Il GP d’Italia del 2019 fu una sorpresa.
Prima vittoria a Monza nel GP d’Italia 2024, seconda in Formula 1 dopo quella conquistata a Spa, una sorta di università delle corse.
Anche adesso, cinque anni dopo, è una sorpresa.
Ma solo se si confronta la straordinaria e pazzesca cavalcata di Charles Leclerc, da tempo soprannominato ‘Il Predestinato’, con certe prestazioni opache che hanno costellato la stagione in corso.
Ma quel che conta è che il monegasco abbia nuovamente vinto il GP d’Italia.
GP di Monaco e GP d’Italia: due gemme della corona
Con il trionfo monzese ha dato lustro alla sua stagione, già resa brillante dal successo conquistato a Montecarlo, due gemme di una stessa corona.
E la Ferrari ha mandato un messaggio all’intera Formula 1, alzando perentoriamente la voce, e portando a tre i successi stagionali, se ai due di Leclerc si aggiunge quello di Sainz a Melbourne.
Monza è letteralmente impazzita (350 mila spettatori in tre giorni), Charles è forse impazzito – di gioia, ovviamente – più ancora dei tifosi.
Alle sue spalle Oscar Piastri e Lando Norris, una quasi doppietta McLaren.
Vittoria in tre mosse decisive
Ma come ha fatto Leclerc a vincere? Ci sono tre ragioni di base.
La prima è che l’auto, anziché essere semplicemente adattata alle esigenze di Monza (una pista “one off”) è stata attentamente rivista e corretta, come si evince da una semplice analisi dell’ala posteriore.
Tanto lavoro e la convinzione che con qualche chilometro in più di velocità di punta sarebbe stato possibile fare la differenza.
La seconda è che il box ha deciso di anticipare il pit stop di Leclerc: in Formula 1 questo significa, oggi come oggi, essere iper aggressivi.
Ed è evidente che nell’economia di questo Mondiale la Ferrari ha bisogno di essere aggressiva.
La terza è che Leclerc, pur trovandosi nella seconda parte della gara con gomme più vecchie (di 5 giri, che sono tanti a Monza), ha guidato con una delicatezza non immaginabile, non prevedibile, non raccontabile.
McLaren troppo conservativa
Alla McLaren, abbastanza sicuri di una strategia a due soste, si sono dovuti inchinare alla Ferrari.
Tutto semplice, specie dirlo dopo, non fosse che pensarci alla vigilia sarebbe stato pressoché impossibile.
L’aiuto del pubblico in festa
“Non ho parole, provo sensazioni straordinarie. Ho sentito i tifosi che mi accompagnavano”, ha dichiarato Leclerc al termine del GP d’Italia.
“La prima volta che ho vinto qui, cinque anni, ho avuto un sostegno incredibile dal pubblico. Non avrei mai pensato che anche per la seconda volta accadesse qualcosa di simile. Posso solo dire grazie a tutti e ringraziare sempre la Ferrari”.
La splendida follia – se così vogliamo chiamarla – si è concretizzata anche grazie all’aiuto di Carlos Sainz, che le gomme le aveva finite (benché fossero più fresche) e ha impegnato Piastri (il secondo classificato) frenandone un po’ lo slancio.
Sempre Charles: “Ho vinto a Montecarlo, ho vinto a Monza. Posso non essere felice? Ma certo è che io voglio vincere sempre e soprattutto voglio vincere il Mondiale”.
Ora il suo sguardo è già oltre questa giornata di gloria: “Emozione forte, giornata speciale. In partenza ho preso la posizione su George, in quel momento ho visto che la McLaren aveva un po’ più di passo e forse quando loro ci hanno fatto l’undercut ho avuto qualche dubbio”.
La confessione: “Non sono di pietra”
“Invece, tutto è andato bene”, prosegue il monegasco. “Sapevo di dover salvare le gomme, specie la anteriore sinistra, e l’ho fatto. Ora non so nemmeno come descrivere cosa provo, so che forse dovrei essere più freddo, ma come posso restare di pietra in una situazione così? Non si può”.
“Ma certo è tutto molto stancante, adesso ho bisogno di una notte di grande riposo. Questi giorni mi regalano ricordi che penso resteranno indelebili”.
“L’aspetto più bello è che noi chiediamo tanto alla squadra, ma tutti, anche a Maranello, ci stanno assistendo in grande”.
“Ma attenzione, abbiamo visto come è stata difficile la stagione dopo Montecarlo. Bisogna restare concentrati. Abbassata le visiera l’obiettivo deve essere sempre e solo la vittoria”.
Piastri-Norris, GP d’Italia con le scintille
Il podio Ferrari (così va chiamato, interpretando l’urlo e l’ovazione del pubblico) ha visto salire anche le due McLaren.
Prima Piastri, come detto, poi Lando Norris.
Nel GP d’Italia, la squadra ‘papaya’ ha forse peccato di prudenza, non credendo nella stessa strategia Ferrari.
Piastri lo ha ammesso: “Sono un po’ deluso, ma abbiamo compiuto questa scelta. Avremmo potuto provarci anche noi, ma non l’abbiamo fatto”.
Tra l’altro, il giovane australiano ha passato Lando Norris (terzo ieri) dando così vita a una lotta fratricida che in chiave Mondiale sgonfia un po’ le possibilità iridate del pilota britannico.
