Nel GP di Abu Dhabi, la volata per il titolo Mondiale costruttori di Formula 1 è andata alla McLaren.
Una storia nella storia: la squadra di Woking non arrivava a questo traguardo dal lontano ‘98.
Da allora ha cambiato pelle, personale e personaggi, anche proprietà.
Oggi torna a festeggiare, battendo la Ferrari nell’ultima gara del campionato 2024 nel GP di Abu Dhabi, una pista che mai ha regalato soddisfazioni alla Rossa.
La corsa l’ha vinta Lando Norris, scattato dalla pole e autore di una prova perfetta, senza sbavature né tentennamenti.
La Ferrari non ce l’ha fatta, del resto partiva attardata in classifica, con un pilota – ovvero Charles Leclerc – relegato in fondo alla griglia di partenza da un micidiale mix fatto di sfortuna (ha accusato un’intossicazione intestinale tra venerdì e sabato), cali di affidabilità (ha dovuto sostituire il pacco batterie ‘pagando’ 10 posizioni in griglia) e errori piccoli ma decisivi (in qualifica gli era stato cancellato il tempo per aver superato un track limit).
L’altro – Carlos Sainz, alla sua ultima uscita da ferrarista – partiva dalla seconda fila.
Alla fine, Sainz ha fatto il massimo, chiudendo secondo e Leclerc ha dato vita a una furibonda rimonta che lo ha portato in terza posizione, di più sarebbe stato impossibile.
La rivincita di Stella
E’ chiaro che gli eroi di giornata del GP di Abu Dhabi però sono gli uomini con la divisa color papaya diretti da Andrea Stella.
Oscar Piastri, talentuoso e tuttavia ancora acerbo, ha avuto un incidente al via con Verstappen, lasciando la responsabilità del Mondiale sulle spalle del solo Norris, in quest’occasione davvero perfetto.
Si diceva della scarsa fortuna che la pista della Yas Marina riserva alla Ferrari.
Nel 2010, Fernando Alonso perse in maniera rocambolesca e incredibile il titolo piloti e Andrea Stella era allora il suo ingegnere di pista.
Tra tutti i protagonisti di quella vicenda di 14 anni fa, l’ingegnere di Orvieto è l’unico che si è potuto prendere una rivincita.
Non a caso Alonso è stato il primo a congratularsi con lui. “Bello che una persona come Andrea, così preparato dal punto di vista tecnico e dalle grandi qualità umane, sia riuscito a vincere”.
“Bravo”.
“Quel che Abu Dabhi ci tolse in quell’occasione, adesso è stato restituito a lui”.
E Stella ha ringraziato a stretto giro: “Mi emoziona sentire queste parole da una grande pilota e una grande persona come Fernando, lo abbraccerò in privato”.
Un titolo che aiuta il portafoglio
Detto questo, restano le parole di Christian Horner, il numero uno della Red Bull, sincere anche se forse tradiscono un po’ di invidia: “Noi abbiamo vinto il Mondiale piloti con Max Verstappen ed è quello il titolo che dà la gloria”.
“La McLaren ha vinto il Mondiale Costruttori ed è quello il titolo che dà i soldi…”.
Innegabile, la vittoria è utile sotto ogni profilo.
La Ferrari, come detto, non ce l’ha fatta per un soffio.
Essere stati in lotta sino alla fine è comunque un risultato, nonché un merito.
Non è stato facile: Fred Vasseur ha proseguito settimana dopo settimana a riorganizzare la squadra, ha scelto di non rinnovare il contratto a Carlos Sainz, ingaggiando per il 2025 un monumento vivente come Lewis Hamilton, che arriverà a Maranello da quarantenne.
Non è stato facile anche perché dopo la bella vittoria di Montecarlo (colta da Leclerc, finalmente profeta in patria) la Ferrari ha vissuto un lungo periodo di offuscamento, dal quale ha saputo uscire con autorevolezza.
