La XV edizione di Formula SAE Italy, Formula Electric Italy e Formula Driverless nel segno del Tricolore

Il Team Dynamis è tato il più veloce nella prova Endurance.

Non poteva andare meglio di così per i colori italiani a Varano. In un weekend vissuto all’insegna della competizione tecnica e sportiva ma anche dell’amicizia e dell’integrazione tra culture tecniche diverse supportate da budget altrettanto diversi, le Università italiane hanno raccolto una lunga serie di risultati di prestigio.

Questo, in sintesi, il risultato della XV edizione di Formula SAE Italy, Formula Electric Italy & Formula Driverless – competizione internazionale organizzata da ANFIA in partnership con SAE International e con l’Autodromo ‘R. Paletti’ di Varano de’ Melegari e con la main sponsorship di FCA, presente con il marchio Abarth, e di Dallara. Un evento che ha visto la partecipazione di oltre 2.600 studenti provenienti da 26 Paesi e da un’ottantina di diversi atenei. Complessivamente ci sono stati 86 team in gara, di cui 69 europei, con 17 italiani, provenienti da 15 atenei.

Vedere migliaia di studenti e i loro tutor lavorare sodo per quattro giorni alla ricerca della massima perfezione dei loro mezzi e delle migliori performance possibili ha dato modo a tutti gli osservatori di apprezzare non solo la validità di una formula in grado di creare dei tecnici più completi ma anche l’elevato contenuto tecnico che, specie nelle categorie Formula Electric Italy e Formula Driverless, porterà certamente un contributo diretto allo sviluppo della nuova mobilità, destinata a essere dominata appunto da questo tipo di veicoli.

Classe 1C
Nella Classe 1C Della Formula SAE Italy, ovvero quella dedicata alle vetture spinte da un motore endotermico, al primo posto c’è il Team Dynamis PRC schierato dal Politecnico di Milano che dopo il quarto posto ottenuto nel 2018 ha dimostrato una crescita in ogni settore della competizione.

Ha infatti ottenuto punteggi elevati in tutte le prove e ha vinto sia il Design Event sia la gara Endurance, vero momento topico della manifestazione, lottando in pista fino all’ultimo col THM Motorsport della Technische HochSchule Mittelhessen, classificata al secondo posto, e col Team Race UP Combustion dell’Università di Padova. Le due vetture italiane sono state protagoniste di un duello ravvicinato, col suono cupo del bicilindrico Aprilia dei milanesi che si opponeva al sibilo del quattro cilindri Honda dei padovani, che hanno terminato la gara ‘sulle tele’, tanto è stato lo stress imposto dal pilota agli pneumatici Pirelli. Nella classifica generale, dopo Padova, si è classificato il team CTU CarTech della Czech Technical University of Prague, che ha ottenuto questo risultato grazie a un equilibrio generale del progetto, capace di distinguersi in ogni prova, in particolare nel Design Event, dove si è classificata al secondo posto.

La prova di Endurance che per il vincitore vale 275 punti sui 1.000 complessivi, è senza dubbio quella più avvincente e per questo è quella che chiude l’evento. Il tifo delle squadre per i loro piloti è incredibile e altrettanto incredibile è la serietà e la concentrazione con la quale tutti i team, anche quelli più lenti e impacciati nella guida, mettono in questa prova. Il tracciato, ricavato in parte sulla pista in parte in un piazzale è complessivamente lungo circa 22 chilometri, per 24 giri totali, con un cambio pilota a metà percorso. L’ordine di partenza prevede prima i team più lenti e poi via via i più veloci. Per evitare eccessi di agonismo, le vetture partono scaglionate e non sono mai più di 3/4 quelle presenti contemporaneamente. Anche i sorpassi sono regolamentati per ridurre al massimo i rischi di contatto: ci sono tre zone di sorpasso sorvegliate dai commissari, che indicano ai concorrenti più lenti di farsi da parte per favorire il superamento da parte dei più veloci. La vittoria di questa prova ha fruttato al Politecnico di Milano anche il premio speciale offerto da Abarth.