Mondiali riaperti
Stanti le perduranti difficoltà della Red Bull, il Mondiale costruttori si riapre alla grande.
E certamente Verstappen constata che il suo vantaggio nel Mondiale piloti si sta via via affievolendo.
Resta un suo seccatissimo messaggio via radio: “Dite a tutti quelli che lavorano a casa che devono darsi una bella svegliata”.
Ma certo ha perso meno di quanto avrebbe potuto.
Per restare in casa McLaren, Zak Brown (il boss) ammette: “Entrambi i nostri piloti hanno sentito profumo di vittoria e non si può mai essere troppo tristi quando la Ferrari vince a Monza, di fronte a un pubblico così. I nostri piloti sono liberi di correre, siamo a 12 podi di fila, contiamo di allungare la serie”.
Norris ha aggiunto: “Da un lato non mi aspettavo che Oscar mi passasse al via, poi ho sofferto molto con le gomme. E sono sorpreso dalla Ferrari, io non avrei potuto effettuare una sola sosta”.
Folla oceanica in festa: la tradizione del GP d’Italia
Va sottolineato con orgoglio che dopo le feste orange vista in Olanda e (in trasferta) al Red Bull Ring in Austria, la ‘marea rossa’ di Monza per il GP d’Italia ha dimostrato che la passione ferrarista e italiana non teme confronti di alcun genere.
Certo, volendo fare un po’ i pompieri (ma è il caso di fare i pompieri in una situazione come questa?), bisogna rimarcare che la Ferrari ha ‘ridisegnato’ l’auto per Monza e non è detto che che da Baku (prossima tappa) i valori restino questi.
Ma a questo si penserà tra qualche giorno.
Viene da chiedersi che cosa sia passato nella testa di Lewis Hamilton che, dal prossimo anni sarà lui in rosso (assieme a Lerclerc). “La gente mi ha già accolto in modo diverso, chissà che emozione per Charles. Sì, i tifosi mi guardavano con occhi diversi”.
La ‘prima’ di Fred
“Buona strategia”, dice Fred Vasseur, Team Principal Ferrari, alla sua prima vittoria a Monza. “L’abbiamo pensata fin dall’inizio, sapevamo che sarebbe stata rischiosa, ma avevamo costruito un gap che ci ha messo un po’ al riparo nel finale”.
“Tutto è andato bene, non è magia. Ci credevamo. A un certo punto avevamo pensato anche noi che sarebbe stato necessario effettuare due soste, ma poi mano a mano che i giri passavano abbiamo capito che potevamo farcela”.
“Charles ha tenuto un ritmo senza eccedere, abbiamo capito che nella peggiore delle ipotesi saremmo finiti terzi e abbiamo creduto nella possibilità di correre un grosso rischio. E questo farà bene a tutti”.
E ancora: “Abbiamo sempre tenuto tutto sotto controllo, i nostri piloti hanno gestito bene. Emozioni nel finale? Più che altro facevo tanti conti”.
“Solo nel giro finale mi sono un po’ rilassato. Ora è il momento di un po’ di champagne… Ma credo che per capire le emozioni profonde di questa impresa ci vorrà qualche ora”.
Forse qualche giorno… Anche lui si è concesso un bagno di folla, quasi incredulo davanti a un calore calcistico.
Felice anche Carlos
Nella vittoria – come detto – c’è anche un po’ Sainz, che ha tenuto dietro le McLaren fin che ha potuto: “Ottima strategia di squadra, ma il merito della vittoria è al 99 per cento è di Charles. Io avrei potuto cambiare prima le gomme e sarei forse entrato nella lotta per il podio. Ma mi godo la festa in rosso, di tutta la squadra e di tutti i tifosi”.
John Elkann si congratula
“Vincere a Monza, a casa nostra, è un’emozione unica”.
“Questa vittoria è per tutti i nostri tifosi che ci sostengono sempre e che oggi hanno sospinto Charles negli ultimi giri di gara”.
“Complimenti a tutta la squadra, che ha lavorato bene sotto ogni aspetto, mettendo la Ferrari in condizione di dare il meglio”.
Mario Isola, direttore del Motorsport Pirelli sul GP d’Italia
“Le squadre di vertice hanno effettuato tutte due soste, tranne la Ferrari”.
“Molto si deve alla sensibilità di guida di Leclerc, molto anche al rendimento delle gomme: una gara davvero intensa seguita da uno spettacolo eccezionale offerto dai tifosi”.
“L’entusiasmo del pubblico di Monza è incredibile e contagioso, mette davvero i brividi”.
“Complimenti a Leclerc e alla Ferrari: vincere questo Gran Premio dev’essere un’emozione inimmaginabile”.
“Dal punto di vista tecnico, è stato un GP d’talia completo: battaglia in pista fra i piloti – alcuni sorpassi, come quello di Piastri su Norris, sono stati spettacolari – e confronto di strategie fra chi ha optato per le due soste e chi ha scelto il singolo pit-stop”.
“Avevamo detto alla vigilia che la sosta unica era la più veloce e così è stato”.
“Il fatto che praticamente tutte le squadre si fossero tenute due treni di Hard per la corsa consentiva di avere la necessaria flessibilità per poter eventualmente gestire i vari scenari”.
“Va tenuto presente anche che quasi nessuno aveva sufficienti dati per valutare appieno il rendimento della C3 sull’asfalto tutto nuovo della pista. La gestione del graining è stata decisiva”.