Ora la storia prende una piega diversa, all’insegna della coppia formata da un incompiuto di indubbia classe come Leclerc e da un sette volte campione del mondo come Hamilton.
John Elkann si congratula
John Elkann, presidente della Ferrari (giova sempre ricordare che il Cavallino non fa parte della galassia Stellantis), s’è complimentato con i vincitori: “Congratulazioni a McLaren per la vittoria”.
“Per quanto ci riguarda, è stato positivo riuscire a combattere fino all’ultimo giro della gara finale”.
“Un grande grazie alla squadra per una stagione davvero bella, con cinque vittorie, tra cui quelle a Monaco e Monza”.
“Un ringraziamento speciale a Carlos per tutto ciò che ci ha dato in questi ultimi quattro anni”.
“Che questa stagione sia il punto di partenza per un 2025 in cui puntiamo a essere ancora più competitivi”.
Si vedrà come andranno le cose.
A Woking i frutti di un duro lavoro
Andrea Stella ha spiegato il suo punto di vista: “Voglio fare le congratulazioni alla Ferrari – ha detto parlando ai microfoni di Sky – è stata una questione di pochi punti, qualche dettaglio”.
“Ferrari e McLaren sono stati due team che si sono confrontati a livello altissimo, ma solo uno è riuscito a vincere perché questa mondiale”.
“Solo uno è uscito vincitore, ma questa è la dura legge dello sport”.
“Entrambe però avrebbero meritato, quindi complimenti a Vasseur e alla Ferrari, oltre che ai piloti che hanno dimostrato ancora una volta di essere di classe cristallina”.
“Non mi fidavo per niente del fatto che Leclerc partisse ultimo e lui l’ha dimostrato”.
“Per quanto mi riguarda, questo non è il lavoro di un giorno, è un investimento che si fa intorno alle persone”.
“Lavoro in McLaren da 10 anni e quando sono diventato team principal due anni fa ho potuto beneficiare dell’investimento fatto sulle persone nel corso degli anni”.
La delusione veste in Rosso
Ovviamente delusi i ferraristi, benché traspaia l’orgoglio per una stagione di testa.
Dice Vasseur. “Abbiamo spinto fino all’ultima curva dell’ultimo giro”.
“Possiamo dire che non è sicuramente qui ad Abu Dhabi che abbiamo perso il campionato”.
“È un po’ frustrante finire a 14 lunghezze da McLaren, visto che è un margine molto piccolo, meno del 2% del totale dei punti disponibili”.
“Ho un enorme rispetto per ciò che McLaren ha fatto negli ultimi anni e faccio loro le congratulazioni da parte di tutti noi”.
“Da parte nostra, l’obiettivo non è mai essere secondi, quindi se non sei primo significa che devi migliorare, ma direi che abbiamo avuto una buona stagione, con un solido passo in avanti, dal momento che abbiamo raccolto il 50% in più di punti rispetto alla scorsa stagione”.
“L’obiettivo però non cambia: vincere i campionati”.
“Infine una parola per Carlos: è sempre stato molto professionale, sempre costante, e lui e Charles si sono costantemente battuti duramente l’uno contro l’altro, il che è una cosa positiva, perché così si progredisce più velocemente come squadra”.
“Per il prossimo anno, io e tutti nella squadra non abbiamo bisogno di cercare motivazioni, perché le abbiamo già e da domani saremo già concentrati sul 2025”.
Più o meno concorde Leclerc: “Non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, vincere il titolo costruttori, quindi c’è un po’ di delusione”.
“Guardando al prossimo anno, spero che potremo iniziare la stagione con una macchina competitiva”.
“Probabilmente è a inizio stagione che abbiamo perso terreno quest’anno, mentre siamo stati molto forti nella seconda metà del campionato, in cui abbiamo fatto grandi cose grazie al lavoro incredibile di tutte le persone in fabbrica, che hanno messo a punto gli aggiornamenti che ci hanno permesso di esprimere il nostro pieno potenziale”.
