HUV di NAMX: un prototipo a idrogeno con serbatoi amovibili

Il prototipo HUV di NAMX è il primo veicolo al mondo parzialmente alimentato con idrogeno prelevato da un serbatoio rimovibile brevettato.

Disegnato in collaborazione con Pininfarina, l’HUV è un SUV alimentato da fuel cell a idrogeno e dotato di un serbatoio fisso e di sei capsule rimovibili, che garantiscono una autonomia totale di 800 chilometri.

L’uso delle capsule come serbatoi secondari è un’innovazione rivoluzionaria, che apre le porte all’uso dell’idrogeno per i veicoli privati su larga scala, attraverso un modello di distribuzione dell’energia on demand nuovo e totalmente decentralizzato.

Idrogeno “on demand” per una mobilità sostenibile e illimitata

I cofondatori di NAMX, Faouzi ANNAJAH e Thomas de LUSSAC, intendono portare avanti questo progetto riunendo attori chiave del settore, utilizzando le migliori tecnologie esistenti e creando le soluzioni ancora mancanti.

L’inventiva di Thomas de LUSSAC, anche designer di NAMX, è stata rafforzata dal know-how unico di Kevin RICE, Chief Creative Officer di PININFARINA, e del suo team, per disegnare un prototipo decisamente orientato verso il futuro.

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Thomas de LUSSAC ha tratto ispirazione dal design americano degli anni ’50 e ’60 e dalla sua predilezione per le “Muscle Cars”.

PININFARINA ha apportato al design l’eleganza italiana e un impareggiabile senso delle proporzioni e dei dettagli, fino alla X del marchio incisa sulle porte a linee continue e ripetuta sul frontale.

L’HUV sarà commercializzato in due versioni:

  • una versione base a trazione posteriore da 300 CV, per una velocità massima limitata a 200 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi;
  • una versione GTH a trazione integrale da 550 CV, per una velocità massima limitata a 250 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi.

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L’HUV sarà commercializzato a partire dall’ultimo trimestre del 2025, con una fascia di prezzo compresa tra i 65.000 e 95.000 euro, a seconda delle opzioni.

HUV entrerà nella fase di sviluppo nel 2023 e grazie alla sua integrazione afro-europea, il progetto NAMX sta valutando l’opzione di impiantare il suo stabilimento di produzione in regioni in cui l’eccellenza dell’ecosistema manifatturiero e l’impegno ambientale per l’idrogeno verde sono entrambi chiaramente indicati.

I fondatori e il management team sono supportati da:

  • Ibrahima SISSOKO, fondatore di quasi 30 aziende in tre continenti;
  • Pierre-Yves GEELS, ex VP Strategy di Matra automotive, Alain DIBOINE, ex direttore della divisione R&D di Renault;
  • Mustapha MOKASS, esperto finanziario di energia pulita e carbonio, ex Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente – Banca mondiale;
  • Raphaël SCHOETGEN, ex presidente di Hydrogen Europe ed esperto internazionale di idrogeno.

Il NAMX HUV verrà presentato al pubblico il prossimo autunno 2022 al Salone dell’automobile di Parigi.

L’HUV può già essere preordinato sul sito web di NAMX.

HUV concept, design story by Pininfarina

Nel progettare insieme l’HUV, Pininfarina e NAMX hanno ridefinito un approccio creativo completamente nuovo.

Si tratta di un’auto di prossima generazione, una fusione futuristica di volumi decisi, disegno di grande personalità e un tocco retrò attorno ai fari.

Da qualsiasi angolazione, la vettura appare chiaramente una NAMX.

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Per NAMX sono stati creati un nuovo linguaggio di design e una nuova identità, non solo al fine di celebrare un nuovo marchio, ma per dare un significato completamente nuovo all’innovativo concetto di idrogeno, mai visto prima.

Stilisticamente parlando, l’HUV adotta consapevolmente un’immagine contrastante rispetto all’attuale approccio di green design.

Si è partiti dalla progettazione delle capsule di idrogeno estraibili e dalla ricerca del modo migliore per integrarle nell’auto da un punto di vista funzionale, ergonomico e di user experience.

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Il volume complessivo del veicolo ha iniziato a prendere forma tenendo presente il posizionamento dei passeggeri e l’intricato sistema di serbatoi e della parte posteriore.

Di conseguenza, NAMX HUV sarà probabilmente la prima vettura nella storia di Pininfarina progettata partendo dal posteriore per arrivare al frontale.

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Avvicinandosi lateralmente all’HUV non si può fare a meno di notare il profilo slanciato e cuneiforme della vettura.

L’HUV vanta un frontale ben definito, linee laterali che salgono fino a culminare in un volume posteriore estremamente potente e deciso.

Sempre lateralmente, due linee si intersecano fino a formare una X – un tentativo deliberato di visualizzare il nome del marchio NAMX sull’auto.

I possenti parafanghi si allargano dalla X verso l’esterno e avvolgono l’estremità del veicolo, quanto basta per creare l’intero volume.

Questo movimento semplice e iconico armonizza l’intera vettura e rientra inconfondibilmente nella filosofia di Pininfarina.

La X è anche al centro del disegno del concept.

L’imponente griglia anteriore massimizza i requisiti di raffreddamento delle celle a combustibile, mentre il suo profilo e quello della luce di carica richiamano la X.

Le luci, larghe e orizzontali, attraversano tutta la parte anteriore, caratterizzando in maniera unica anche il volume posteriore.

Processo di design digitale NAMX

HUV di NAMX è la prima show car nella storia di Pininfarina sviluppata interamente in digitale.

Il lavoro in realtà aumentata ha evitato la necessità di creare modelli in polistirene espanso per effettuare le verifiche volumetriche.

Ciò ha consentito ai progettisti di esplorare più varianti contemporaneamente, aggiornare i volumi in tempo reale e, quindi, di risparmiare tempo prezioso sui modelli.

Il team Pininfarina ha svolto le tradizionali sessioni di tape drawing direttamente in Alias.

Si tratta di qualcosa che non ha precedenti nel design automobilistico e che ha permesso il controllo diretto delle curve nello spazio, rispetto ai convenzionali nastri adesivi da scorrere sulle superfici esistenti.

Il team ha creato un campionario digitale utilizzando un software di visualizzazione di fascia alta, con una moltitudine di ambienti naturali e artificiali, per restringere il campo alla selezione dei campioni desiderati.

Ciò ha permesso di creare uno o due campioni fisici finali ben precisi in pochissimo tempo.

 

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