Il futuro è dei giovani, si dice. E se i giovani di cui si parla sono come i diplomati in Transportation Design che a luglio hanno presentato i loro progetti di tesi nati dalla collaborazione con il Centro Stile di Hyundai Europa, direi che siamo in buone mani.
Ho condiviso questo pensiero con Paola Zini direttore dello IED Torino, confessandole che la invidio per essere quotidianamente a contatto con giovani provenienti da ogni parte del mondo estremamente motivati ad affiancare la propria creatività con la guida di un Istituto riconosciuto in tutto il mondo come uno dei migliori nello sfornare nuovi talenti.
Nell’anno accademico 2021/22 la sfida agli studenti è stata lanciata da Hyundai, che ha chiesto ai quarantatre studenti, provenienti da undici Paesi e organizzati in Team, di interpretare la vision del brand “Progress for Humanity”, ossia migliorare la vita delle persone rendendola più semplice, sicura, e sostenibile attraverso lo sviluppo di tecnologie avanzate.
L’oggetto da sviluppare doveva essere un veicoli sportivo compatto, lungo 4 metri e 40, adotato di un powertrain alimentato idrogeno, capace di coniugare piacere di guida e alte prestazioni con una mobilità sostenibile e orientata al miglioramento della vita delle persone.
Un progetto di tesi con Hyundai
Gli undici Team in cui sono stati suddivisi gli iscritti hanno lavorato in sinergia sotto la guida dei docenti IED e del Centro Stile di Hyundai Europa, rappresentato dal Chief Designer Thomas Burkle, dall’Head of Exterior Design Eduardo Ramirez, da Nicola Danza, Exterior Design Manager e Alumnus IED e da Davide Varenna, Senior Exterior Designer.
La costante presenza di Hyundai nelle fasi di sviluppo è stato un valore aggiunto al corso, avvicinando maggiormente gli studenti all’ambito operativo reale del designer, fondamentale per un più rapido inserimento nel mondo del lavoro.
Ogni Team ha sviluppato il design sia degli esterni sia degli interni, seguendo un processo di sviluppo che è partito dal brief di Hyundai per generare le prime idee affiancato dall’analisi del brand e del mercato in cui si dovrà posizionare il veicolo, per arrivare alla ricerca di stile e allo sketching da cui lanciare la fase finale di modellazione 3D e video rendering.
Thomas Burkle, Chief Designer nel Centro Stile di Hyundai Europa è stato il primo a complimentarsi per l’esito del corso: “I giovani talenti danno un contributo fondamentale. Lo sguardo innovativo e disruptive è in grado di fare la differenza, supportato dal know-how tecnologico di Hyundai”.
“Siamo molto felici di aver collaborato ancora una volta con IED Torino. Gli studenti hanno interpretato il nostro brief con grande impegno, arrivando a sviluppare soluzioni molto interessanti e spunti davvero innovativi”.
“Ideare il design di modelli ad alte prestazioni, abbinandoli a un powertrain evoluto quale quello a idrogeno, è stata una grande sfida per i ragazzi”.
Alla fine, tra gli undici progetti presentati in occasione delle discussioni di tesi, Hyundai ha selezionati i tre ritenuti di maggiore impatto e più in linea coi parametri del brief assegnato.
Oltre a questo riconoscimento, gli autori di HYDRONE_01, ASKJA e AVA, hanno avuto anche la soddisfazione di veder realizzato il prototipo in scala 1:4 delle loro creature, professionalmente realizzati da Freeland.car, EDAG Italia.
HYDRONE_01
Ideata da Sara Conte, Emilio Palmieri, Filippo Checcucci e Francesco Pizzitola arriva direttamente dal metaverso e da un mondo che trae ispirazione dal gaming. Una hatchback sportiva, dedicata agli appassionati di guida reale e videoludica.
Forme e superfici con teorici marcatissimi creano un effetto low polygon che tra ispirazione formale dai videogiochi vintage e che declina tutto in uno stile automobilistico visionario.
Uno svuotamento del posteriore consente una leggerezza non soltanto visiva e la doppia colorazione enfatizza le due anime del veicolo.
ASKJA
Progettata da Adam Marian Cal, Giorgio Bonetti, Riccardo Seveso e Arthur Brecht Poppe, è una due volumi crossover, dedicata a una nuova concezione di sportività, ben lontana dal mondo delle corse in pista.
, ma aperta a nuovi terreni e a una esplorazione della natura più incontaminata, nel rispetto dell’ambiente, grazie a un motore a zero emissioni e due bombole integrabili esterne, per lunghe percorrenze.
AVA
Questo è il nome della concept car di Pietro Artigiani, Federico Boasso, Luca Orsillo e Nicolò Arici.
Una compattissima coupé che riesce a soddisfare le esigenze estetiche degli appassionati di automobili sportive, lasciando visibili le componenti tecniche e il powertrain, grazie ad uno studio aerodinamico e ad un interessante aspetto asimmetrico degli elementi frontali, come i proiettori.
Il Progetto di Tesi è stato coordinato da Fulvio Fantolino, Relatore di Tesi, e da Michele Albera, che è anche il coordinatore del Corso Triennale in Transportation Design. Questi, infine, i nomi degli studenti che hanno realizzato i progetti in collaborazione con Hyundai e che si sono diplomati nel corso Triennale in Transportation Design a.a. 2021/22:
- Andrea Abitino (Italia)
- Nicolò Arici (Italia)
- Pietro Artigiani (Italia)
- Fabio Bauducco (Italia)
- Federico Boasso (Italia)
- Paola Boccetti (Italia)
- Giorgio Bonetti (Italia)
- Adam Marian Cal (Polonia)
- Giuseppe Catalano (Italia)
- Filippo Checcucci (Italia)
- Po-Wei Chen (Taiwan)
- Sara Conte (Italia)
- Gregorio Gandolfo (Italia)
- Abelardo Garcia Torres (Messico)
- Jaya Deep Guntaka (India)
- Danilo Gurato (Italia)
- Gerardo Iorio (Italia)
- Hancheng Liu (Cina)
- Mihael Maximenko (Israele)
- Abee Danael Tehaie Meherta (Eritrea)
- Luca Orsillo (Italia)
- Emilio Palmieri (Italia)
- Federico Perotto (Italia)
- Andrea Piazza (Italia)
- Alessandro Pilato (Italia)
- Francesco Pizzitola (Italia)
- Arthur Brecht Poppe (Belgio)
- Joaquin Ratto Marcos (Italia)
- Riccardo Seveso (Italia)
- Fabio Simeone (Italia)
- Erik Siviero (Italia)
- Aadyan Rajesh Sonawne (India)
- Leonardo Stella (Italia)
- Hengyang Su (Cina)
- Pranavkrishna Subha Ramanand (India)
- Giovanni Tarizzo (Italia)
- Katia Tinnirello (Italia)
- Abhishresht Tyagi (India)
- Can Luca Christoph Unsal (Turchia)
- Simone Vernier (Cina)
- Wenkang Wang (Taiwan)
- Po-Hsun Wang (Taiwan)
- Stefano Zangirolami (Italia).