GP d’Italia magico per Verstappen: “Incredibile aver vinto dieci gare consecutive, questa è una stagione straordinaria. Devo godermi il momento, perché non so quante altre volte vivrò un Mondiale così”.
Nonostante la tradizionale ritrosia a parlare di numeri e statistiche (comune a tutti i piloti, fintanto che sono in attività) e a dispetto del suo proverbiale distacco emotivo, Max Verstappen sa che aver vinto il GP d’Italia a Monza gli permette di scrivere una pagina indelebile nella storia della Formula 1.
Nessun pilota, infetti, era mai riuscito a imporsi per 10 volte di fila.
A questo punto diventa lecito chiedersi se la Red Bull vincerà tutti i GP da qui a fine anno, visto che alle spalle di Max è arrivato il compagno Sergio Perez, che pare aver superato il suo momento critico (domanda: chi non sarebbe in crisi dovendosi confrontare con uno come Max?).
Nell’analisi della corsa, l’olandese – che ormai ha imparato a temperare i suoi comportamenti, sia quelli in pista sia quelli verbali fuori dalla pista – rende onore agli avversari della Ferrari, persino eccedendo un po’.
“Noi avevamo un bel passo in gara, ma loro erano molto veloci in rettilineo. La nostra auto è sempre molto efficace con il Drs e su una pista come questa, con ali da basso carico, lo è forse un po’ meno”.
“Dunque, diciamo che ho dovuto sudarmi la vittoria”.
“Nel caso nel duello con Sainz sono stato costretto a portarlo a commettere un errore”.
“Lui l’ha commesso alla prima variante, io sono uscito dalla curva con una migliore trazione e sono passato”.
“Da qui a temere di non farcela, il passo è lungo: non ho mai avuto paura di non riuscire a vincere, ho solo dovuto essere un po’ più paziente e aspettare il momento buono”.
“Sappiamo che la Ferrari fatica sulle gomme…”.
“Io ho guidato una grande macchina e anche se ho avuto un piccolo problema nel finale, avevo un tale vantaggio che ho potuto alzare un po’ il piede e gestire”.
Per lui è la seconda vittoria a Monza consecutiva, un altro tassello verso un titolo mondiale che si sta avvicinando a grandi falcate.
Certo, sotto il podio, l’immensa marea rossa radunatasi per il GP d’Italia ha cantato “chi non salta della Red Bull è”.
Ma a lui, il dominatore, obiettivamente interessa poco.
La sua mente è già a Singapore, per l’eventuale (possibile) nuovo record di 11 vittorie.
“Abbiamo il vantaggio di saper sfruttare bene le gomme e qui a Monza è stato decisivo”.
GP d’Italia: una giornata strepitosa
Nell’economia di una giornata strepitosa, anche il suo compagno di squadra ha avuto un momento di gloria.
Mai e poi mai Sergio Perez riuscirà a tenere il passo di Verstappen, né in qualifica né in gara, ma quando arriva secondo porta a termine il suo compito e avvicina un rinnovo di contratto che a questo punto sembra pressoché sicuro.
“Il secondo posto era il risultato migliore al quale potessi aspirare”.
“Sorpassare non era affatto facile, anche perché entrambi i piloti della Ferrari erano molto veloci in rettilineo”.
“Non riuscivo avvicinarmi, se uscivo dalla Parabolica a due decimi avevo qualche possibilità, se ero a tre decimi non c’era niente da fare. Ma alla fine sono arrivato secondo e va bene così”.
Una gara alla volta
Soddisfatto (non potrebbe essere altrimenti) di come è andato il GP d’Italia anche il direttore della squadra, Chris Horner.
“Duellare con la Ferrari fa bene a noi e fa bene all’intera Formula 1″.
“Leclerc e Sainz erano molto efficienti in termini di velocità di punta, ma noi sapevamo di avere un passo migliore”.
“Max è stato molto furbo ad approfittare dell’errore di Sainz e la doppietta ci fa molto piacere”.
“Abbiamo vinto 14 gare su 14, chiudere la stagione europea da imbattuti è un risultato che non avrei potuto immaginare”.
“Già è difficile vincere una corsa, ma così è davvero impressionante. Il futuro? Non pensiamoci adesso, prendiamo una gara alla volta”.