
Per tutte le Case automobilistiche impegnate nel motorsport, l’obiettivo principale è sviluppare monoposto che siano più veloci e affidabili di quelle dei diretti rivali. Se questo è vero per raggiungere successi, vittorie e per dimostrare chi è il migliore, i campionati più importanti, soprattutto negli ultimi decenni, si sono trasformati in veri e propri laboratori di innovazione per lo sviluppo di componenti da trasferire sulle vetture di serie. Oltre alla tecnologia dei sofisticati powertrain elettrici, le Case puntano molto sulla ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali che si dimostrano tanto resistenti quanto leggeri.

Il lino al posto della fibra di carbonio
Un esempio lampante è la BMW iFE.20, vettura di seconda generazione per il Campionato ABB FIA Formula E del team BMW i Andretti Motorsport, già vincitrice nel primo GP della Stagione 2019/2020 che utilizza un albero di raffreddamento in lino. Rispetto al carbonio, questa fibra tessile rinnovabile garantisce un maggior assorbimento e una maggiore resistenza agli urti dimostrandosi perfetta in un campionato come la Formula E corso su circuiti stradali con dossi e barriere e con tantissimi contatti tra auto durante le gare.

Il motorsport come rampa di lancio
Questa scelta del costruttore tedesco sottolinea l’importanza dello studio di nuovi materiali e nuove tecnologie come afferma anche il direttore del BMW Group Motorsport, Jens Marquardt: “Utilizziamo costantemente la Formula E per testare nuovi componenti che possono poi essere trasferiti nel mondo delle vetture di serie. In questo caso stiamo testando il lino in condizioni meteorologiche estreme. Ciò che è particolarmente degno di nota è il fatto che in alcune aree questa risorsa rinnovabile presenta persino vantaggi rispetto ai materiali utilizzati nelle corse, come il carbonio. Il nostro obiettivo è cercare di utilizzare il materiale più adatto per ogni parte”.