aggiunge altri 136 CV

Dopo Ford, anche Hyundai presenta la sua nuova Rally 1 per competere nel WRC 2022. Si tratta della nuova Hyundai i20 Rally 1, ovvero la prima ibrida da rally del costruttore coreano, pronta a portare sulle prove speciali di tutti il mondo il suo nuovo powertrain elettrificato.

Come è fatta

Il 2022 è l’anno del debutto dei nuovi regolamenti per il Mondiale Rally, che vedrà l’esordio della nuova categoria regina Rally 1, costituita da inediti modelli ibridi. Tra questi, spicca la nuova Hyundai i20 Rally 1 che, di base, all’ormai noto powertrain delle vecchie WRC Plus (che abbiamo avuto modo di provare in compagnia di Oliver Solberg) abbina un inedito modulo elettrico che oltre a dare un importante aiuto al motore endotermico in termini di prestazioni, crea anche un più diretto fil rouge con la produzione di serie. Il tutto per dare una svolta green anche al mondo del motorsport. Ma veniamo a come è fatta la nuova Hyundai i20 Rally 1. Come dicevamo, la parte endotermica è costituita da un 1.6 quattro cilindri turbo con una potenza di 380 CV. A questa è abbinato un modulo elettrico fornito dalla Compact Dynamics con una batteria agli ioni di litio da 3,9 kWh, che alimenta un motore elettrico collegato alle ruote posteriori capace di regalare per alcuni secondi un boost di potenza di 136 CV e 180 Nm di coppia.

Tre modalità di funzionamento

Il modulo elettrico può lavorare secondo tre diverse modalità: Full Electric per muoversi a zero emissioni all’interno dei parchi assistenza e quando si attraversano i centri abitati nei trasferimenti, Stage Start, per far lavorare insieme (per 10 secondi) il motore elettrico e quello endotermico in fase di partenza, per poter così contare sul massimo della potenza disponibile e Stage, in cui in autonomia il motore elettrico interviene in supporto di quello endotermico secondo tre diverse mappature impostabili da ogni singolo team. Per ricaricarsi, la batteria sfrutta i momenti di rilascio e frenata, durante i quali è in grado di recuperare fino a 30 kW di picco. Il tutto, per un incremento di peso di 84 kg. Inedita è anche l’aerodinamica, che cambia soprattutto nella parte posteriore, puntando su un’ala di dimensioni maggiori rispetto al passato.