“Questo mi dà fiducia per il futuro e non vedo l’ora di tornare in pista nel 2025”.
“Un grande grazie a tutti e i miei migliori auguri a Carlos per il suo futuro”.
Il congedo di Carlos
Già Sainz. Lui si definisce ferrarista a vita e probabilmente è vero, ma non deve essere facile lasciare Maranello per una squadra in via di ricostruzione e rilancio come la Williams: “Come squadra, dobbiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo fatto quest’anno”.
“Cinque vittorie e oltre venti podi non sono certo cosa da poco al termine di un campionato così combattuto”.
“Nel giro di rallentamento dopo la bandiera a scacchi mi sono emozionato parecchio, e immagino che questa serata sarà molto intensa”.
“Grazie alla Scuderia Ferrari, una squadra davvero speciale”.
“Questi quattro anni insieme sono qualcosa che porterò per sempre con me. Non trovo le parole per descrivere le mie emozioni, grazie di cuore a tutti”.
Parole di classe.
L’emozione di Hamilton
Emozionato anche Hamilton, che dopo il GP di Abu Dhabi si è congedato dalla Mercedes.
“Abbiamo fatto cose incredibili come team, grazie per la passione e la determinazione con cui mi avete supportato”.
“Grazie a tutti dal profondo del mio cuore, voi vorrò sempre bene”.
“Ora vado in vacanza, ma la mia sarà una pausa molto breve, l’allenamento e la preparazione per il 2025 saranno intensi”.
“Dovrò affrontare un rapido apprendimento, visto che mi troverò in un nuovo ambiente e con un’altra macchina”.
“Voglio davvero dare tutto, assolutamente tutto per la Ferrari. Sono estremamente emozionato e non vedo l’ora di incontrare la squadra”.
“Avverrà presto e non si esclude che qualche giro a Fiorano possa già compierlo nel corso di questa fine anno”.
Anche nel GP di Abu Dhabi Verstappen polemico
Max Verstappen è stato di nuovo protagonista di un acceso botta e risposta con i commissari di gara, che gli hanno comminato una penalità di 10 secondi per l’incidente al via con Piastri.
Dopo il GP di Abu Dhabi ha cercato di avere parole concilianti, ma a caldo e via radio s’era lasciato andare: “Una penalità di 10 secondi? Sono degli stupidi idioti”.
Per lui anche 2 punti di penalità sulla superlicenza e anche su questo ha ironizzato con toni sarcastici: “Arrivo a quota 12 per quando nascerà mio figlio, così potrò andare in congedo di paternità”.
Il GP di Abu Dhabi secondo Mario Isola (direttorie Motorsport Pirelli)
“Il rompete le righe non è completo, perché ci sono ancora due giorni di test qui ad Abu Dhabi. Un occasione anche per la Pirelli”.
“Tutte le squadre potranno provare cinque delle sei mescole omologate per il 2025, è esclusa solo la C1, perché non è adatta a questo tracciato”.
“Inoltre, metteremo a disposizione le gomme 2024 per il consueto rookie test di fine stagione”.
Per quanto riguarda la gara finale, il suo primo pensiero è per la McLaren.
“Complimenti per il titolo Costruttori, ma anche per la Ferrari, per averci provato fino in fondo regalando a tutti gli appassionati un finale di stagione ricco di suspence ed emozioni”.
“È stato il modo migliore di concludere un anno molto intenso, il più lungo nella storia della Formula 1”.
“Da parte nostra, riteniamo di aver soddisfatto le aspettative delle squadre e degli altri attori principali di questo sport – la FIA e la Formula 1 – che sono i nostri ‘clienti’ più importanti, fornendo un prodotto affidabile, performante e capace di offrire per quanto possibile incertezza in termini di utilizzo in gara”.
“Non è un caso che ci sia stato un sostanziale equilibrio in questa stagione fra gare in cui la sosta singola sia stata la più veloce e altre in cui il doppio pit-stop sia stato più efficace, rispettando così gli obiettivi che ci erano stati dati”.