Alba Rossa a Melbourne: doppietta Ferrari, Sainz davanti a Leclerc, si ritira Verstappen

La terza prova della stagione di F1, il GP D'Australia 2024, va al ferrarista Carlos Sainz, che precede il compagno di squadra Charles Leclerc e Lando Norris su McLaren approfittando della debacle del leader Max Verstappen - DI OTTAVIO DAVIDDI

Carlos Sainz festeggia la vittoria al GP D'Australia (Lat Images/Pirelli)

GP d’Australia 2024 a Melbourne: è davvero (e splendidamente) una Formula 1 “down-under” quella andata in scena all’Albert Park. La Ferrari torna alla vittoria con Carlos Sainz, in una giornata gloriosa per la Rossa e terribile per la Red Bull, con Max Verstappen costretto al ritiro e Sergio Perez finito a un minuto dal vincitore.

Secondo, alle spalle di Sainz, è arrivato Charles Leclerc, portando così una doppietta che in Australia mancava da vent’anni (dai tempi di Schumacher e Barrichello) e che la Scuderia non assaporava dal Bahrain 2022. Terzo Lando Norris, con una McLaren che ha chiuso così la mini-parentesi di difficoltà all’avvio del Mondiale.

Foto Ferrari.com

Un grande risveglio 

Un grande risveglio (in ogni senso, la gara è stata all’alba) per l’Italia dei motori: che la Ferrari fosse in palla era chiaro sin dalle prove libere, ma tra l’essere più o meno al livello della Red Bull di Verstappen e battere il binomio più forte degli ultimi anni c’è una bella ed emozionante differenza.

 

Da chiarire subito: al GP d’Australia 2024 Verstappen è parso in crisi fin dalle prime curve a causa di un evidente guaio al freno posteriore destro, tanto che nella corsia di rientro (Max si stava ritirando) il ‘cestello’ è letteralmente scoppiato prima di andare a fuoco: “Peccato, perché credevo di avere un’auto veloce – ha detto l’olandese – Ma le corse di auto sono fatte anche di guai meccanici, sai sempre che può succedere qualcosa e questa volta è successo”.

Di certo alla Red Bull non succede di frequente, visto che erano 43 gare consecutive che la squadra andava a punti… Chissà che impatto avrà sulle lotte intestine che stanno dilaniando la squadra.

SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24. (Ferrari.com)

Appendicite e influenza

Carlos Sainz merita un discorso a parte: solo quindici giorni fa è finito sotto i ferri per un’operazione urgente di appendicectomia (a Jeddah non aveva corso) e nei successivi giorni di riposo e ripresa s’è preso una fastidiosa influenza. Venerdì, al termine delle libere, è stato portato nella zona interviste con una golf car perché non riusciva a stare in piedi. Invece ieri in gara è stato superlativo, fantastico.

Di sicuro, dopo aver passato Verstappen (già in crisi, poco prima del ritiro) Sainz ha fatto quel che sa fare meglio: gestire perfettamente le risorse sue, della sua auto, delle sue gomme. Non a caso viene chiamato ‘smooth operator’ (da una canzone di qualche anno fa), soprannome che lui stesso coltiva.

SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Rolex Australian Grand Prix 2024. (Ferrari.com)

Il fatto che sia destinato a lasciare la Ferrari a fine stagione l’ha fatto diventare uomo-mercato ed è ovvio che una vittoria così bella e chiara al GP d’Australia 2024 nei fa schizzare le quotazioni verso l’alto. “Sto bene, sto bene – dice per tranquillizzare tutti, forse anche se stesso – Ma gli ultimi giri li ho trovati davvero molto lunghi, mi mancavano la forza e la forma fisica. Ma ormai è tutto alle spalle. Quest’anno è così: comincio la stagione con la notizia del non rinnovo, poi l’appendicite, ora torno e vinco. La vita può essere bella. Difficile, ma bella. Questa vittoria dimostra che il lavoro paga, noi piloti abbiamo dato indicazioni molto chiare e la squadra ha costruito un’auto che permette di spingere e fare meno errori. Certo, qui in Australia c’è in circuito adatto a noi, sui prossimi vedremo cosa accadrà. Ma di sicuro, questa machina è un gran passo avanti”.

SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait, during the Formula 1 Rolex Australian Grand Prix 2024, 3rd round of the 2024 Formula One World Championship from March 22 to 24, 2024 on the Albert Park Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Florent Gooden / DPPI

L’incasso di Vasseur

Vasseur incassa al GP d’Australia 2024 la prima vittoria dell’anno, la prima doppietta della sua gestione e cerca di inquadrare il risultato in ottica campionato: “La Red Bull ha avuto un guaio, ma non so dire – e non lo sa nessuno – se saremmo riusciti a vincere con Max in gara. Se facciamo la tara sul passo di Perez, direi che ce l’avremmo fatta comunque. Ma ora dobbiamo goderci quel che è accaduto, ci sono ancora tante gare, ci misureremo con Max altre volte. Abbiamo avuto un passo molto buono sin dal venerdì, sempre davanti e in gara siamo andati benissimo, ottenendo anche il giro veloce. Il resto della stagione deve partire da qui. Se tutto funziona bene, possiamo concentrarci su quei dettagli che poi fanno la differenza. Suzuka? Ora ci godiamo questa doppietta, poi vedremo. Però questa è un auto ‘leggibile’ e quindi diventa più facile trovare una buona messa a punto. La stagione è lunga c’è tanto margine per migliorare l’attuale pacchetto tecnico”.

Leclerc, mezzo sorriso

Leclerc ha chiuso al secondo posto, una soddisfazione e non una bocciatura. Ma certo, si aspettava di poter essere lui a centrare la prima vittoria della Rossa. “Il feeling non era quello di venerdì – ha ammesso – ma detto questo solo con il primo set di gomme hard ho avuto un po’ di difficoltà, poi tutto è migliorato”.

“Carlos comunque ha disputato una grande gara, per il team non sarebbe potuta andare meglio. Alla fine abbiamo preso il massimo dei punti ed è quel che conta. D’ora in poi dovremmo essere sempre in grado di ottimizzare l’auto come abbiamo fatto qui. Vincere? Per me non era possibile, Carlos ha davvero fatto un lavoro eccellente. Comunque questa doppietta può costituire un nuovo inizio, ma bisogna tenere i piedi sempre ben per terra”.