Dopo i primi tre Gran Premi fuori dall’Europa, la Formula 1 è sbarcata finalmente in Italia, in uno dei tracciati più belli e amati dai piloti, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Si tratta di un tracciato storico e colmo di fascino, nel cuore della Motor Valley e a pochi chilometri dalle scuderie Alpha Tauri e Ferrari. Inaugurato nel 1953 e noto inizialmente come circuito del Santerno, è stato oggetto di un importante piano di riqualificazione e di ammodernamento iniziato nel novembre 2006 e conclusosi nel settembre 2007, curato dal noto architetto tedesco Hermann Tilke. Dopo essere stato lontano dalla Formula 1 per tanti anni, nel 2020 il circuito di Imola è tornato ad essere inserito in pianta stabile nel calendario come Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna. Si tratta di uno dei tre appuntamenti, assieme ad Austria e Brasile, dove si corre anche la Sprint Race, gara di pochi giri che, oltre ad assegnare punti iridati, determina la griglia di partenza per la gara della domenica.
Qualifiche bagnate e pole di Max
Il weekend di Imola è entrato nel vivo con le pazze qualifiche del venerdì: umido, asciutto e poi bagnato più pesante, cinque bandiere rosse e temperature particolarmente basse, che hanno reso difficile portare le gomme nella finestra ideale di utilizzo. Verstappen è riuscito ad effettuare un ottimo giro nel Q3, nonostante il rallentamento a causa delle bandiere gialle alla Rivazza, aggiudicandosi la pole e la possibilità di partire dalla prima casella nella gara Sprint del sabato. Leclerc si è accontentato invece della seconda posizione, dimostrando però un ottimo passo e una grande stabilità della propria vettura. Sfortunato Sainz, finito contro le barriere in Q2 e chiamato così a rimontare dalla decima piazza. Ottima prestazione per Norris, terzo, nonostante un’uscita di pista alle Acque Minerali durante l’ultimo tentativo. Sorprendente Magnussen, che si è posizionato quarto con la sua Hass.
Nella Sprint Race Verstappen trionfa su Leclerc
Grande partenza di Leclerc al via, il quale sfrutta una partenza infelice di Verstappen per portarsi subito al comando della gara. Il suo vantaggio viene però vanificato dalla Safety Car, impegnata a causa del contatto tra Zhou e Gasly alla Tosa al primo giro, con il cinese finito contro alle barriere e costretto al ritiro. Alla ripartenza, Leclerc con un ottimo spunto riesce a tenersi dietro l’asso olandese e a costruirsi un buon vantaggio. Nella seconda parte di gara però, le gomme del ferrarista iniziano a cedere, con un inaspettato graining su quelle anteriori, costringendo il monegasco ad alzare i tempi. Ne approfitta Verstappen, che al secondo tentativo con DRS aperto sul rettifilo affianca Leclerc, che si difende all’ingresso del Tamburello, ma è poi costretto a lasciare sfilare Max all’esterno. Verstappen prende così la prima posizione a tre giri dalla fine e la tiene fino all’arrivo. Nelle retrovie, Sainz costruisce una rimonta impeccabile, recuperando tante posizioni, fino all’ultimo sorpasso su Norris, che gli cede la quarta posizione alle spalle di Perez. Delude Alonso sulla Alpine, partito quinto in griglia, chiude soltanto al nono posto senza mai trovare un passo gara soddisfacente sul tracciato emiliano. Solide le due McLaren che si prendono tutta la terza fila. Continua invece la crisi per le Mercedes, che chiudono soltanto all’undicesimo posto con Russel e al quattordicesimo posto con Hamilton.