Classe 1E
Italia sugli allori anche nella Classe 1E, quella riservata alle vetture elettriche. Al primo posto si è infatti classificata la Squadra Corse PoliTo del Politecnico di Torino (terza nel 2018) che pur avendo fallito la prova Autocross si è rifatta nelle altre, grazie anche a un progetto davvero maturo e sicuramente interessante anche in prospettiva produttiva, ovviamente coi dovuti adattamenti.  Al secondo posto il team Superior Engineering dell’Università di Ljubljana. Grazie alla vittoria nel Business Presentation Event, il team greco dell’Aristotle University Racing Team Electric Aristurtle si è classificata al terzo posto.

La prova di Endurance per le elettriche si è svolta sotto la pioggia e questo ha reso più ardua l’impresa, essendo tutte le vetture di tipo scoperto. Da notare il ritiro della vettura dell’Università di Tallin, che ha peraltro ricevuto un premio speciale per il livello tecnico del progetto, che ha aperto la strada per la vittoria del team PoliTo. Anche in questo caso Abarth ha messo in palio un premio per il miglior team nell’endurance: ha vinto la Squadra Corse PoliTo davanti a Superior Engineering e all’Aristotle University Racing Team Electric – Aristurtle.

Classe 1D
In questa categoria erano iscritte le (poche) vetture che sperimentano la tecnologia del ‘driverless’ ovvero della guida autonoma. Si tratta di una classe che ha debuttato nel 2018 e vuole mettere le basi per lo sviluppo di questa tecnologia di avanguardia che sta già arrivando nelle auto di tutti i giorni, anche se in forma ancora dipendente dalla presenza del guidatore. A Varano i team erano invece alle prese con una vettura completamente automatica, cosa nella realtà ancora ben distante dall’applicazione pratica. Vittoria per l’interessante vettura schierata dal Team Sapienza Corse dell’Università La Sapienza di Roma. Si tratta dell’evoluzione di un progetto del 2016 per una vettura dotata di motore endotermico (un Honda CB600), trasmissione AWD e struttura realizzata per buona parte in fibra di carbonio. Per l’edizione 2019 il progetto si è evoluto con un sistema ‘driverless’ che consente alla vettura di muoversi autonomamente.

Formula SAE Italy
L’interessante vettura a trazione integrale schierata dal Team Sapienza Corse dell’Università La Sapienza di Roma.

Dal punto di vista costruttivo interessante la ricerca al contenimento dei pesi, applicata a ogni singolo componente. Una vittoria scaturita dalla capacità del team di concludere tutte le prove, cosa riuscita a nessun altro. Il MITeamDelft della Delft University of Technology si è classificata al secondo posto davanti all’Ecurie Aix Formula Student Team della RWTH di Aachen che ha pure ricevuto un premio speciale per l’elevato livello tecnologico della vettura. Questi team sono stati brillanti nelle prove statiche, ma meno efficaci in quelle dinamiche (accelerazione, skidpad e prova in pista, che ovviamente avevano un peso importante nel giudizio finale. In questa classe, che anziché l’Endurance ha affrontato un più semplice Trackdrive, il premio Abarth è andato al team Sapienza Corse davanti all’Ecurie Aix Formula Student Team e al MunicHMotorsport della HochSchule fur Angewandte Wissenschaftten di Monaco di Baviera.

Classe 3
In questa categoria, dove i team presentavano solo il progetto della vettura, podio tutto tricolore, con la Scuderia Tor Vergata dell’Università di Roma Tor Vergata seguita dall’Unical Reparto Corse dell’Università della Calabria e al terzo dall’Unitus Racing Team dell’Università della Tuscia.

