Formula 1: analisi tecnica del circuito di Singapore

Dopo due anni la Formula 1 torna a Singapore. I piloti dovranno affrontare le 23 curve del circuito facendo particolare attenzione a curva 1

A tre anni dall’ultima edizione, il circus della Formula 1 torna sul tracciato di Marina Bay a Singapore, che rientra a calendario in sostituzione del Gran Premio di Russia. Si tratta di un circuito molto impegnativo tanto per i piloti, quanto per le monoposto. Basti pensare che nei poco più di 5 chilometri di tracciato, sono 5.063 metri per l’esattezza, la velocità media si attesta sui 190 km/h.

Formula 1 Singapore: le caratteristiche del tracciato

Ma vediamo nel dettaglio cosa dovranno affrontare le Formula 1 questo weekend a Singapore. Il tracciato è particolarmente articolato ed è costituito da ben 23 curve, che obbligano i piloti ad intervenire sui freni 15 volte. Il che si traduce in un tempo di frenata sull’intero gran premio pari al 22%, mentre 942 sono i metri che si percorrono frenando ogni giro.

Formula 1 Singapore: la frenata più impegnativa

La staccata più impegnativa è quella che precede curva 1. Qui le monoposto arrivano ad una velocità iniziale di 293 km/h. A questo punto i piloti intervengono sui freni, esercitando sul pedale una forza pari a 149 kg, sviluppando una potenza frenante di 2.569 kW. Questo si traduce in una decelerazione di ben 5,1 G. Questo permette alle monoposto di rallentare fino a 127 km/h in appena 1,7 secondi, in uno spazio di soli 91 metri.