Formula 1: analisi tecnica del GP di Australia

Domenica 2 aprile il Mondiale di Formula 1 fa tappa all’Albert Park Circuit per il GP di Australia. Ecco com'è fatto il tracciato

Credit: Autodromo Nazionale Monza

Il GP di Australia rappresenta il terzo appuntamento nel calendario del Mondiale di Formula 1 2023. Si tratta di un tracciato veloce e molto impegnativo.

Le sue principali criticità sono rappresentate dal continuo mutare del grip. Il circuito, infatti, è di tipo cittadino.

Questo significa che nelle libere le monoposto potranno contare su un grip sicuramente inferiore a quello che sarà presente in gara.

Il tracciato

Il circuito di Albert Park è lungo 5.278 metri e si snoda nel centro della città di Melbourne. Sono quattordici le curve che i piloti dovranno affrontare per ben 58 volte ciascuna e in tre di queste saranno chiamati ad intervenire in maniera molto decisa sui freni.

Nello specifico, si tratta di Curva 1, Curva 3 e Curva 11.

In totale, nel corso di un giro le vetture passeranno il 12% del tempo in frenata, percorrendo così in tutto 484 metri in staccata per un tempo totale di 9,11 secondi.

GP di Australia

GP di Australia: la curva più impegnativa

Dal punto di vista della franata, la curva più impegnativa è la Curva 3. Le monoposto la approcceranno ad una velocità iniziale di 312 km/h, decelerano fino a 177 km/h in appena 89 metri. Ogni pilota, quindi, sarà chiamato a esercitare una forza sul pedale del freno di 142 kg, generando cos’ una potenza di 2.519 kW in 1,4 secondi. Il tutto, per una decelerazione che raggiunge picchi di 4,6 G.

Fonte: Brembo