Formula SAE Italy 2019

Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA ha commentato così l’evento: “La quindicesima edizione di Formula SAE Italy, la terza organizzata d ANFIA, ha confermato il successo delle precedenti e ha visto trionfare le squadre italiane, cresciute di livello rispetto allo scorso anno. La sfida internazionale tra i team ha presentato numerosi elementi di interesse, a partire dalle soluzioni tecnologiche innovative apprezzate dalle giurie in particolare nelle classi delle vetture elettriche e driverless, attuale frontiera dell’evoluzione del settore automotive. Per la prima volta, anche una squadra italiana, quella dell’Università di Roma La Sapienza si è misurata con la novità della guida autonoma, gareggiando con l’unica vettura driverless a combustione e aggiudicandosi il primo premio in questa categoria. Al centro della manifestazione, anche quest’anno, la passione e l’entusiasmo tipico dei giovani partecipanti e l’arricchimento derivante dal confronto con esponenti qualificati delle maggiori aziende della filiera automotive e del motorsport, presenti all’evento come staff, sponsor e giudici, che hanno dato un contributo determinante alla realizzazione delle finalità educational dell’iniziativa. Sia i team più strutturati, sia gli emergenti traggono da questa esperienza significativi insegnamenti che permettono loro di maturare di anno in anno, acquisendo un approccio sempre più professionale. Come ANFIA lavoriamo ininterrottamente per far crescere l’evento, aumentarne la visibilità a livello worldwide e l’attrattività, anche puntando sulla sua funzione di trait d’unione tra il mondo dell’università e quello dell’industria. Fondamentale, in tutto questo, il supporto delle aziende della filiera automotive coinvolte nella fase preparatoria e presenti durante la manifestazione”.

Se questi sono state le classi più importanti per la completezza e la varietà di prove alle quali sono stati sottoposti i Team, meritano di essere citati anche i premi relativi agli eventi statici, che rappresentano una scelta dei Team e in molti casi il primo passo per entrare nella Formula SAE e proseguire poi un cammino tecnico che dura anni. Non per nulla i Team italiani che hanno dominato le classifiche hanno un’invidiabile esperienza e un turnover di studenti che portano nuove idee e manodopera ‘fresca’ e fortemente motivata.

I giudici hanno ascoltato attentamente le relazioni degli studenti e hanno posto domande mirate sul progetto.

Cost event
Si tratta di una sfida basata sulla presentazione del progetto dal punto di vista dei costi, per evidenziare come la tecnologia debba sempre fare i conti coi costi industriali per generare un progetto di successo anche su piano commerciale. Un modo per coinvolgere in modo il più possibile pratico gli studenti anche su questo aspetto, che si troveranno poi a dover affrontare nella loro carriera lavorativa. Gli studenti devono spiegare ai giudici il dettaglio dei costi, esponendo le fonti alle quali hanno attinto per effettuare i computi. Segno dei tempi anche l’attenzione all’impatto ambientale della vettura, sia dal punto di vista delle emissioni sia dell’energia necessaria per produrla e smaltirla a fine vita. Il punteggio massimo previsto è di 100/1000. Nella Classe 1C primo posto per l’E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa, seguita dall’UH Racing dell’Università dello Hertfordshire e dall’Università di Padova con il team Race UP Combustion.

Nella Classe 1D vittoria del Team University Racing Eindhoven dell’Università Tecnologica di Eindhoven. Seconda la Sapienza Corse dell’Università di Roma La Sapienza e quindi la Ecurie Aix Formula Student Team RWTH Aachen. Nella Classe 1E prima posizione per il Team E-Motion Rennteam Aalen della Hochschule Aalen, secondo posto della Squadra Corse PoliTO e al terzo l’Aristotle University Racing Team Electric Aristurtle, a pari merito col team Blue Flash Mobility Concepts di HAWK Göttingen.

