Honda GL 1000 Gold Wing: quando la moto strizza l’occhio all’automobile.
Dopo il lancio della CB750 Four, superata dalla Kawasaki Z1 900, la Honda pensò di cambiare strada e proporre una moto che arrivasse alla cilindrata di 1.000 e fosse diversa dalla sua classica Four.
Sarebbe stato automatico il confronto con l’ormai consolidata quattro cilindri Kawasaki.
Gold Wing: il massimo per il granturismo su due ruote
Meglio cambiare strada e studiare una maximoto votata più al turismo a largo raggio piuttosto che al tempo sul quarto di miglio o la velocità massima.
Al Salone di Colonia del 1974 fu così presentata la GL1000 Gold Wing.
Il motore era un quattro cilindri contrapposti (anziché in linea fronte marcia) col raffreddamento a liquido e la distribuzione monoalbero comandata da cinghia dentata.
Un’unità per molti versi molto vicino alla tecnica automobilistica.
Anche la trasmissione ad albero (peraltro pionerizzata da BMW) avvicinava la Gold Wing al mondo dell’auto.
La Gold Wing appariva massiccia, ma ispirava a prima vista comfort e affidabilità e, provandola di dimostrava sorprendentemente agile.
Merito di un baricentro basso ottenuto grazie alla struttura del motore e al serbatoio posto sotto la sella, con una pompa di rilancio verso i quattro carburatori, come sulle auto.
La potenza dichiarata era di 80 CV a 7.000 giri/min.
La Serie Gold Wing negli anni crebbe di dimensioni, accessori e cilindrata e si trasformò in un vero transatlantico per crociere stradali di lungo corso.
E’ prodotta negli Stati Uniti
Nata per il mercato americano è oggi prodotta negli USA nella versione GL 1800 con motore di 1.800 cc a sei cilindri contrapposti.
L’esemplare del 1976 che andrà all’asta di Aste Bolaffi il 28 novembre è una LTD, creata per celebrare il 200° anniversario dalla dichiarazione di indipendenza americana.