Hyundai i10: la citycar diventa grande

Hyundai i10

Sarebbe logico pensare che la corsa verso una mobilità sempre più rispettosa dell’ambiente possa favorire soprattutto i segmenti inferiori, quelli con le auto più piccole e meno inquinanti come utilitarie e city car. All’atto pratico invece accade esattamente il contrario, e il motivo è proprio nei limiti delle emissioni, che paradossalmente sono più difficili da rispettare per i modelli che devono stare particolarmente attenti all’economia e che dunque farebbero più fatica degli altri ad accogliere tecnologie ibride o 100% elettriche mantenendo la loro posizione sul mercato.

Hyundai i10

La conseguenza è che proprio le city car stanno lentamente sparendo dai listini, oppure si trasformano in elettriche pure che fanno però grande affidamento su sconti e incentivi per rimanere i qualche modo accessibili. Da quelle che rimangono, la sfida è trasformarsi in auto comunque più mature e versatili, capaci di svolgere il ruolo della cittadina senza farsi limitare troppo. Con questa filosofia nasce la terza generazione della Hyundai i10, che resta fedele al motore benzina da un litro ma offre in misure poco più che ‘minime’ stile e contenuti tecnologici che ammiccano alla classe superiore.

Hyundai i10

L’evoluzione di struttura e meccanica
Pur superata la classica soglia dei 3,5 metri che di solito definisce le city car e che è già stata infranta dalle generazioni precedenti, la Hyundai i10 rimane comunque una delle vetture più piccole sul mercato, con 3,67 metri di lunghezza per 1,68 di larghezza, una crescita contenuta ad appena 2,5 e 2 cm più del modello che sostituisce rispetto al quale guadagna però 4 preziosissimi centimetri nel passo: le ruote si allontanano ancora, l’abitacolo, disegnato con attenzione, guadagna spazio si longitudinale sia trasversale, compensando l’altezza ridotta di un cm (secondo una tendenza comune a tutte le nuove auto, che si abbassano per ragioni aerodinamiche) di appena 1 cm. La forma rastremata, ben vestita dalla matita del designer italiano Davide Varenna, cela un abitacolo comodo per quattro e se occorre cinque passeggeri, e un bagagliaio da 252 litri corredato da un divano posteriore con schienale frazionato. Hyundai i10Per il motore, la Casa si è affidata all’evoluzione del collaudato 3 cilindri Serie K di 998 cc, con 67 CV a 5.500 giri e coppia di 96 Nm a 3.750 giri, corredato di cambio manuale a 5 rapporti. Dotato della classica iniezione indiretta multipoint e alimentazione per aspirazione, rinuncia per ora a turbo e iniezione diretta, che richiederebbe un più complesso e costoso sistema di depurazione dei gas, lasciandoli alla versione sportiva N Line da 100 CV in arrivo a breve. Per ora promette consumi di 5,3 l/100 km ed emissioni di CO2 di 101-109 g/km (nel ciclo WLTP) ridotti a 4,5 litri e 97-104 g/km per la versione dotata di Eco Pack che comporta, tra le altre cose, l’eliminazione del quinto posto. Sono un paio di grammi sopra la media dei limiti imposti dall’Unione Europea, che la Casa conta di bilanciare con una strategia di gamma che punta alle numerose versioni elettrificate dei modelli superiori dalle emissioni assai inferiori.

Hyundai i10

Connettività e sicurezza
Dove la Hyundai i10 alza davvero l’asticella è nelle dotazioni tecnologiche: di serie su tutti i modelli ci sono cruise control e sistema eCall per le chiamate d’emergenza, più versione base del pacchetto SmartSense, con frenata d’emergenza e riconoscimento pedoni, assistenza attiva al mantenimento della corsia con interventi sullo sterzo, monitoraggio del livelli di attenzione del conducente, abbaglianti a gestione automatica e anche un dispositivo che avvisa quando, dopo una sosta in colonna, le vetture che precedono si rimettono in movimento. Le versioni Prime dispongono poi anche di retrocamera e riconoscimento dei segnali stradali. Per quanto riguarda l’infotainment, invece, occorre arrivare al livello top di gamma Prime per trovare di serie il touchscreen da 8 pollici completo di navigatore il caricatore wireless per smartphone e la compatibilità Android Auto e Apple Car Play, ma si può avere a richiesta già sul livello intermedio Tech con il pacchetto Plus insieme al Bluetooth.

Come va e quanto costa
Non è insolito che una vetturetta come questa Hyundai i10 sfoggi una guida brillante, ai limiti della sportività, per via dell’assetto che deve compensare un po’ lo sviluppo in altezza e finisce così per rendere l’auto più piatta e reattiva del previsto anche se, specie con i cerchi da 16” dell’allestimento top, sui dossi bisogna andar leggeri perché le reazioni sono molto secche. Sterzo e cambio sono maneggevoli e precisi quanto basta per chi ama la guida non troppo filtrata. Punto debole, in questo contesto così vivace, il motore, che accusa i limiti di un aspirato di piccola cilindrata e dunque un po’ in affanno allo spunto in salita, dove anche i rapporti del cambio lunghi non aiutano (a partire dal livello Tech è possibile avere un semplice cambio automatico a 4 rapporti), ma con rumorosità e vibrazioni molto limitate. Per ora, prezzi di partenza da 13.050 € per la versione di base Advanced, ridotti a 12.900 € per la variante Eco Pack.

(Testo e foto di Fabrizio Gremo)