GP del Brasile: monumentale Alonso, dominatore Verstappen

GP del Brasile
Immagine Aston Martin Cognizant F1 Team

Come da copione, il GP del Brasile di Formula 1 è stato vinto da Max Verstappen.

Ma dietro è successo di tutto!

Ammettere di aver bisogno di un viaggio a Lourdes è spesso una battuta. Nel caso di Charles Leclerc è invece la  certificazione – triste e rassegnata – di una resa: nel giro di ricognizione del GP di Interlagos, in Brasile, ha ceduto il circuito idraulico della sua Ferrari (con inevitabile perdita di controllo, uscita di pista e gara finita) prima ancora del via. “Sono stato davvero sfortunato – ha spiegato – non so cosa mi stia succedendo, certo che non essere nemmeno alla partenza è una cosa che fa molto male. Alla prossima gara sarò pronto al 150 per cento, ma questo momento è duro. Che sfortuna”.

GP del Brasile
Immagine Oracle Red Bull Racing

La doppia partenza

Il colpo di scena (con pure safety car al secondo giro per un contatto Magnussen-Albon e doppia partenza) non ha cambiato l’atteso copione della gara: Verstappen è scattato al meglio e ha dominato senza problemi, vincendo la 51ma gara in carriera e 17ma in stagione (nuovo record): “Due partenze azzeccate – ha spiegato Verstappen – poi ho gestito, l’importante era non avere cali di concentrazione. E ora penso a Las Vegas”.

Alle sue spalle Lando Norris con l’eccellente McLaren di questa seconde parte dell’anno.

Fernando, che classe!

Stratosferica la lotta per il podio tra Fernando Alonso – superlativo con la rilanciata Aston Martin – e Sergio Perez; l’ha spuntata lo spagnolo, fantastico, che sottolinea così la differenza tra l’essere due volte campione del mondo e l’essere un tormentato comprimario. E dire che ha 42 anni… “Questa gara è forse la migliore insieme a quella in Australia. Dimostra che l’auto è migliorata, quindi andiamo a Las Vegas e ad Abu Dhabi convinti di poterci divertire ancora di più”, ha detto nel dopogara.

Norris-McLaren, binomio azzeccato

Lando Norris è felice: “Questo secondo posto è un successo, non avrei potuto fare di più. L’auto era già buona nella Sprint di sabato. Bene, è andato tutto bene”.

Infine il mattatore di giornata, super Alonso: “Perez era veloce, ma ho studiato attentamente i punti di frenata, anche se dopo che mi ha passato non pensavo di recuperare. Sono stati pochi giri, mi sono sembrati una trentina… Il podio mi fa piacere sia guardando a questa stagione, sia in prospettiva 2024. La squadra merita questi risultati per il tanto lavoro fatto”.

GP del Brasile
Immagine Ferrari.com

La delusione è rossa

Niente da fare (in termini di podio) per l’altro pilota della Ferrari, Carlos Sainz, che ha fatto il massimo dati i limiti della Rossa, chiudendo sesto (ha avuto anche dei problemi al comando del cambio): un pomeriggio senza lampi (e un commento acido sulla frizione delle Rosse). La Ferrari, comunque, recupera 4 punti sulla Mercedes nella lotta del Mondiale costruttori (per il secondo posto), nulla di esaltante. “Molto deludente quello che è accaduto a Leclerc – racconta il Team Principal, Fred Vasseur -, avevamo puntato tutto sulla gara anziché sulla Sprint o le qualifiche. E invece… Pensavamo di avere una grande opportunità, ma non è andata così. Non sappiamo nemmeno ancora che cosa sia accaduto sull’auto, andrà analizzato. Peccato perché eravamo superiori alla Mercedes”. Sainz lucido, nella delusione: “Sapevo fin dall’inizio che con l’auto di quest’anno non saremmo stati veloci”.

L’analisi di Pirelli

Molto (a parte il dominio di Verstappen) è stato deciso dalla strategia e dal rendimento delle gomme: “Ha vinto il dominatore assoluto di questa stagione, Max Verstappen, ma lo spettacolo c’è stato, eccome!” – è il commento di Mario Isola, direttore del motorsport Pirelli -. “Lo spettacolo ha dato Norris con un grande ritmo che lo ha fatto arrivare non così lontano dal pilota della Red Bull, lo hanno dato Alonso e Perez, con il loro duello che ha infiammato l’ultima parte della gara, così come tutti coloro che si sono dati battaglia dal primo all’ultimo giro. Il tutto su una pista molto severa per i pneumatici, con un degrado importante che ha messo a dura prova la capacità dei piloti di gestirli ma che, appunto, non ha loro impedito di sorpassare gli avversari, anche nella parte finale degli stint. Dal punto di vista delle strategie e dell’utilizzo dei pneumatici, sono state confermate le previsioni della vigilia. Il doppio pit-stop è stata l’opzione preferita dalla stragrande maggioranza dei piloti mentre la soft è stata la mescola più utilizzata”.

Crediti fotografici

  • Ferrari: Ferrari.com
  • Aston: Aston Martin Cognizant F1 Team
  • Red Bull: Oracle Red Bull Racing

Classifica piloti dopo il GP del Brasile
1. M. Verstappen Red Bull-Honda 524
2. S. Perez Red Bull-Honda 258
3. L. Hamilton Mercedes-AMG 226
4. F. Alonso Aston Martin-Mercedes 198
5. L. Norris McLaren-Mercedes 195
6. C. Sainz Ferrari 192
7. C. Leclerc Ferrari 170
8. G. Russell Mercedes-AMG 156
9. O. Piastri McLaren-Mercedes 87
10. L. Stroll Aston Martin-Mercedes 63

Classifica Costruttori
1. Red Bull-Honda 782
2. Mercedes-AMG 382
3. Ferrari 362
4. McLaren-Mercedes 282
5. Aston Martin-Mercedes 261