Verstappen domina la gara, disastro Ferrari
Al contrario di quanto accaduto nella gara sprint, Leclerc parte male, lasciandosi sfilare al via da Perez e da Norris. Spunto perfetto invece di Verstappen, che tiene il comando della gara. Dopo pochi metri, disastro alla variante del Tamburello, con Sainz tamponato da Ricciardo: entrambi finiscono in sabbia, ma solo l’australiano riesce a riprendere la corsa, mentre il pilota spagnolo della Ferrari è costretto al ritiro. Leclerc dimostra di avere un buon passo e, nonostante l’assenza del DRS per pista bagnata, riesce a riprendere la posizione su Norris dopo pochi giri, lanciandosi all’inseguimento di Perez che è in seconda posizione. Alonso al 9° giro è costretto al ritiro in seguito a un contatto con Schumacher e al danneggiamento del fondo della propria vettura. Nelle tornate successive le posizioni di testa rimangono congelate, perché Leclerc non riesce mai ad essere pericoloso nei confronti di Perez. Buona la gara di Russel che insidia le posizioni di vertice, prendendosi la quarta posizione su Magnussen al 13° giro, mentre il compagno Hamilton è perso in mezzo allo schieramento senza riuscire a sorpassare l’Alpha Tauri di Gasly. La pista si asciuga, è il momento per tutti di passare alle gomme slick, ed è Ricciardo il primo a montarle. La Ferrari tenta l’overcut di Leclerc su Perez al 19° giro: il messicano però, con gomme gialle maggiormente in temperatura – 1 giro in più – riesce a riprendersi la seconda posizione, nonostante il monegasco fosse uscito per primo dai box. Verstappen nel frattempo aumenta il proprio distacco e va in solitaria. Il colpo di scena arriva soltanto nel finale: la Ferrari si gioca la carta degli pneumatici rossi con mescola morbida, strategia copiata subito da Red Bull che fa la stessa cosa con i suoi piloti. Ma Leclerc sembra avere un ritmo decisamente migliore con queste coperture, accendendo le speranze dei tifosi e inanellando una serie di giri veloci. Charles è una furia e punta Perez, ma esagera alla Variante Alta, tagliando troppo e scomponendo così la vettura che finisce in testacoda e si appoggia alle barriere. Fortunatamente riesce a riprendere la gara, andando ai box per cambiare di nuovo le gomme e il musetto anteriore, ma il suo Gran Premio è ormai compromesso. Rientra nono e recupera tre posizioni, chiudendo sesto, con una manciata di punti, sicuramente utili per il mondiale. Trionfa invece la Red Bull con Verstappen primo e Perez secondo, davanti a un pubblico ferrarista tremendamente deluso. Chiude il podio la McLaren di Norris. A tenere alto l’onore della Motor Valley ci pensa Yuki Tsunoda con un ottimo settimo posto, mentre Bottas porta la sua Alfa Romeo in quinta posizione. Russel, quarto al traguardo, si difende in maniera egregia con una Mercedes non ancora al top.
Ordine di arrivo del Formula 1 Rolex GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna
- Max Verstappen (Red Bull)
- Sergio Perez (Red Bull) +16.527
- Lando Norris (McLaren) +34.834
- George Russell (Mercedes) +42.506
- Valtteri Bottas (Alfa Romeo) +43.181
- Charles Leclerc (Ferrari) +56.072
- Yuki Tsunoda (AlphaTauri) +61.110
- Sebastian Vettel (Aston Martin) +70.892
- Kevin Magnussen (Haas) +75.260
- Lance Stroll (Aston Martin) + 1 giro
- Alexander Albon (Williams) + 1 giro
- Pierre Gasly (AlphaTauri) + 1 giro
- Lewis Hamilton (Mercedes) + 1 giro
- Esteban Ocon (Alpine) + 1 giro
- Zhou Guanyu (Alfa Romeo) + 1 giro
- Nicholas Latifi (Williams) + 1 giro
- Mick Schumacher (Haas) + 1 giro
- Daniel Ricciardo (McLaren) + 1 giro
- Fernando Alonso (Alpine) rit.
- Carlos Sainz (Ferrari) rit.
Classifica piloti aggiornata
- Charles Leclerc (Ferrari) 86 punti
- Max Verstappen (Red Bull) 59
- Sergio Perez (Red Bull) 54
- George Russell (Mercedes) 49
- Carlos Sainz (Ferrari) 38
- Lando Norris (McLaren) 35
- Lewis Hamilton (Mercedes) 28
- Valtteri Bottas (Alfa Romeo) 24
- Esteban Ocon (Alpine) 20
- Kevin Magnussen (Haas) 15