Business Presentation Event
E’ ancora un ateneo italiano a imporsi in questa classe, nella quale il team deve ingegnarsi a inventare un business plan che ipotizzando l’utilizzo della vettura presentata stimoli l’interesse di un potenziale investitore che possa dare il necessario supporto finanziario all’impresa. E’ una delle parti più interessanti dell’evento, in quanto mette alla prova la capacità creativa del team, che deve il più possibile immedesimarsi in una vera impresa, nella quale ciascun membro ha un compito preciso e che deve offrire garanzie di ammortamento ed essere profittevole. La presentazione avviene su un palco e con l’ausilio di tutti i necessari di comunicazione audiovisivi, inclusi filmati emozionali, grafici e quant’altro sia di aiuto a meglio comprendere la validità dell’idea. Per la Classe 1C si è imposta la proposta dell’Università di Pisa con E-Team Squadra Corse che ha dato sfoggio di alta professionalità formale ed è stata estremamente convincente nell’esposizione, tanto da meritarsi un lungo applauso. Dietro di loro, ma a pochissimi punti di distanza, il Dynamis PRC del Politecnico di Milano e il PWR Racing Team di TU Wrocław. Nella Classe 1E il podio è stato composto dall’Aristotle University Racing Team Electric – Aristurtle dell’Aristotle University of Thessaloniki, dall’HofSpannung Motorsport della University of Applied Sciences Hof e dal team Blue Flash Mobility Concepts di HAWK Göttingen. Nella Classe 1D ha vinto il team Sapienza Corse dell’Università di Roma La Sapienza, davanti al MITeamDelft della Delft University of Technology e alla Ecurie Aix Formula Student Team RWTH Aachen.

Design Event
Il regolamento SAE definisce questa sezione dell’evento come quella in grado di fare apprezzare dalla giuria lo sforzo ingegneristico profuso nel progetto insieme a una sua ipotetica potenzialità sul mercato sia in termini di prestazioni sia di valore percepito. Un vero e proprio esame che i team hanno dovuto sostenere di fronte a una giuria di esperti provenienti dal mondo automotive. Nella discussione, che abbiamo seguito nei box di alcuni team, la squadra presentava il progetto con dei pannelli illustrativi e ogni membro responsabile di una determinata sezione (sospensioni, telaio, meccanica, elettronica, aerodinamica) doveva esporre la parte di sua competenza e rispondere alle domante dei giurati, sempre estremamente pertinenti e talvolta assai complesse, data l’estrazione professionale di ciascuno di loro. Alla fine sono stati scelti 3 team della Classe 1C e altrettanti della classe 1E che si sono poi disputati la vittoria in un confronto diretto. Il punteggio massimo è di 150/1000.

 

Alla fine, nella Classe 1C l’ha spuntata ancora il Politecnico di Milano con il team Dynamis PRC, seguito dal team CTU CarTech della Czech Technical University of Prague e dall’High-Octane Motorsports della Friedrich-Alexander University Erlangen Nuremberg. Nella Classe 1E il primo posto, come già nel 2018, è stato meritatamente assegnato all’FS Team Tallinn della Tallinn University of Technology, i cui mezzi erano davvero eccellenti. Al secondo posto la Squadra Corse PoliTO del Politecnico di Torino e quindi il team E.Stall dell’UAS Esslingen. Infine nella Classe 1D successo del MITeamDelft della Delft University of Technology davanti al municHMotorsport e alla Ecurie Aix Formula Student Team RWTH Aachen.

Tecnicamente eccellente la vettura schierata dall’FS Team Tallinn della Tallinn University of Technology. Questa è la veetura elettrica ma il Team schierava anche una versione driverless.

Meritano una menzione anche i premi speciali e quelli istituiti dagli sponsor. Oltre ai già citati premi Abarth, sono stati consegnati il premio Lamborghini ‘Best integration between powertrain and chassis controls’, andato al MITeamDelft della Delft University of Technology; il premio Dallara ‘Award for the best Car/Resources balance’ all’Università di Padova con il team Race UP Combustion; il premio DRIV ‘DRIVing the Future’ al Ben Gurion Racing electric della Ben-Gurion University di Negev; i premi Red Bull ‘First Italian Team classified in the Endurance Event – Class 1C’ assegnato a Dynamis PRC del Politecnico di Milano e ‘First Italian Team classified in the Endurance Event – Class 1E’ assegnato alla Squadra Corse PoliTo del Politecnico di Torino; il premio Teoresi ‘Driverless and electric vehicle SW development process flexibility award’, andato alla Ecurie Aix Formula Student Team RWTH Aachen; il premio ZF ‘See. Think. Self drive.’, assegnato anch’esso alla Ecurie Aix Formula Student Team RWTH Aachen.

La vettura del Team UH Racing schierata dall’Università dell’Hertfordshire ha avuto un principio di incendio subito spento dagli addetti della CEA.