Arriverà a maggio e avrà un prezzo interessante, sotto i 20.000 euro: con la Bayon, Hyundai spera di rinforzare la sua presenza nell’affollato segmento dei B-SUV, anche se per dimensioni la nuova nata non è vicina a Kona.
Modelli simili ma distanti se si pensa al mercato al quale sono destinati. La Kona è stata concepito come veicolo adatto al mercato globale e dunque deve incontrare i gusti degli automobilisti di tutto il mondo.
Bayon è invece nata per piacere in particolare al pubblico europeo, che apprezza qualche licenza stilistica più caratterizzante e accetta quindi un approccio più raffinato.
Il nome stesso evoca quello della città francese di Bayonne, capoluogo dei Paesi Baschi e crocevia tra la cultura francese e quella spagnola.
Lunga 4.180 mm e larga 1.775 mm, ha un passo di 2.580 mm e un’altezza di 1.500 mm, non elevata e che con il profilo superiore curvo aiuta ad aumentare la presenza del veicolo, complici anche le ormai generalizzate linee orizzontali sul frontale (originali le luci diurne LED integrate nella linea di giunzione del cofano con la carrozzeria) e il retro, dove lo stilista ha senza dubbio osato parecchio.
Non è ‘bassa e larga’ poiché non è certo la sportività la sua natura, ma dà la percezione di una certa solidità.
L’analisi formale richiederebbe un maggiore approfondimento, poiché le linee di stile non sono assolutamente banali ed è evidente una certa ricerca nel dare continuità ad angoli e spigoli con felici tratti che sotto certe prospettive il gioco dei chiaroscuri evidenzia e colpisce favorevolmente l’osservatore più attento.
Le luci posteriori ‘a boomerang’, o a freccia come le ha definite Luc Donckerwolke, capo dello stile Hyundai, pur evocando una svedese, rendono riconoscibile la Bayon insieme al sotto squadra nella zona mediana del portellone che ha però un’apertura poco lineare e un po’ stretta.
Il motivo della la freccia è ripreso anche davanti, con ampi tagli sagomati alle estremità anteriori dei parafanghi.
Dove a nostro giudizio lo stile e l’industrializzazione Hyundai hanno lavorato molto bene è sulle fiancate, con una perfetta risoluzione delle linee di stile sulle lamiere stampate, segno di una grande capacità nella progettazione degli stampi e nel controllo del processo di stampaggio lamiera.
D’altronde Hyundai ci ha abituato a prodotti con una qualità rapportata al prezzo decisamente ai vertici del segmento di appartenenza, con in più la garanzia di 5 anni che è significativa di una grande fiducia nel loro sistema di controllo della qualità.
Le foto, nelle quali compare la Bayon nell’indovinato (bi) colore di lancio Mangrove Green Pearl col tetto Phantom Black rendono giustizia a quanto descritto.
Motorizzazioni
Dopo questa breve analisi formale, che riteniamo un aspetto importante per la valutazione della Bayon, passiamo al powertrain che pone al vertice della gamma il tre cilindri 1.0 T-GDi turbo in due taglie di potenza (100 o 120 CV) abbinato al sistema ibrido a 48V.
Si tratta di un motore a corsa lunga (71 x 84 mm per 998 cc) come si addice alla sovralimentazione, abbinabile al cambio manuale a 6 marce ‘intelligente’ (6iMT) di cui parliamo a parte, oppure un doppia frizione a 7 marce (7DCT).
Il tre cilindri da 100 CV in versione entry level non ha il sistema 48V ed è abbinato al cambio manuale a 6 rapporti o al 7DCT.
In tutti i casi sono disponibili le modalità di guida Eco, Normal e Sport che intervengono sulla mappatura motore e sullo sterzo per cambiare il feeling di guida. I motori sono dotati del sistema di variazione continua della fase CVVD (Continuously Variable Valve Duration) che opera sul comando delle valvole.
Alla base della gamma c’è poi il 4 cilindri 1.2 MPi aspirato da 84 CV abbinato al cambio manuale a 5 marce.
La massa relativamente contenuta, nelle varie versioni copre un range da 1.095 a 1.255 kg, dà un non trascurabile contributo al contenimento di consumi ed emissioni, specie nel ciclo urbano. Tutti i motori sono Euro6d.
Connessa e sicura
Di livello la connettività a bordo, un altro elemento chiave per l’acquisto, e la dotazione di sicurezza, che va sotto il nome Hyundai SmartSense, ormai irrinunciabile e con alcuni sistemi che sono ormai imprescindibili dalla dotazione di serie se si vuole ambire a valutazione Euro N-CAP di alto livello.
Per la visualizzazione si può scegliere tra uno schermo AudioVideoNavigation (AVN) touch da 10,25” o un Dispaly Audio touch da 8”, quest’ultimo con Apple CarPlay e Android Auto in modalità wireless. Hyundai Bayon è poi dotata dell’ultima release del Hyundai Bluelink che consente di usufruire di una lunga serie di servizi connessi per l’auto.
Sul fronte della sicurezza vi risparmiamo il lungo elenco di dispositivi di assistenza alla guida (ADAS) e di sicurezza attiva di cui è dotata la Hyundai Bayon.
Tra quelli funzionali per attivare la guida semi-autonoma, ricordiamo il Lane Keeping Assist (LKA), il Lane Following Assist (LFA), il Navigation-based Smart Cruise Control (NSCC) e l’Intelligent Speed Limit Assist (ISLA). Tra quelli dedicati alla sicurezza il Forward Collision-Avoidance Assist (FCA) con rilievo di pedoni e ciclisti.